Carta Etica delle Scuole di Specializzazione

Scenario di riferimento

Ci troviamo di fronte all’ennesima anomalia, tutta italiana, che ha delegato la formazione post-universitaria in Psicoterapia ai soli soggetti privati, riducendo in numero e qualità i percorsi specialistici universitari.

Uno spostamento privatistico, fra l’altro, centrato su aspetti di business ed alimentato dalle giovani leve. Una sorta di “mungitura collettiva”, agevolata o quanto meno non ostacolata dai nostri rappresentanti politici.

Almeno tre sono quindi le anomalie che ci appaiono evidenti:

  1. la privatizzazione della specializzazione in Psicoterapia e l’estinzione dei percorsi universitari;
  2. la proliferazione indiscriminata delle Scuole sulla base di criteri assai criticabili;
  3. la mancata verifica degli standard formativi, a detrimento della qualità e della tutela dei colleghi specializzandi.

In molti vasi, le Scuole rappresentano ad oggi un’estensione costosa in termini di tempo, denaro e sacrificio che spesso non garantisce in alcun modo la qualità della formazione acquistata, non proietta il candidato in un ambito concreto di attività, né gli prospetta un futuro che non sia di precariato.

Perché la Carta Etica?

In questo scenario, diviene critica una riflessione sull’Etica della formazione specialistica in Psicoterapia, unica via per promuovere un miglioramento qualitativo e organizzativo della Professione in ogni sua espressione.

Non basta darsi un nome seducente, né ospitare cattedratici per essere una buona Scuola. Ogni specializzando deve avere il diritto di conoscere che cosa una Scuola offre, quanto costa e quali sono le prospettive reali, quale qualità della formazione essa assicura, in che modo la qualità del titolo è garantita nella selezione, nella somministrazione di modelli scientificamente sostenibili e con la puntuale formazione alla pratica.

Solo una formazione specialistica basata su principi etici può garantire qualità, professionalità, trasparenza e tutela per la persona!

Che cosa vuole essere?

La Carta Etica non vuole essere un semplice “codice comportamentale” o l’ennesimo Codice Deontologico, bensì uno strumento di miglioramento continuo ed in divenire, alimentato da una discussione e confronto collettivo.
In particolare, intendiamo trattare i seguenti aspetti etici:

  • formazione ed aggiornamento scientifico-culturale;
  • selezione ed orientamento degli allievi;
  • rapporto docenti-allievi-supervisori;
  • organizzazione didattica;
  • rapporto con i pazienti;
  • rapporto con colleghi ed altri collaboratori;
  • privacy;
  • tirocinio di specializzazione ed avviamento alla professione.

Come far crescere l’iniziativa?

L’intenzione è quella di elaborare una prima versione di Carta Etica entro l’estate prossima, così da poterla poi proporre a tutte le Scuole al rientro dalle ferie. Per raggiungere questo primo obiettivo, intendiamo attivare dei gruppi di discussione e lavoro attorno ai singoli punti presi in esame.
Ognuno di noi potrà quindi partecipare all’elaborazione della Carta Etica
.

Se ritieni che questa iniziativa possa avere delle reali ricadute positive, ti invitiamo a collaborare inviando una mail cartaetica@altrapsicologia.it, presentandoti e fornendo il tuo punto di vista rispetto, ad esempio, a:

  • Come vorresti che fosse la formazione post-universitaria?
  • La tua Scuola funziona bene?
  • Come potresti migliorarla?
  • Che cosa ritieni che ogni Scuola potrebbe fare come la tua?
  • Che cosa decisamente non va?
  • Che cosa ritieni che nessuna scuola dovrebbe fare?
  • Il tempo, il denaro e la passione che spendi sono utilmente investiti?
  • Si può fare di più e meglio?
  • qualunque altra cosa riterrai pertinente…

Ti ringraziamo per la collaborazione e ti preghiamo di diffondere l’iniziativa tra i tuoi colleghi in quanto solo un elevato numero di adesioni potrà fornire significatività alla Carta Etica presso le Scuole!