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Due comunicati ANSA sulla manifestazione di Sabato 10.12, il primo annuncia l’evento, il secondo è un commento del senatore Ossicini, informato della nostra iniziativa.
PRIMO COMUNICATO
PROFESSIONI: PSICOLOGI SU PIEDE GUERRA PER SCIPPO ‘MATERIA’
DECRETO MINISTERIALE ATTRIBUISCE A MEDICI ‘PSICOLOGIA CLINICA’
ROMA
(ANSA) – ROMA, 8 dic – Gli psicologi italiani sono pronti a
dar battaglia contro quello che considerano un vero e proprio
scippo: l’assegnazione della specializzazione in ‘psicologia
clinica’, finora appannaggio della categoria, agli ordinamenti
didattici di area medica.
Sabato mattina scenderanno in piazza a Roma (appuntamento
alle 11 in piazza SS. Apostoli), per far sentire le proprie
ragioni. E  una delegazione dei manifestanti ha chiesto di
essere ricevuta a Palazzo Chigi.
E’ la prima volta che la categoria – circa 50.000 i
professionisti iscritti all’Albo, di cui la metà non esercita,
oltre 54.000 gli studenti iscritti presso i 27 corsi di laurea
in psicologia delle università italiane – ricorre a questa
forma di protesta. L’obiettivo e ‘ il ritiro o la riformulazione
del decreto del ministero dell’Istruzione dello scorso agosto
sul “Riassetto delle scuole di specializzazione di area
sanitaria”. In base a questo provvedimento, che appunto assegna
la specializzazione in psicologia clinica agli ordinamenti
didattici di area medica, competenze esclusive degli psicologi
diverrebbero congiuntamente dei medici “depauperando – fanno
notare i promotori della manifestazione – il valore di percorsi
formativi e titolarità professionali degli psicologi, in
contrasto con la legge istituiva della professione di psicologo
(legge 56 del 1989) e con la sentenza del Consiglio di Stato
(n.981 del 2004) che riserva chiaramente la specializzazione in
psicologia clinica ai soli psicologi”.
Una sentenza – spiega l’Ordine degli psicologi del Lazio –
che ribadisce chiaramente “che la psicologia clinica è una
branca della psicologia, non della medicina, riservata agli
iscritti all’ordine degli psicologi dagli articoli 1 e 2 della
legge di ordinamento della professione contro il cui esercizio
abusivo deve vigilare l’Ordine; che solo la psicoterapia, in
base all’articolo 3 della stessa legge, è condivisa dalle due
professioni: psicologi e medici; che la professione medica ha
competenza esclusiva sulla psichiatria, la neuropsichiatria
infantile, la neurologia e su altre dozzine di
specializzazioni”. In considerazione di tutto ciò ,il
Consiglio dell’Ordine del Lazio ha affidato ai propri legali
l’incarico di procedere a impugnare il decreto dinanzi al Tar.
Tra l’altro – fanno notare i promotori della protesta – la
formulazione del decreto “avviene all’interno di uno scenario
generale già critico per la professione, di deprezzamento del
fondamentale contributo della psicologia nella società italiana
e di una crescente dequalificazione della formazione
universitaria in Psicologia, conseguente alla riforma
universitaria”.(ANSA).

SECONDO COMUNICATO

PROFESSIONI: OSSICINI, PSICOLOGI HANNO PERFETTAMENTE RAGIONE
(V. ‘PROFESSIONI: PSICOLOGI SU PIEDE…’ DELLE 16.50)
ROMA
(ANSA) – ROMA, 8 dic – Gli psicologi “hanno perfettamente
ragione”. Pieno sostegno alle rivendicazioni della categoria
arriva da Adriano Ossicini, ordinario di psicologia generale
alla Sapienza di Roma e presidente onorario del Comitato
nazionale di bioetica.
Ossicini, laureato in medicina e chirurgia e da 50 anni
attivo come psichiatra infantile, ritiene che il decreto
contestato sia sbagliato nel metodo e nel merito.
“Nel metodo – spiega – perché non c’é stata alcuna
consultazione preventiva né delle facoltà, peraltro
numerosissime su tutto il territorio nazionale, né dell’Ordine
degli psicologi. Modifiche come questa vanno assolutamente
discusse con i soggetti interessati prima di vararle. Tra
l’altro – aggiunge Ossicini – desta qualche sospetto la
tempistica del provvedimento, varato in agosto quando tutti sono
in vacanza”.
Quanto al merito, Ossicini contesta decisamente le scelte
fatte dal ministero. “Intanto – fa notare – c’é una sentenza
del Consiglio di Stato che non può essere ignorata e che
stabilisce con chiarezza che la psicologia clinica è una branca
della psicologia e non della medicina, riservata agli iscritti
all’Ordine degli psicologi. Ci sono voluti anni per arrivare a
questo e ora vogliono tornare indietro… è incomprensibile. Se
non ammettendo che dietro la decisione ci sono interessi di
carattere economico. Si sottrae, infatti, alla categoria degli
psicologi un ampio settore di occupazione. La psicologia clinica
– spiega il professore – si applica per lo più a persone sane,
concerne tutta l’area dei rapporti interpersonali, è legata
alle tecniche dei colloqui. Basti pensare agli psicologi del
lavoro, scolastici. Porre in concorrenza su questi temi medici e
psicologi – conclude Ossicini – è come contrapporre un vaso di
ferro a un vaso di coccio. Nessuno intende contestare ai medici
la loro formazione psicologica, ma perché appropriarsi anche di
una branca che in tutti i paesi del mondo è prerogativa degli
psicologi?”(ANSA).