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Gli attuali Ordini regionali sono organismi burocratizzati e passivi, abitati da consiglieri eletti oramai anni 6 fa e ad oggi completamente scollati dalle esigenze e necessità della base di colleghi.
Pensate, per esempio, agli aspetti di comunicazione, partecipazione, informazione, trasparenza, servizio, tutela, promozione, etica… in che misura si possono ritrovare negli attuali Ordini?

L’Ordine, nel progetto di AltraPsicologia, è prima di tutto un organismo al servizio della comunità professionale! Non più un soggetto direttivo, che impone dall’alto al basso, quanto un soggetto facilitatore che si mette a disposizione per supportare i bisogni e le esigenze della comunità professionale.
L’Ordine sono tutti gli psicologi che annualmente pagano profumati soldi!

Nel progetto di AltraPsicologia ogni Ordine regionale dovrebbe assolvere ai seguenti compiti:

a) Informazione e trasparenza
Viviamo nella disinformazione più totale. Vi sembra possibile che, dopo 6 anni dalle ultime elezioni (e 3 anni di proroghe), a due mesi dalle elezioni l’Ordine non stia assolutamente informando i colleghi di un evento di simile importanza? Forse credono sia meglio che passi tutto silenziosamente così da perpeturare il mandato?
Questo è un esempio eclatante, ma diversi altri ne potremmo fare. Vediamo allora le possibili azioni per garantire alla comunità maggiore informazione e trasparenza:

  • un utilizzo efficace di internet e del sito web per supportare l’informazione e l’erogazione di maggiori servizi. Sicuramente l’attuale notiziaro cartaceo non è sufficiente;
  • pubblicazione e diffusione di tutti i verbali di consiglio e di tutte le proposte, anche di quelle di minoranza, così da evitare possibili “abusi di potere decisionale” da parte delle maggioranze;
  • la partecipazione dei consiglieri alle attività ordinistiche deve essere resa nota, così da sapere se un consigliere si è presentato una sola volta nell’arco di un anno (come sappiamo essere avvenuto!);
  • pubblicazione dei bilanci, consuntivi e preventivi, in modo chiaro, dettagliato e comprensibile, così da rendere noto l’utilizzo dei soldi della comunità. Non come in un Ordine regionale dove si lascia una generica voce di 100 milioni di lire per “imprevisti”  ;
  • creare spazi web per la pubblicazione di offerte di lavoro, opportunità formative, confronto con altri colleghi, ecc…

b) Orientamento al servizio
Gli Ordini, ad oggi,  sono prettamente un organismo burocratico, dedito al rispetto dei soli adempimenti obbligatori previsti dalla legge 56/89  della quale gli articoli riguardandi la durata ed il rinnovo delle cariche sono stati disattesi, grazie a provvedimenti a orologeria che già hanno raddoppiato il periodo triennale previsto dalla legge (dal 1999 al 2005!!!). A ciò si aggiunge la beffa ad ogni vigilia di elezioni: come per magia diventano più gentili, la segreteria è tempestiva, gli eventi aumentano, ecc…
La vera sfida invece è quella di orientarsi genuinamente al servizio, senza secondi fini, perché è giusto così, perché questo dovrebbe essere il ruolo dell’Ordine: servire i colleghi per sviluppare la professione!
Vi riportiamo alcune azioni, dal semplice al complesso, che AltraPsicologia si propone di promuovere:

  • una segreteria più presente ed efficiente;
  • maggior possibilità di interagire con consiglieri e consulenti dell’Ordine (commercialisti, avvocati, ecc…);
  • un referente provinciale da poter contattare ed incontrare nella propria provincia, senza doversi necessariamente spostare nel capoluogo di regione;
  • una maggiore attenzione e conoscenza dei fabbisogni (di servizio e di competenza) della propria comunità professionale, così da pianificare azioni efficaci ed utili;
  • servizi gratuiti di orientamento alla formazione specialistica ed alla professione, così come di progettazione di percorsi di crescita professionale (career counseling);
  • fornire competenze professionalizzanti (anche attraverso l’uso di formazione on line, così da abbattere i costi) su self-marketing, imprenditoria, gestione progetti, utilizzo di internet e tecnologia, aspetti fiscali e legali della professione, ecc… In altre parole, fornire competenze trasversali per muoversi più efficacemente nel mercato del lavoro;
  • Attivazione di partnership con aziende di vario genere per poter offrire ai propri iscritti significative agevolazioni: per esempio acquisto di PC, assicurazioni, studi, formazione, ecc…

c) Partecipazione e colleganza
Un Ordine burocratizzato, scollato ed alienato dalla comunità dei colleghi non è utile a nulla. Per poter meglio assolvere al suo ruolo, l’Ordine deve permettere partecipazione e cittadinanza ai colleghi!
Ad oggi ci sentiamo distanti perché non abbiamo spazi di colleganza e comunicazione con l’Ordine. Domani dovremo invece avere diritto di partecipare attivamente, perché il valore della Psicologia italiana sta nei 50.000 iscritti e non nei 290 consiglieri.
Ecco come permettere maggiore partecipazione e colleganza:

  • ogni collega iscritto può presentare progetti all’Ordine. I colleghi devono poter presentare progetti e l’Ordine deve avere degli strumenti per valutarne la qualità e per sostenere quelli validi.

d) Gestione manageriale dell’Ordine
Un Ordine è assimilabile ad un’organizzazione, ad un’azienda, e come tale va gestito. Pensate che l’Ordine Lazio, con quasi 13.000 iscritti, gestisce circa 4Miliardi di lire all’anno!
Non basta essere bravi psicologi per essere bravi consiglieri/manager. Ecco quindi alcune proposte che AltraPsicologia ritiene altamente auspicabili:

  • necessita fornire i consiglieri regionali di strumenti e competenze adeguate in termini di project management. Per progetti e questioni di media complessità, basteranno specifici percorsi di formazione (magari on line così da abbattere i costi), mentre per progetti ad alta complessità (immaginiamo un progetto sulla riposizionamento dell’immagine dello psicologo sui mass-media) si può anche chiamare un consulente esterno che di lavoro gestisce progetti. L’importante è dotare il consiglio di risorse utili ad ottimizzare gli investimenti;
  • attivarsi nel reperimento di sponsorizzazioni in grado di portare risorse economiche alle casse dell’Ordine per l’organizzazione di eventi ed iniziative di vario genere. Diversi Ordini regionali hanno utilizzato ingenti somme per l’organizzazione di eventi culturali; sicuramente graditi ed utili, ma sinceramente si potevano organizzare a costi ridotti e, quindi, investire in altre azioni a favore della categoria;
  • assegnare una giusta retribuzione ai consiglieri. Ad oggi ci sono regioni in cui i consiglieri prendono pochi soldi ed altre in cui ne prendono parecchi, e tutto ciò non è assolutamente legato agli obiettivi e risultati raggiunti, ma soltanto a gettoni di presenza (alcuni passano il tempo a navigare su internet!). D’altro canto, oggi giorno siamo quasi tutti liberi professionisti ed ovviamente non si può dedicare tutto il tempo all’Ordine altrimenti cadremmo in povertà da lì a poco. Il lavoro dei consiglieri è tanto ed importante ed AltraPsicologia ritiene che sia giusto retribuire adeguatamente questi colleghi, purché ciò avvenga in base a concreti risultati raggiunti e non in base a tempo passato a fare chissà cosa. In questo senso AltraPsicologia sta pensando ad un sistema che riesca a monitorare il lavoro dei consiglieri ed a riconoscergli un equo contributo. Non ci interessa risparmiare degli spiccioli, ma investire bene i soldi che la comunità mette assieme ogni anno!
  • taglio dei rami secchi. C’è da far emergere le spese inutili e le cifre gonfiate. Una maggiore trasparenza aiuta certamente a vedere quanto si spende in alberghi, cene, viaggi, ecc… La decenza è da garantire, mentre lo sfarzo (con i nostri soldi) da denunciare.

e) Azione politica e di lobbing
La politica ha concesso qualcosa a tutti, meno che agli psicologi. Perfino gli agricoltori scendono in strada per una grandinata ed ottengono finanziamenti. Noi no! Abbiamo decine di disegni di legge, mai supportati e mai spinti a dovere.
L’Ordine DEVE pianificare un’efficace azione di lobbing per far approvare leggi a favore della categoria (quindi in termini di tutela, ma anche di promozione). Deve sviluppare e mantenere contatti con politici, deve far emergere domande di intervento psy a livello sociale, deve mobilitare i colleghi per fare pressione politica, deve coordinarsi con professioni affini su obiettivi politici comuni, ecc…
Qui vi riportiamo un piccolo elenco di occasioni perdute:

  • per lo psicologo nella scuola ci saranno una decina di disegni di legge
  • per la psicoterapia convenzionata si è fatto tanto rumore, ma poi il silenzio
  • nella commissione sul mobbing non c’era ombra di psicologo