Il Concorso per Psicologi a Vercelli è ripartito. L’ANAC (autorità anticorruzione) ha appurato che è tutto regolare. Per cui ora mi divertirò a raccontare questa singolare storia.
Tutto inizia con un normalissimo bando di Concorso, a Maggio 2017. Due posti da dirigente psicologo. [2017 05 18 Bando]
Il Concorso procede regolarmente: ammissione dei candidati, costituzione della commissione, svolgimento della prima prova scritta. Il 20 dicembre 2017 vengono pubblicati gli esiti della prima prova. [>>LEGGI: Elenco ammessi prova pratica]
Poi qualcosa si rompe. All’inizio di febbraio 2018 il concorso viene improvvisamente sospeso dall’ASL, senza troppe spiegazioni. [>>LEGGI: 2018 02 08 sospensione]
PERCHÈ IL CONCORSO È STATO SOSPESO?
È successo che qualche strambo personaggio – ancora oggi sconosciuto – ha inviato varie mail anonime lamentando la partecipazione del Presidente dell’Ordine Piemonte al Concorso. Ha scritto alla stampa locale, poi all’Ordine Psicologi e all’ASL Vercelli.
Ora, lasciamo stare la stupidità delle mail anonime. Prima di tutto sono da sfigati. E poi nessuna mail è davvero anonima. Quando una mail viaggia verso il destinatario raccoglie frammenti di informazione dai luoghi dove passa. Un po’ come quando fai una passeggiata e ti si attacca alle scarpe il chewing-gum in Via del Fascista o il sassolino in Parco del Cazzaro.
Il vero tema è la tesi contenuta in queste mail: un presunto conflitto di interessi fra un candidato al Concorso e uno dei commissari, per il solo fatto che il primo è Presidente dell’Ordine e il secondo fa parte della consulta sanitaria dell’Ordine stesso.
Il 31 gennaio 2018, la mail anonima raggiunge l’ASL. Il Concorso viene sospeso e si inizia a vociferare che sia stato richiesto il parere dell’ANAC. Una prudenza perfino eccessiva da parte dell’ASL, che evidentemente non ha voluto lasciare ombre sulla procedura.
Pochi giorni prima, il 24 gennaio 2018, una piccola testata locale – Lo Spiffero – si era interessata alla vicenda. Con un acume degno di Geronimo Stilton, l’articolista era riuscito a sostenere la tesi aberrante che il candidato avrebbe dovuto inibirsi la partecipazione al Concorso. Così scriveva il giornale: “In mancanza di maggiore rigore da parte dell’interessato, sarebbe bastato anche l’escamotage dell’autosospensione (…) per placare le ire dei colleghi”. [>>LEGGI: The sPiffero – Un Minimo di Psicologia]
Purtroppo alcuni colleghi riprendono l’articolo e l’argomento sui social. Lo fanno malamente. Innescano deliranti discussioni fondate su un completo travisamento della disciplina sui Concorsi pubblici. Diventa la sagra delle opinioni. Quel che è peggio, il partecipante interessato (Alessandro Lombardo, Presidente dell’Ordine Piemonte), viene messo impunemente alla berlina come fosse colpevole della sospensione del Concorso.
NELLA TERRA DI MEZZO
Passa più di un anno. Il Concorso resta sospeso. Ma non le polemiche.
Un ristretto gruppo di colleghi tenta più volte di ravvivare la brace. È evidente che non vogliono approfondire davvero la questione, perché il tema viene ripreso sui social senza prendere minimamente in considerazione la disciplina sui Concorsi pubblici. Sembra una sorta di accanimento personale nei confronti del Presidente dell’Ordine.
Il 21 febbraio 2019, Lo sPiffero rigurgita un nuovo articolo. Che racconta anche l’espulsione di Igor Graziato da Altrapsicologia e ne riporta bel virgolettato: “Ho pagato personalmente la mia autonomia, la mia coerenza e la mia fedeltà a certi valori. Continuo a ritenere che sia inusuale per il presidente di un ordine professionale candidarsi a un concorso pubblico”. Caro Igor, vai a ritenerlo all’ANAC.
Questo l’articolo del Piffero: [>>LEGGI: The sPiffero – Nervi Tesi fra gli Psicologi]
IL PARERE DELL’ANAC E LA RIATTIVAZIONE DEL CONCORSO.
A marzo 2019 finalmente l’ASL di Vercelli riattiva il Concorso. Viene pubblicato il calendario della prova pratica. Nel frattempo alcuni commissari sono andati in pensione e anche la composizione della Commissione è cambiata.
L’ASL pubblica anche il parere dell’ANAC. Vi si afferma (1) che l’eventuale incompatibilità sarebbe stata comunque in capo al componente della Commissione e non al partecipante al concorso (2) che tale incompatibilità nel caso specifico non sussiste.
Anche l’ASL è molto chiara nel porre i termini della questione: “(…) non potendosi negare l’indiscusso diritto del candidato alla partecipazione alla procedura concorsuale (…)”
Il parere dell’ANAC è schiacciante. Appoggia una robusta pietra tombale sul mare di cazzate galattiche che sono state sparate su questa vicenda. Purtroppo, non rimedia al ritardo di un anno nel concludere il concorso. Non certo per colpa di chi vi è iscritto, semmai di quello sfigato autore di mail anonime che con il suo gesto idiota ha danneggiato i colleghi e la categoria.
Fine della storia. Ammissione del torto e relative scuse (fantascienza). Sipario.