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Gli ECM sono obbligatori? quanti crediti devo avere? chi tiene il conto? cosa può succedermi se non raggiungo il punteggio? queste ed altre domande si affollano ovunque ci siano degli psicologi.

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La faccenda però è complicata, e non è facile dare una risposta univoca. Conviene chiarire un concetto, prima di tutto: ECM e Formazione Continua non sono la stessa cosa.

Gli ECM nascono nel 2002 per gli operatori sanitari ASL e strutture private convenzionate, mentre l’obbligo di formazione continua per professionisti nasce nel 2012 con il DPR 137/2012 che obbliga tutti i professionisti, dagli avvocati agli ingegneri, fino agli psicologi, a tenersi aggiornati.

Gli ECM nascono nel 2002. All’inizio fu una corsa ai crediti per tutti, liberi professionisti compresi. Sull’ambiguità dell’obbligo per questi ultimi si sprecarono fiumi di parole. Ma alla fine le ASL si organizzarono per conto loro, e per un libero professionista divenne costoso conquistare crediti ECM, e non sempre utile. Per diversi anni la formazione continua non preoccupò più di tanto.

La formazione obbligatoria per professionisti nasce nel 2012Dall’avvocato al notaio, dall’ingegnere al medico, dall’infermiere allo psicologo, l’obbligo di aggiornamento è per tutti. Ogni categoria deve organizzarsi con un regolamento a cura del relativo Ordine nazionale e approvato dal ministero vigilante su quella professione. La fonte normativa è il DPR 137/2012 all’articolo 7.

Psicologi. Nel 2012 il nostro Consiglio Nazionale lavora ad un regolamento su misura per noi basato sui CFP (Crediti Formativi per Psicologi) e punteggio per attività tipiche come la supervisione. Nel Gennaio 2013 è pronto e viene inviato al Ministero della Salute. Da allora, tutto tace.

QUI una descrizione dettagliata del sistema di formazione continua per psicologi.

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C’è stato qualche battibecco, anche. Nell’Ottobre 2013, dopo 10 mesi di attesa infruttuosa, l’allora presidente nazionale degli psicologi Pin Luigi Palma comunicò che in mancanza di risposta dal Ministero, nessuno psicologo sarebbe stato sanzionato. Questo il comunicato.

In tutta risposta, il 15 Novembre 2013 l’Agenas emanò questo comunicato in cui sostenne l’obbligo ECM anche per liberi professionisti. L’organismo è certamente autorevole, ma dubito che possa decidere sugli obblighi da imporre alle professioni, specialmente tramite comunicato stampa.

Fatto sta che arriviamo ai giorni nostri con un nulla di fatto. Qualche Ordine Regionale ha azzardato posizioni pro e contro ECM, che però non chiariscono nulla. Il ministero tace.

Sono uno psicologo, cosa devo fare?

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Siamo un un limbo: la legge dice che dobbiamo fare formazione continua, ma dice anche che il modo lo stabilisce il regolamento del CNOP. Che però deve prima essere approvato dal Ministero della Salute, che non l’ha ancora approvato. Gli ECM sono un’altra cosa e per ora riguardano solo chi lavora per il SSN a qualunque titolo.

Per come stanno le cose oggi, è difficile che uno psicologo possa essere sanzionato perché non c’è una regolamentazione completa sulla formazione continua.

Questo non significa che non si debba aggiornarsi: comunque esiste una normativa chiara che impone a tutti i professionisti di fare aggiornamento, e c’è il Codice Deontologico. Quel che non è chiaro è il COME. In assenza di regole chiare, è ragionevole aggiornarsi con continuità secondo i propri tempi e modi, raccogliendo traccia dei nostri aggiornamenti per documentare l’impegno fattivo su questo fronte. Tenendo conto che Formazione Obbligatoria non significa ECM.

Nel frattempo, il CNOP entrato in carica da alcuni mesi dovrà riprendere seriamente in carico la questione dell’Obbligo Formativo: non è pensabile che un’intera categoria professionale sia appesa all’incertezza in un ambito come questo.