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La riforma previdenziale realizzata da AltraPsicologia all’ENPAP aumenta sensibilmente il valore dei contributi versati.

Un iscritto con 20.000 euro di contributi versati, nel 2015 guadagnerà 594 euro invece che 101. Con 50.000 euro di contributi versati, guadagnerà 1485 euro invece che 252. Il 3% invece che lo 0,5%.

SUL LUNGO PERIODO questo significa un raddoppio dei contributi versati. E quindi un raddoppio della pensione.

PER FARE UN PARAGONE, oggi un Titolo di Stato (BTP) ha un rendimento lordo dell’1,51% a 10 anni e senza copertura dall’inflazione (VEDI ULTIMA ASTA).

Ecco, questo articolo racconta la storia di come tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di AltraPsicologia in ENPAP.

PARTIAMO DALL’INIZIO: LO PSICOLOGO CHE VERSA I SOLDI. Ogni anno, uno psicologo sa che dovrà versare il 10% di quello che guadagna all’ENPAP. Non è mai un momento felice. Ma pensando che ti frutteranno degli interessi e che un giorno saranno la tua pensione, inizi a consolarti.

INTERESSI IN DISCESA. Un giorno ti accorgi che gli interessi che ricevi si stanno abbassando. E finisce che arrivano a zero. E’ l’effetto perverso di una legge (335/95, ART. 1 commi 8 e 9) che si combina con la caduta del PIL Italiano. L’abbiamo raccontato in LADRI DI PENSIONI e LA ZAVORRA DEL PIL.

Il tuo Ente di previdenza, l’ENPAP, non può fare diversamente: la legge gli impone di corrisponderti collegati all’andamento del PIL Italiano.

Ma questo non significa che gli investimenti dell’ENPAP non fruttino molto di più. E così, non potendo essere messi sul conto degli iscritti, finiscono in un magazzino buio e inaccessibile che si chiama ‘Fondo di Riserva’, da cui non escono se non in casi eccezionali.

AVREMMO POTUTO STARCENE IN PACE… Arrivati all’ENPAP come amministratori, avremmo potuto semplicemente applicare la legge.

Ma i colleghi non ci hanno eletti per questo. Ci hanno eletti per sanare l’ENPAP dagli scandali e portare innovazione.

NON POTEVAMO ACCETTARE la caduta libera degli interessi sui versamenti degli psicologi. Risparmi sudati, versati obbligatoriamente in ENPAP, che però non stavano fruttando nulla.

UNA BRECCIA NELLA LEGGE. Nel 2014 il Consiglio di Stato ha depositato quella che è passata alla storia come la ‘SENTENZA ENPAIA‘. Un piccolo ente di previdenza aveva tentato di forzare l’interpretazione della Legge, nel 2011. Ed ora aveva avuto ragione.

Si era creato un precedente, ormai inappellabile.

ALLARGHIAMO LA BRECCIA. Abbiamo sfruttato la Sentenza per costruire una riforma previdenziale in ENPAP. Seguendo due principi di fondo: (1) volevamo dare interessi più alti sul risparmio versato in ENPAP dagli psicologi, e quindi in futuro pensioni più alte, sganciandoci dal vincolo del PIL, e allo stesso tempo (2) volevamo impedire la corsa ad investimenti troppo rischiosi, tentazione inevitabile quando la prospettiva è dare più interessi ai tuoi iscritti.

UN MECCANISMO SICURO. Ci abbiamo lavorato parecchio, e alla fine abbiamo trovato l’uovo di colombo. Un meccanismo semplice all’apparenza, ma sofisticato perché garantisce matematicamente che ogni anno il Consiglio di Amministrazione ENPAP non possa dare interessi agli iscritti se prima non ha verificato l’equilibrio economico proiettato a 50 anni. Si può leggerlo nel Regolamento di Previdenza ENPAP, articolo 14 comma 4.

RIFORMA DEGLI INVESTIMENTI: LA GEMELLA PRUDENTE. La riforma previdenziale non avrebbe avuto senso se non avessimo adottato anche una riforma strutturale degli investimenti. Quando siamo arrivati nel 2013, c’era stato lo scandalo di via della Stamperia, che era solo la punta dell’iceberg di una gestione degli investimenti disordinata e priva di regole. Noi abbiamo creato da zero un sistema blindato per le decisioni di investimento, che abbiamo pubblicato sul sito ENPAP in ottemperanza alla terza grande riforma, quella sulla Trasparenza gestionale.

Ecco. Tre grandi riforme che hanno cambiato in tre anni il volto dell’ENPAP. Previdenza. Investimenti. Trasparenza Gestionale. Questa è AltraPsicologia: fatti e non parole.