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Alla fine la sentenza è arrivata: non entra nel merito e rimanda la decisione al TAR.

Bene! direte voi: finalmente sapremo se le elezioni dell’Ordine in Sicilia sono state irregolari o se tutto si è svolto regolarmente e alla luce del sole. Ma purtroppo no, ancora nessuno si è pronunciato in merito ai contenuti del ricorso.

Quella che è arrivata oggi è “solo” una sentenza in cui il tribunale ordinario si è ritenuto carente di giurisdizione in favore del giudice amministrativo.

In altre parole il tribunale di Palermo ha deciso che la “patata bollente” del ricorso delle elezioni siciliane del rinnovo del consiglio dell’ordine degli psicologi 2013, dovrà occuparsene il TAR.

Ok, qualcuno potrebbe pensare che poco cambia che sia il TAR o il Tribunale ordinario a giudicare, basta che qualcuno se ne occupi.

In realtà la questione è molto più complessa di quella che può apparire. Infatti il TAR, a differenza del tribunale, non ammette prove testimoniali, e proprio su queste noi avevamo basato il nostro ricorso. Certo che è stano che tutto questo avvenga nella terra in cui nessuno sente, vede e parla.

Proprio in questa occasione molti colleghi hanno visto, hanno sentito e, soprattutto, hanno deciso di parlare, però non ci sarà un giudice ad ascoltarli, o meglio non ci sarà nessun giudice ad ascoltarli, ma ci sono stati migliaia di colleghi che, su tutto il territorio nazionale, hanno seguito da vicino le vicende siciliane, manifestandoci vicinanza, alleanza ed incoraggiamento.

Altro dato importante è che a fare ricorso non sono stati solo i candidati di AP, ma si sono uniti anche altri candidati che hanno ritenuto irregolare l’esito delle elezioni.

Questo per dire che non ne facciamo una questione di “partiti” o sigle, ma di valori, di correttezza, di moralità. Forse è solo l’inizio, ma come tutti i cambiamenti, per essere duraturi hanno bisogno di tempo e noi abbiamo tutto il tempo, la forza e l’energia necessari affichè questo cambiamento avvenga in maniera stabile.

Ed è per questo che andremo avanti: non possiamo fermarci ora. La strada è lunga e in salita e noi lo sappiamo, ma siamo ben attrezzati per la scalata!