PROMEMORIA dalla Manifestazione al Governo

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Coordinamento della Manifestazione degli Psicologi Italiani

Contro il Decreto del MIUR 01/08/05 G.U. n. 258/2005

Roma – 10 Dicembre 2005

 

PROMEMORIA

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

On. Silvio Berlusconi

Al Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca

On. Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti

Al Sottosegretario al MIUR

On. Maria Grazia Siliquini

 

Gli Psicologi italiani,

che in nutrita rappresentanza sono scesi in piazza oggi, 10 Dicembre 2005, per richiedere il ritiro del Decreto del Ministero dell’Istruzione dell’Universita’ e della Ricerca 1°Agosto 2005 – Riassetto delle Scuole di specializzazione di area sanitaria – (G.U. n. 58 del 5 Novembre 2005) hanno inteso in tale modo manifestare alle SS.VV. e al Governo tutta la contrarietà della Categoria e della Professione per un provvedimento che – a scapito e col sacrificio di elementi sostanziali della formazione specialistica in Psicologia –  aprendo ai medici un nuovo e non necessario canale di accesso alla specializzazione in Psicologia Clinica, torna a esclusivo vantaggio dei Docenti di Medicina le cui cattedre sono state ridimensionate, nel numero, da provvedimenti profondamente giusti e finalizzati alla riduzione della pletora di iscritti ai corsi.

Riprendendo il decreto contestato, nei contenuti relativi alla Psicologia Clinica, un provvedimento già dichiarato illegittimo dal Consiglio di Stato con sentenza n. 981 del 2004, si chiede dunque che tale iniquo provvedimento sia ritirato – in subordine stralciato delle parti che violano i principi istituiti con la L. n.56 del 18 febbraio 1989 Ordinamento della professione di Psicologo – per le ragioni che si possono così riassumere:

1)      La Psicologia Clinica è una branca della Psicologia; essa è riservata dalla citata Legge 56/89 agli iscritti all’ordine degli Psicologi (articoli 1 e 2).

2)      Solo la psicoterapia, in base della stessa Legge, è condivisa dalle due professioni, Psicologi e Medici (articolo 3).

3)      La professione medica ha già, nell’area della Psicologia, competenze esclusive previste dalle Norme, dalla psichiatria, alla neuropsichiatria infantile, alla neurologia, a numerose altre specializzazioni.

Non v’è ragione alcuna, dunque, per siffatto sconfinamento tra Professionalità che – concordi nell’opera sociale meritoriamente condivisa – solo per ben identificate “necessità” vengono contortamente portate a uno scontro di legittimazioni con il decreto cui vivamente si oppone la forza della nostra Categoria.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi – sebbene formato ancora (e fin dal 2002) da cariche non elettive ma prorogate ormai sei volte – sarà almeno in grado di rendere alle SS.VV., nella Loro Alta Carica Istituzionale, informazioni dettagliate su tutto quanto riguarda sia questa manifestazione che la crescente agitazione della Categoria anche per altre importanti problematiche.