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Il sistema ECM continua ad angosciare i colleghi, per questo mi pare opportuno condividere le notizie di cui dispongo pur trovando questo modello lontano dalle esigenze di reale aggiornamento professionale per gli psicologi.

Premetto che sono da sempre contraria al sistema ECM per i liberi professionisti.

E’ un modello di aggiornamento che ho decisamente avversato  durante tutti i miei 8 anni in carica al CNOP ( Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) come presidente dell’Ordine Toscano per due ordini di motivi o piani problematici :

  1. Il primo riguarda la valutazione politica generale del programma ECM, le valutazioni riguardo alla sua validità ed efficacia, l’obbligatorietà di accreditamento ( tuttora in ballo) per la componente non sanitaria della nostra professione, gli oneri, anche finanziari, che il programma comporta e che non appaiono equamente distribuiti tra gli operatori del sistema sanitario e i liberi professionisti.
  2. Le criticità che permangono in termini di assolvimento dei crediti che continuano a determinarsi in conseguenza di norme di legge che non definiscono ancora esattamente le procedure, i criteri per l’adempimento e le modalità sanzionatorie in caso di inadempienza e su cui il nostro Organo Istituzionale Nazionale non contribuisce certo a darci indicazioni chiare.

Tale visione è comune anche alla posizione che i Presidenti in quota AP hanno rappresentato durante gli incontri del CNOP.

Per questo e molti altri motivi , di contro,  ho partecipato  attivamente  alla stesura del Progetto FCP Formazione Continua in Psicologia ( tuttora fermo al Ministero, chissà come mai ??) che avrebbe risposto a diverse delle criticità sopra evidenziate .

Nonostante la mia contrarietà al Sistema ECM, ritengo , però, che i colleghi debbano essere informati su quale sia lo scenario tracciato per il  triennio ECM 2017-2019 durante il Convegno organizzato dal Cogeaps a Roma in Novembre con il titolo “Le professioni sanitarie ed il sistema ECM tra presente e futuro”.

Ovviamente quanto emerso durante il convegno dovrà essere formalizzato attraverso un atto ufficiale dell’Organo competente.

Sono stati introdotti i criteri di Premialità , Flessibilità, Autoformazione.

  •  Premialità

Dal 2017 viene premiata la regolarità formativa pregressa.
Quindi chi nel triennio 2014/2016 ha acquisito :

  1. da 80 a 120 crediti ECM, avrà uno sconto di 15 crediti per il nuovo triennio (riduce da 150 a 135).
  2. da 121 a 150 crediti ECM avrà uno sconto di 30 crediti per il triennio 2017/2019 (riduce da 150 a 120).
  • Flessibilità

Per il  triennio 2017-2019 vengono confermati i soliti 150 crediti complessivi (fatti salvi gli eventuali premi di cui sopra ), però vengono aboliti i limiti minimi e massimi annuali.
Questo significa che ognuno di noi si potrà organizzare come meglio crede nella distribuzione triennale dei crediti.
Sembra però che tale libertà sia legata al dossier formativo su cui mi auguro che CNOP e Ordini Regionali vorranno darci quanto prima indicazioni più precise.

 

  • Autoformazione

Nel prossimo triennio ECM sarà data maggiore importanza all’autoformazione, mi pare di capire attraverso e-book accreditati ECM, e questo tipo di autoapprendimento sarà senza limiti di crediti. Ci sarà  poi un 10% dell’obbligo formativo che potrà essere ottenuto tramite autoformazione non accreditata per attività di lettura-studio.

 

Questo ad oggi quello che siamo riusciti a sapere e capire.

E’ superfluo evidenziare come questo tipo di informazioni dovrebbero essere fornite dal nostro Ordine Nazionale che direttamente si interfaccia con A.ge.nas e Co.geaps,   e presso cui ha addirittura dei rappresentanti, perché sarebbe suo compito fornirle e perché, avendo accesso diretto alle stesse , potrebbe darci indicazioni esatte ed esaustive.

 

D’altra parte non è una novità che Altrapsicologia sia da sempre in prima linea nel fornire informazioni ai colleghi , quindi continuiamo così.