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Finalmente anche gli iscritti dell’Emilia Romagna riceveranno la mitica Agenda! Sono soddisfazioni non da poco!!

Una spesa prioritaria? NO!

Sarebbe più importante impegnare l’Ordine nello sviluppo di una azione strutturata e strategica di promozione della professione, sviluppare una costante azione di relazione con le Istituzioni locali per promuovere e valorizzare la professione oppure realizzare eventi formativi e incontri con i colleghi in modo decentrato sul territorio regionale o con strumenti come i webinar o anche promuovere occasioni di interazione lavorativa con altri professionisti attraverso una maggiore collaborazione con altri Ordini in iniziative comuni e tanto altro che si potrebbe fare. Tutto questo manca nel nostro territorio e mancherà ancora per molto tempo per le precise scelte politiche della attuale maggioranza AUPI/Cultura e Professione. Ma in compenso avremo l’Agenda! 

 

Seriamente…

l’agenda va anche bene ma è un gadget utile e piacevole e nulla più, uno strumento che dovrebbe essere complementare alle azioni assolutamente più strategiche che abbiamo indicato e che oggi non vengono realizzate come si potrebbe. E’ la mancanza di queste azioni in Emilia Romagna il problema

Ma l’alternativa che la attuale maggioranza pone oggi al Consiglio  non è tra le azioni descritte sopra (azioni che diventeranno prioritarie quando AltraPsicologia diventerà maggioranza) e l’agenda ma tra l’agenda e il nulla (= i soldi rimangono inutilizzati nella casse dell’Ordine che già ha accumulato un “ragguardevole” avanzo di diverse centinaia di migliaia di euro). Realizzare l’Agenda non impedirà di realizzare azioni più utili per la professione per il semplice fatto che non si sarebbero realizzate comunque!!!

Alla luce di questa situazione… speriamo che almeno l’agenda che riceverete vi piaccia !

 

NB: Dalla ricerca “Prendere 18 all’esame di realtà” effettuata sul territorio nazionale pare, purtroppo, infondata la voce secondo la quale le Agende fornite dagli Ordini provvedono autonomamente a riempirsi di clienti/pazienti pronti a pagare profumatamente le prestazioni professionali degli psicologi. Anche questa speranza sembra quindi svanire tra i colleghi 🙂