Sanità italiana terza al mondo per efficienza

Siamo abituati a pensare che la sanità italiana sia inefficiente, costosa, piena di incidenti. Il termine ‘malasanità’ è diventato un ritornello di uso quotidiano. Eppure, secondo la classifica annuale di Bloomberg siamo terzi al mondo per efficienza.

La classifica si trova QUI. E segna un dato davvero positivo per l’Italia: prima di noi, al primo posto ci sono solo Singapore (5 milioni di abitanti per 641 kmq di superficie) e Hong Kong (7 milioni di abitanti per 1100 kmq di superficie). L’Italia, con i suoi 60 milioni di abitanti e 300.000 kmq di superficie, è di fatto il primo fra i paesi di dimensioni rilevanti nella classifica. E i primi classificati vivono situazioni molto particolari, sia per dimensione che per attività: Singapore è uno dei maggiori snodi della finanza mondiale, e Hong Kong è ai vertici mondiali per reddito pro-capite.

COM’É FATTA LA CLASSIFICA. Vengono considerate alcune variabili socio-economiche: (1) aspettativa di vita (2) percentuale del costo della spesa sanitaria sul prodotto interno lordo (3) spesa sanitaria pro-capite (4) cambiamento dell’aspettativa di vita (5) cambiamento della spesa sanitaria pro-capite (6) cambiamento del prodotto interno lordo pro-capite (7) inflazione. Sulla base di questi fattori, viene individuato un indicatore globale di efficienza.

TRACK RECORD. Si potrebbe pensare che sia un colpo di fortuna, ma in realtà non è così: l’Italia ha sempre avuto un ottimo posizionamento (6° posto nel 2013) e del resto i cambiamenti nell’indicatore di efficienza riflette dimensioni strutturali del sistema sanitario e dell’economia di un paese che sono difficili da modificare, tanto più se si tratta di una nazione con dimensioni rilevanti. Se si osservano i dati relativi al 2013, ci si accorge che le posizioni in classifica non subiscono modifiche sostanziali da un anno all’altro, se non in alcuni casi.

IN CODA ALLA CLASSIFICA: RUSSIA E USA. Gli Stati Uniti si classificano al 44° posto su 51. L’ultimo posto è per la Russia. Se pensiamo che il Portogallo è al 28° posto, la Grecia al 24° e la Germania al 23°, sicuramente non abbiamo nulla di cui lamentarci.

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