Come funziona la caccia alle streghe?
Che prima creo la strega, poi la rendo minacciosa e infine la caccio!
La caccio per ucciderla, per eliminarla.
La “teoria gender” è un’ invenzione, una creazione dell’intransigenza cattolica per poter riaffermare un potere che sente di stare perdendo: il potere sul CORPO delle persone.
Le streghe sono ancora una volta le donne.
E gli omosessuali.
Ma anche gli psicologi che lottano contro ogni forma di discriminazione.
E, in generale, la strega è chi decide di dare credito alla propria sessualità in maniera libera e autodeterminata.
LA TEORIA GENDER NON ESISTE
Eppure se ne parla come se fosse qualcosa di concreto e di minaccioso: “VIA IL GENDER DALLE SCUOLE!!!”. Allarme, minaccia, pericolo! Le linee guida dell’OMS sull’educazione sessuale delle scuole vengono mistificate fino al punto di dire che la STREGA (psicologo, educatore, insegnante), grazie al proprio potere GENDER, insegnerà a tuo figlio a MASTURBARSI e a TRAVESTIRSI e a praticare PORNOGRAFIA.
E dopo averla inventata e resa pericolosa, infine, la strega la si caccia.
La strega che appunto viene riconosciuta nel mondo GLBT, ma anche nelle istituzioni e nelle professioni che promuovono la cultura del rispetto e dell’uguaglianza.
L’omosessuale che chiede diritti, che chiede di poter avere riconosciuta l’unione con la persona che ama o (i più audaci e sognatori) chiede di poter adottare un bambino, diventa la strega che i bambini te li vuole rubare e deviare. Diventa l’orco che non può pretendere di avere un’affettività ed una sessualità naturalmente autodeterminata.
Le streghe, come scrivevo, siamo anche noi PSICOLOGI, accusati di aderire a questo complotto contro la famiglia naturale (?) organizzato dalle fantomatiche lobby gay!
Il pensiero è che per lavorare noi psicologi siamo scesi a patti con il demonio, che viene identificato, appunto, in potenti associazioni omosessuali ricche di potere e denaro e influenza sulle menti delle persone.
E ci sarebbe solo da ridere se non fosse che, alla fine, alla strega ci si crede sempre…
E invece noi siamo delle FATE, mie care associazioni ultracattoliche.
Siamo delle fate capaci di prenderci cura e di medicare le sofferenze delle anime di chi ci chiede aiuto. Noi psicologi siamo delle fate che guardiamo al benessere della persona e lo facciamo riconoscendola nella sua dignità di essere umano, nel suo bisogno di autodeterminarsi e autorealizzarsi, nella sua capacità di amare incondizionatamente un altro essere umano oppure se stesso.
Siamo delle fate che hanno come credo solo la consapevolezza che il proprio corpo e la propria anima ci appartengono.
Non potrei essere più d’accordo!!!
…purtroppo
Come finisce la favola di Biancaneve? Ad un certo punto dal bosco spunta un Principe che la risveglia dal sonno. Questo significa che non era morta? Il tempo restituisce la verità alla bugia! La Strega è cattiva e bugiarda, mentre Biancaneve è la Verità buona nel suo divenire principessa. In un sistema vivente rigido non c’è spazio per le variabili (cattive), che vengono eliminate immediatamente. Tuttavia le “anomalie” ampliano le nostre conoscenze e danno origine anche al “dubbio” al punto che un bel giorno gli uomini hanno capito che è un buon “metodo” per arrivare alla verità. In conclusione: non si sa chi ha creato la strega, ma nel dubbio che sia o meno opera del diavolo ci è utile per scoprire qual cos’altro. ATTENTI ALLE STREGHE, SOPRATTUTTO ALLE PIU’ GENTILI!
Sono Psicoterapeuta sistemico relazionale e sessuologo clinico.
Condivido il pensiero che la “teoria del gender” sia una strega creata da ignoranza e pregiudizio.
Però, credo anche che dobbiamo stare molto attenti a non creare ulteriori streghe, come quella della “intransigenza cattolica”, che mi sembra più uno stereotipo che una lettura attenta e rispettosa.
E’ doveroso e urgente fare chiarezza sulla fantomatica “teoria del gender” e rispondere alle virulente menzogne che l’accompagnano.
Ma è altrettanto doveroso non arenarsi su una sterile polemica tra mondo laico e mondo cattolico: mi sembra che le posizioni discutibili circa il gender siano trasversali a diversi “schieramenti” culturali e religiosi.