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Finalmente qualcosa si muove nel panorama asfittico e confuso della formazione in psicoterapia e delle istituzioni ordinistiche.

L’Ordine Emilia Romagna approva e propone alle scuole di psicoterapia delle sua regione la “Carta dei Principi per l’autoregolamentazione delle attività formative delle Scuole o Istituti di Specializzazione abilitanti all’esercizio della Psicoterapia”, un documento ampiamente ispirato alla Carta Etica co-costruita con diversi colleghi nell’arco di oltre un anno di lavoro in AltraPsicologia e portato avanti dalla Commissione Cultura, coordinata dalla consigliera di AltraPsicologia Chiara Santi, sulla base degli accordi preelettorali che definivano alcuni punti di azione che noi ritenevamo imprescindibili per la formazione di un’alleanza.

Pensiamo che nelle istituzioni odinistiche occorra esattamente questo genere di coraggio, di proporre cioè uno stile nuovo nel rapporto con gli iscritti, di reale servizio e non di mera gestione degli equilibri costituiti o, peggio, di gestione di comitati d’affari.

Questo documento ha il merito di essere, come dice qui sotto la presidente Colombari, una proposta, un work in progress svolto con tutti i soggetti della formazione, docenti e allievi, e dunque uno strumento di verifica di qualità valutabile da tutti.

Ci auguriamo che questa iniziativa di questo Ordine regionale venga presto imitata da altri Ordini e che in Italia la formazione in psicoterapia si doti finalmente di criteri condivisi di qualità e di autoregolamentazione tali da poter distinguere chi vuole far sul serio da chi s’improvvisa.

La Redazione

Newsletter dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna 5/2007 del 24/04/07

Care/i colleghe/i,

nella riunione del 13 marzo 2007 il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi dell’ Emilia Romagna ha deliberato l’approvazione di una “Carta dei Principi per l’autoregolamentazione delle attività formative delle Scuole o Istituti di Specializzazione abilitanti all’esercizio della Psicoterapia”.
Si tratta di un documento molto importante in cui sono stati riassunti alcuni principi etici fondamentali inerenti l’attività formativa e la gestione del rapporto con gli allievi all’interno delle Scuole e degli Istituti di formazione.
Su questo delicatissimo tema ci interessa la Vostra opinione e pertanto Vi inviamo, in allegato, la proposta approvata dal Consiglio.

Sono previste 3 diverse fasi di diffusione della Carta :

– 1 fase:
invio della Carta per ricevere commenti e riflessioni ai seguenti interlocutori: tutte le Scuole e gli Istituti di specializzazione della regione; rappresentanti degli studenti delle Scuole e degli Istituti di specializzazione; rappresentanti degli studenti del corso di laurea in Psicologia dell’Università; tutti i colleghi raggiungibili tramite newsletter.
I pareri dovranno pervenire entro fine giugno 2007.

– 2 fase:
la Commissione valuterà i pareri ricevuti ed eventualmente apporterà modifiche al documento che sarà ripresentato in Consiglio per l’approvazione definitiva.

– 3 fase:
Organizzazione di un incontro con le scuole di specializzazione e i rappresentanti degli studenti per presentare il documento finale.

Dopo la terza fase, l’adesione alla “Carta dei Principi” da parte delle Scuole/Istituti sarà volontaria, ma verrà pubblicizzata dal nostro Ordine come sorta di garanzia di qualità.

In attesa quindi di ricevere le vostre opinioni, vi saluto cordialmente.

Manuela Colombari

CARTA DEI PRINCIPI

per l’autoregolamentazione delle attività formative delle Scuole o Istituti di Specializzazione abilitanti all’esercizio della Psicoterapia

MACRO-AREE

1. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO SCIENTIFICO-CULTURALE

2. SELEZIONE DEGLI ALLIEVI

3. RAPPORTO DOCENTI-ALLIEVI

4. ASPETTI ETICI DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

5. ASPETTI ETICI NEL RAPPORTO CON I PAZIENTI

6. ASPETTI ETICI NEL RAPPORTO CON COLLEGHI E ALTRI COLLABORATORI

7. ASPETTI ETICI NEI RAPPORTI AMMINISTRATIVI TRA SCUOLE E ALLIEVI

8. PRIVACY

1. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO SCIENTIFICO-CULTURALE

a. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia curano la formazione di psicoterapeuti sul piano clinico, metodologico,  scientifico, nonché etico.

b. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia consentono ai propri allievi un continuo aggiornamento teorico-clinico, che giunga fino ai modelli più recenti ed attuali.

I docenti assumono nell’attività formativa un atteggiamento non preclusivo verso altri orientamenti teorici, disponendosi a un’apertura anche a confronti interdisciplinari e fra orientamenti diversi.

c.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia trasmettono ai propri candidati la percezione delle potenzialità e dei limiti degli strumenti teorico-clinici da esse utilizzati. Insegnano a collaborare con altri colleghi o altri professionisti laddove il proprio lavoro risulti insufficiente, con particolare attenzione alle evidenze scientifiche delle ricerche più aggiornate.

d. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia trasmettono ai propri allievi un atteggiamento etico e trasparente e insegnano ad essi a riconoscere ed affrontare eventuali problematiche personali che possano influire nel loro lavoro.

e.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia consentono e favoriscono negli allievi l’emergere di uno stile terapeutico personale, purché esso si mantenga sempre nel rispetto delle linee scientifiche, dei principi della deontologia e del decoro della professione.

f.   Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia consentono e propongono ai propri candidati  di utilizzare criteri di valutazione e di follow-up non autocollusivi e di conoscere la letteratura clinica, empirica ed epistemologica sulla valutazione della psicoterapia.

In particolare, le Scuole e gli Istituti si impegnano in progetti di ricerca, basati su rigorosi criteri scientifici, anche relativi alla valutazione degli esiti della psicoterapia. All’interno della programmazione didattica, le Scuole e gli Istituti riservano un’apposita sezione dedicata all’insegnamento teorico della metodologia della ricerca in psicoterapia, nonché alla partecipazione pratica degli studenti ai progetti sopra menzionati.

g.     Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia promuovono nei propri allievi l’assunzione del senso di responsabilità del lavoro psicoterapeutico, del suo svolgimento, dei suoi risultati e dei suoi limiti.

2. SELEZIONE DEGLI ALLIEVI

a.  La selezione dei candidati per l’accesso alle Scuole e agli Istituti di Psicoterapia segue unicamente criteri professionali, attitudinali e motivazionali; in caso di esclusione dalla selezione iniziale, verrà sempre data adeguata motivazione.

b.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia segnalano ai propri candidati eventuali e significative controindicazioni al loro lavoro di psicoterapeuti (aspetti emotivi e relazionali e/o situazioni di evidente disturbo) potendo sospendere o interrompere, ove necessario e di norma entro il primo biennio, il percorso formativo dell’iscritto. Qualunque provvedimento dovrà essere adeguatamente motivato.

3. RAPPORTO DOCENTI-ALLIEVI

a. I didatti, i tutors, i supervisori delle Scuole e degli Istituti di Psicoterapia evitano la contemporaneità di funzioni didattiche e terapeutiche nei confronti degli allievi in formazione. Visto il loro delicato ruolo, sono particolarmente attenti affinché il loro ascendente sui propri allievi non finisca, anche indirettamente, per procurare loro vantaggi e/o opportunità non dovute.

b. I docenti di Scuole e Istituti di Psicoterapia che svolgano anche attività in ambito universitario, a causa della particolare condizione di influenza in cui si trovano, pongono speciale attenzione nell’evitare di creare situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi (ad esempio usando il loro ruolo per la promozione della scuola); nella loro posizione di docenti interni alla Scuola, si astengono dall’utilizzo degli allievi in mansioni extraformative continuative e a titolo gratuito o dal creare situazioni che possano ingenerare false aspettative negli stessi.

c.  I didatti, i tutors, i supervisori delle Scuole e degli Istituti di Psicoterapia, si impegnano ad aiutare i propri allievi ad entrare in contatto con strutture, progetti di ricerca e attività promosse dalla scuola stessa, al fine di facilitare, una volta terminato il percorso di studio,  il loro inserimento in una rete lavorativa più allargata.

4. ASPETTI ETICI DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

a.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia e i loro docenti si impegnano a fornire tutte le informazioni relative ai criteri di selezione/ammissione e partecipazione (previsti dalla normativa in vigore e quelli definiti dalla Scuola o dall’Istituto), ai programmi dei corsi, ai docenti che li terranno, ai tirocini, al tutoring, alle supervisioni in maniera accurata e prima dell’iscrizione.

Per qualsiasi attività formativa organizzata in itinere vengono date precise informazioni non appena disponibili.

b.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia si impegnano a rendere disponibile un numero di strutture convenzionate per il tirocinio, come da normativa vigente, commisurato al numero degli studenti e, ove esistenti, in linea con gli orientamenti teorici insegnati.

c.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia stabiliscono tempi e processi, resi noti agli studenti all’inizio del programma formativo, con cui fornire feedback sul loro apprendimento. Esse valutano i candidati in relazione a criteri rilevanti, prestabiliti e resi loro noti con chiarezza e accuratezza. Tali criteri e le prove standard di verifica sono esplicitati all’inizio dell’anno accademico; in eguale maniera vanno comunicate eventuali modifiche agli stessi.

d. Quando il programma formativo della Scuola o dell’Istituto di Psicoterapia richiede all’allievo una terapia individuale o di gruppo, si permette di scegliere autonomamente il terapeuta,  anche tra quelli non affiliati alla Scuola o all’Istituto.

e.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia si impegnano a non organizzare corsi –esclusi quelli in psicoterapia- che insegnino strumenti e tecniche specifici della professione psicologica (tecniche del colloquio, test e altri strumenti diagnostici, ecc.) ad allievi privi dell’abilitazione alla professione di Psicologo.

Si impegnano altresì a non rilasciare titoli collegati a professioni non regolamentate.

f.       Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia valutano la possibilità, come aspetto qualificante, di istituire borse di studio legate ad aspetti meritori e/o economici per la partecipazione ai corsi e/o per l’attuazione di progetti di ricerca.

5. ASPETTI ETICI NEL RAPPORTO CON I PAZIENTI

a.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia insegnano e trasmettono ai propri candidati il massimo rispetto e comprensione per la condizione di sofferenza dei pazienti, qualunque essa sia.

b. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia insegnano agli allievi a non imporre rigidamente i propri modelli teorico-procedurali ai loro pazienti.

c.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia insegnano agli studenti a fornire ai pazienti tutte le informazioni fondamentali circa le caratteristiche della psicoterapia  che si va a proporre, esplicitando chiaramente tutti i termini del contratto terapeutico (costo, modalità di pagamento, frequenza, caratteristiche del setting, ecc.).

d. I docenti promuovono fra gli allievi l’idea che la psicoterapia è innanzi tutto da intendersi come relazione d’aiuto. Di conseguenza, stimoleranno gli studenti a considerare tutte le possibilità che consentano il prosieguo della terapia, qualora la situazione del paziente (economica o di altro tipo) lo obbligasse a modificare le condizioni contrattuali iniziali.

e. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia insegnano agli allievi ad attenersi alle normative nazionali vigenti relative alla privacy e a gestire correttamente con i pazienti le questioni relative ai limiti e agli obblighi del segreto professionale.

f.   Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia orientano il candidato a rispettare realmente le differenze culturali, ideologiche, politiche, religiose, di orientamento sessuale e identità di genere, dei pazienti con lui e, nel caso di gruppi, fra di loro. Aiutano, inoltre, gli allievi a riconoscere che, quando i propri valori e problematiche personali interferiscono con il corretto andamento della cura, lo psicoterapeuta si astiene dall’iniziarla o dal proseguirla.

g. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia insegnano ai propri candidati a non avere rapporti con i propri pazienti al di fuori del contesto terapeutico. Quando ciò è difficile, ad esempio in situazioni residenziali, comunitarie, ecc., questi devono poter imparare a salvaguardare lo spazio privato dei pazienti ed il proprio, nell’interesse di una corretta relazione terapeutica.

h. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia stimolano i candidati a non essere giudicanti o colpevolizzanti verso i pazienti, poiché l’aiuto terapeutico non si traduce in indicazioni morali.

6. ASPETTI ETICI NEL RAPPORTO CON COLLEGHI E ALTRI COLLABORATORI

a. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia insegnano agli allievi il valore del lavoro di collaborazione con colleghi di qualunque estrazione e formazione. Esse, ad esempio, li indirizzano a prendere contatto con precedenti o attuali terapeuti dei loro pazienti, a non criticarli con essi, ma insegnano anche la ricchezza e le difficoltà del lavoro di équipe mono o multidisciplinari. Allo stesso modo riconoscono il valore formativo di supervisioni o co-visioni (o supervisioni tra pari) anche con colleghi di diverso orientamento.

7. ASPETTI ETICI NEI RAPPORTI AMMINISTRATIVI TRA SCUOLE E ALLIEVI

a.   Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia sono tenute a dare comunicazione preliminare, chiara e formale sulla quota comprensiva di tutte le attività necessarie al conseguimento del titolo a carico degli allievi per ciascun anno di corso e per tutto il ciclo di formazione (indicandone eventualmente la percentuale massima di oscillazione possibile entro l’intero periodo formativo), sulla modalità di rateizzazione, sulla  scadenza delle rate e sulle eventuali conseguenze a seguito di mora e d’insolvenza. Tale comunicazione ha caratteristica di reciproco impegno scritto. L’allievo è tenuto a sottoscrivere l’impegno annuale con la propria Scuola o Istituto, rispettando le condizioni iniziali. È tenuto inoltre a comunicare in tempo utile eventuali difficoltà o impossibilità ad assolvere i pagamenti.

b.  Le Scuole e gli Istituti non introducono variazioni impreviste dal contratto iniziale che riguardino i costi del corso e/o le spese aggiuntive e pagamenti a parte (ad es. aumenti di retta non concordati, tutoring, tirocini, supervisioni) né modificano la durata del corso o le condizioni per il rilascio del diploma finale.

c.  Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia agevolano gli allievi rispetto agli oneri economici anche attraverso il ricorso, ad esempio, al massimo numero di rate possibili.

8. PRIVACY

a. Le Scuole e gli Istituti di Psicoterapia rispettano la legge per la privacy riguardo i loro allievi. Qualunque informazione personale di essi non è pertanto richiedibile da parte di docenti o altri. Ogni diffusione di tali informazioni, qualora emergente spontaneamente durante le esperienze formative, è vincolata dal segreto professionale e dalla deontologia professionale.