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Mentre scrivo queste poche righe di fine anno, molte cose si agitano nella psicologia italiana.

IL PROBLEMA OCCUPAZIONALE DEGLI PSICOLOGI. In questi giorni ha ripreso vitalità la discussione sull’eccesso numerico degli psicologi. Se ne parla da vent’anni, di questa crescita che non sembra arrestarsi e che per molti è alla radice di ogni difficoltà economica degli psicologi.

Crediamo che il problema sia più ampio e complesso, come ben ci racconta Luca Pezzullo in QUESTO LUNGO, MA IMPORTANTE ARTICOLO, ma che sicuramente la questione occupazionale degli psicologi sarà la grande sfida della psicologia nei prossimi decenni.

NON SOLO NUMERI.Una sfida che è illusorio pensare di giocare solo sui NUMERI: c’è una domanda sociale di psicologia che si traduce anche in domanda di formazione universitaria. E c’è un tema di posizionamento sociale della nostra professione tutto da sviluppare anche fra noi.

LA CLINICA E I REDDITI. I dati ENPAP che stiamo elaborando (presto diventeranno un Ebook) ci dicono che il grave appiattimento della psicologia professionale sulla clinica produce dannosi effetti sui redditi. C’è un differenziale nell’ordine del 50-70% fra i moltissimi clinici e i pochi che applicano la psicologia in altri settori.

Non è solo questione di SCELTE PROFESSIONALI: c’è un’identità sedimentata dello psicologo che è molto difficile modificare all’interno della nostra comunità professionale.

LO STATO ATTUALE DEGLI ORDINI. Sul versante delle istituzioni, abbiamo troppi Ordini che non riteniamo ancora all’altezza del loro compito.

E abbiamo un CNOP permaloso, che viene contestato sulle proprie inefficienze e invece di cogliere l’occasione e argomentare nel merito, invia a tutti gli iscritti una melodrammatica apologia di se stesso. Ingaggiando un duello che nemmeno in Cavalleria Rusticana.

ELEZIONI SALTATE. Un CNOP che decide di auto-prorogarsi, facendo acrobazie fra i cavilli della legge. Ma noi guardiamo alla sostanza: se arrivi alla scadenza naturale del mandato impreparato a convocare nuove elezioni, qualcosa non funziona nel meccanismo democratico. Qualcosa che tu non hai risolto: dimettiti, convoca regolari elezioni, e lascia fare ad altri.

E INTANTO, LA TRASPARENZA? Il giorno in cui scrivo questo articolo è il 18 dicembre. Visito il sito del CNOP (www.psy.it) e non vi trovo bilanci aggiornati, delibere, verbali. Il patto sociale che si basa sulla TRASPARENZA viene trascurato. Eppure basterebbe poco per vedere il bicchiere mezzo pieno: raccontarsi ai tuoi colleghi in modo trasparente, comunicando che nulla hai da nascondere, è il miglior modo per farsi apprezzare.

Di questo dovremmo preoccuparci: le istituzioni sono lo specchio della nostra comunità professionale. Se sono opache e non rendono conto socialmente del proprio operato abbiamo un problema. E il problema non sta certo in chi le storture le evidenzia, con tutto il diritto (e il dovere) democratico di farlo.

Fortunatamente, abbiamo OTTIME COSE da raccontarci in questo fine d’anno.

ENPAP. Il 2017 ci ha regalato il grande riconoscimento del lavoro svolto in ENPAP, che mai si era visto nelle nostre istituzioni in termini di partecipazione al voto e di consenso. Forti di questo consenso, stiamo lavorando ad ampliare i servizi e a rendere sempre più efficiente e sicuro l’ENPAP, il forziere in cui lasciamo a fruttare i nostri risparmi.

In Piemonte, Lazio e nelle Marche, Altrapsicologia sta dimostrando nei fatti gli ORDINI PROFESSIONALI possono generare grande valore sociale, a patto di essere governati bene.

Sul versante della TUTELA E ABUSIVISMO, oltre ad una nuova importante sentenza raggiunta anche grazie alla nostra Lorita Tinelli, abbiamo avviato l’Expert Meeting, riunendo colleghi che applicano la psicologia in diversi settori. Questa iniziativa porterà ad una fotografia della professione di oggi, a trent’anni di distanza dalla Legge 56/89. Ci sembra il modo migliore per tracciare un identikit significativo dello psicologo, com l’obiettivo di comunicarci meglio verso la cittadinanza e nei procedimenti per abusivismo professionale.

Nel frattempo ALTRAPSICOLOGIA ha raggiunto e superato i 4000 iscritti, gestiamo quotidianamente e con grande piacere i principali spazi di interazione social degli psicologi e abbiamo pubblicato oltre 100 articoli di informazione e pensiero politico sui temi della professione.

Altrapsicologia è passata ad una fase nuova, in cui ha saputo dimostrare capacità ed efficienza di governo. Una fase che mi auguro possa continuare ancora per molti anni, insieme a tutti voi.