image_pdfimage_print

Noi psicologi siamo abituati ad ascoltare. Ce lo insegnano. Alcuni approcci contemplano un’interazione davvero scarsa con il paziente, altri più intensa. Di fatto noi accogliamo le istanze, ridefiniamo i problemi, accompagnamo verso le soluzioni.

Ma ad un certo punto usciamo dal nostro studio, dalle scuole dove lavoriamo, dalle aziende, dai tribunali e torniamo a casa..

E qui possiamo trovarci a fare pensieri non troppo positivi sulla nostra professione: riflessioni che riguardano soprattutto il fatto che questo mestiere, addirittura invidiato da molti, in realtà spesso non ci consente di arrivare a fine mese.

Non è così per tutti fortunatamente, ma per molti sì. Ci sono dati statistici a nostra disposizione che lo confermano. Il guadagno medio annuale di uno psicologo non è adeguato:se abiti al Sud e se sei una donna le cose peggiorano ulteriormente.

Così… mi sono chiesta molto spesso se i colleghi soffrano di raucedine. Perchéle voci dei legittimi lamenti  le sento, ma sono voci sommesse e spesso senza interlocutore. Sono voci da “studio di psicoterapia”, luogo dove i toni sono prevalentemente pacati, dove si guarisce il dolore, dove ci si può permettere il lusso del silenzio.

Ma fuori di lì, stiamo facendo un po’ la parte di quelli che se ne vanno in giro parlando da soli per strada.

Non è che non ci si sfoghi, per carità!

Mi domando però che utilità possa avere parlare con i propri amici e colleghi ripetendo come un mantra che: ” sai, per noi psicologi non c’è lavoro”.

La voce degli psicologi deve diventare chiara, cristallina. Non è un invito ad alzarla più del dovuto, ma a schiarirla per farla sentire. Per ritrovare il posto che ci meritiamo come categoria presso le Istituzioni, per far comprendere l’importanza del nostro prezioso lavoro.

I microfoni ora non funzionanoe io mi trovo in fondo alla sala. Il convegno è molto interessante e allora a gran voce chiedo: “VOCE”!

Vorrei sentirla cari colleghi la vostra voce che chiede all’interlocutore

appropriato di presenziare ai tavoli dove si decide della salute dei cittadini, di far parte delle commissioni etiche degli ospedali, di partecipare alle selezioni del personale nelle aziende, di intervenire nei dibattiti in tv al posto dei soliti psichiatri che vediamo da anni, di fare valutazioni sul danno psichico perché ancora i medici pensano che sia di loro esclusiva competenza… e tanto tanto altro.

Sa, sa, sa.. prova microfono. Ora funziona. Ora tocca a voi. Ora tocca a tutti noi.