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Riprendiamo il filo del dettato normativo che regola il nostro ENPAP provando ad illustrare gli obblighi di legge circa la composizione e il mandato degli Organi di gestione dell’Ente.  Non spaventatevi – non si tratta di questioni eccessivamente complicate – ma armatevi di un po’ di pazienza.

Visti dall’esterno gli Organi dell’ENPAP sembrano avere molti dei difetti degli Organi di Governo garantiti dalla Politica Nazionale: c’è a volte la percezione di una casta -privilegiata, inconcludente, autoreferenziale e litigiosa – che poco risolve dei problemi che gli vengono sottoposti ma che molto costa ai colleghi che la mantengono.

In verità, lo sappiamo, le cose non sono semplificabili in questo modo anche se la mancanza di informazioni ufficiali, la scarsa trasparenza dell’ente e le “prese di posizione di parte” hanno finora dato adito di frequente ad una simile visione fra i colleghi.

Lo sforzo di questi brevi articoli di compendio sull’ente di Previdenza degli Psicologi è anche quello di aiutare i colleghi a superare una visione semplificata dell’ENPAP e del suo funzionamento avvicinandoli, per quanto possibile, all’istituzione che più di ogni altra sarà responsabile del loro futuro.

La situazione, però, rischia di complicarsi ancora di più nel prossimo futuro: vediamo perchè.

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All’articolo 6 della legge 103 del 1996, quella che – abbiamo visto – istituì l’obbligo di iscrizione previdenziale per tutti i liberi professionisti e spinse il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi dell’epoca a creare l’ENPAP, viene abbozzato il sistema di organizzazione interna che l’ente deve avere: viene demandata allo Statuto (soggetto ad approvazione ministeriale, come la maggior parte degli atti degli Enti previdenziali) la definizione puntuale della composizione e delle competenze dei due organi di governo previsti:

  • il Consiglio di Amministrazione (CdA);
  • il Consiglio di Indirizzo Generale (CIG).

Il Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’ENPAP, a norma di Statuto, è composto da cinque membri che vengono eletti ogni quattro anni e non possono esperire più di tre mandati consecutivi. Il CdA ha, di fatto tutti i poteri di gestione dell’ente: elegge al suo interno il Presidente, nomina il Direttore, delibera i Regolamenti in base ai quali verranno erogati i servizi agli iscritti, predispone i Bilanci, definisce i contratti con i gestori, decide le assunzioni del personale dell’ente, eccetera.

Ad oggi il Consiglio di Amministrazione dell’ENPAP è composto dai colleghi:

Demetrio Houlis (presidente)
Antonio Azzolini (vicepresidente)
Angelo Arcicasa
Stefano Crispino
Mario Rossini

Mi risulta che i colleghi Houlis, Azzolini e Rossini abbiano, con il corrente, esperito tre mandati consecutivi nel CdA e quindi, a rigor di norma, non potranno ricandidarsi alle prossime elezioni.

Il Consiglio di Indirizzo Generale (CIG), eletto anch’esso ogni quattro anni, ha invece funzioni, appunto, di indirizzo e controllo dell’attività del CdA:

  • determina gli obiettivi generali della previdenza della categoria;
  • individua le forme di assistenza da realizzare;
  • delibera sui criteri generali in materia di investimento;
  • approva i bilanci dell’Ente;
  • delibera su proposta del CdA le modifiche dello statuto e dei regolamenti ;
  • definisce emolumenti, indennità e gettoni per i componenti degli organi dell’Ente;
  • nomina il Collegio Sindacale;
  • decide, su proposta del Consiglio di Amministrazione, a chi assegnare la revisione contabile e la certificazione di bilancio.

Il CIG è composto da un consigliere ogni 1000 iscritti (art. 6 comma c della legge 103). Ad oggi abbiamo quindi 23 membri del CIG.

Sono i colleghi:

  1. Cesare Rossi (coordinatore)
  2. Anna Barracco (segretario)
  3. Valeria Api
  4. Robert Bergonzi
  5. Franco Boldrini
  6. Aldo Calderone
  7. Roberto Calvani
  8. Sergio Caprinico
  9. Daniela Isabella Cavallo
  10. Giancarlo Ceccarelli
  11. Rosella De Leonibus
  12. Floriana De Michele
  13. Donatella Galliano
  14. Mariarosaria Grazioso
  15. Giovanni Greco
  16. Patrizia La Porta
  17. Domenico Mastroscusa
  18. Paolo Michielin
  19. Emanule Morozzo della Rocca
  20. Paolo Moscara
  21. Letizia Serra
  22. Antonio Sperandeo
  23. Barbara Tacca.

Con la prossima consigliatura molto probabilmente il numero dei membri del CIG salirà a 30, visto che intorno a trentamila saranno gli Psicologi iscritti all’enpap al momento dell’indizione delle elezioni (intorno a febbraio-marzo 2009).

Un così vasto numero di colleghi nell’organo di indirizzo dell’ente di previdenza desta qualche preoccupazione per diversi motivi.

Da un lato comporta un deciso incremento dei “costi della politica” dell’ente di previdenza: ogni membro del CIG riceve, giustamente, emolumenti, gettoni, indennità per il lavoro che svolge. Ad oggi il CIG costa annualmente circa 350.000 Euro (dati da Bilancio 2006). Con il passaggio a 30 membri è stimabile un aumento dei costi di funzionamento del CIG di circa il 30% per un costo complessivo stimabile intorno ai 450.000 Euro/annui.

La seconda preoccupazione è legata alla decisa frammentarietà degli schieramenti che già ora si contrappongono nel CIG. In questa consigliatura la stabilità delle maggioranze è stata più volte turbata dalla volatilità delle alleanze tra i diversi gruppi cui fanno riferimento i colleghi che hanno l’onere di gestione dell’ente di previdenza (Lista per l’ENPAP, Sipap, AUPI, Mopi, Movimente) e l’attività del CIG è stata spesso bloccata da ostruzionismi reciproci che hanno avuto il risultato di ritardare decisioni cruciali per gli iscritti e per il loro futuro previdenziale quali, ad esempio, l’avvio delle iniziative di assistenza e la definizione di strategie per l’aumento delle pensioni.

Con l’aumento dei componenti del Consiglio di Indirizzo si teme l’accrescersi della litigiosità e quindi l’immobilismo dell’Organo tanto da svuotarne il significato – lasciando nelle mani del solo CdA la gestione dell’Ente – e da ritardare ulteriormente decisioni ormai indispensabili come quelle sulle proposte di riforma dei meccanismi previdenziali.

Felice D. Torricelli