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Vi ricordate la parodia della “Casa delle Libertà” di Guzzanti e soci, nella quale era rappresentata una casa piena di gente festante dove ognuno faceva un po’ come gli pareva in allegra anarchia?

Be’, riguardo il panorama delle Scuole di specializzazione non siamo, purtroppo, affatto lontani dalla realtà.

Come AltraPsicologia siamo stati da sempre sostenitori che alle Scuole di specializzazione convenga, e non poco, darsi un codice di autoregolamentazione, condiviso, elaborato, trasparente, fruibile da allievi e candidati, oltre che dal pubblico generico.

Come già segnalato nella scorsa newsletter, sta per essere varata a breve dalla nostra associazione la nona versione (l’iter è cominciato praticamente con la nascita di AltraPsicologia e le rielaborazioni del testo, per giungere a una stesura che ci risultasse ottimale, sono state numerose) di uno strumento condiviso, agile ed efficace a disposizione di tutte le scuole per definirsi rispetto ad alcuni standard etico-qualitativi che abbiamo chiamato Carta Etica. Invitiamo ancora tutti gli istituti a parteciparvi attivamente utilizzando la piattaforma internet e prendendo contatto con la nostra redazione.

Nel frattempo …

Nel frattempo… veniamo alla vicenda a cui si riferisce il titolo di questo articolo, e che testimonia, come se ce ne fosse ancora bisogno, l’esigenza di urgenti e comuni denominatori etico-qualitativi in questo settore.

Sembra infatti che alcuni colleghi appartenenti ad Istituti di formazione, abbiano preso molto seriamente l’appello che AltraPsicologia lancia ormai da tempo: basta far lavorare gratis gli Psicologi!

Come no – pare abbiano pensato alcuni – hanno ragione! E perché mai lavorare gratis? E’ così difficile trovare lavoro al giorno d’oggi, che tanto vale che paghino per lavorare!!!

Ci giungono, infatti, queste email (che trovate in calce) provenienti da una Scuola di Specializzazione che comunica ai suoi iscritti e soci la volontà d’intraprendere delle interessanti iniziative promozionali: dei gruppi su problematiche sociali e un centro clinico. I contenuti di questi gruppi d’incontro sono davvero interessanti e per certi versi innovativi, ed anche il centro clinico a costi sociali ci sembra un’ottima iniziativa, ma leggendo con attenzione scopriamo che gli ex allievi che si vuole coinvolgere in questa promozione lavoreranno gratuitamente e che saranno rigorosamente supervisionati presso la Scuola stessa.

Gira voce che la natura di queste iniziative non sia poi solo così “filantropica”, e cioè che l’accesso ai gruppi d’interesse sociale sia gratuito e non vincolante per i partecipanti (praticamente si lavora gratis!), ma in compenso per i conduttori, come detto ex allievi della scuola, siano vincolanti eccome: 400 euro anticipati al mese per le supervisioni!

Be’, che dire… se questa voce fosse verificata, Berlusconi al confronto ci parrebbe un dilettante, questo sì che è il vero miracolo italiano, la famosa soluzione a come trovare in un lampo un milione di nuovi posti di lavoro…

Ora, sicuramente questo potrebbe essere un classico “rumor” infondato e che noi stessi non confermiamo (ed infatti non v’è menzione di questo nella email qui sotto), ma chissà perché, dopo tante notizie giunte sulla nostra casella di redazione, tutte di simile tenore, siamo portati a valutare questo “si dice” come assolutamente verosimile.

Anche per questo abbiamo voluto lasciare anonimi, assieme alla fonte, anche la Scuola in questione (troverete un pudico omissis […]). Non è nostra intenzione ed interesse, per il momento, fare cattiva pubblicità a nessuno; ma informazione, quella sì, però!

Ma se è questo l’andazzo che avanza, dove ognuno si alza la mattina e fa la sua personale legge, su questo panorama di 315 sedi accreditate, sono le stesse scuole che si fanno cattiva pubblicità da sole, che tirano troppo la corda con la quale tengono appesi al cappio allievi e addirittura ex allievi in forme di fidelizzazione a dir poco “avventuriere”. Più che fide-lizzati, i malcapitati ex allievi sembrerebbero diventati fide-iussori…

L’allievo, anche quando diventa “ex”, continua a gravitare presso la scuola in forma “dipendente” continuando a pagare profumatamente la sua infinita formazione; continua, dopo vari tirocini e volontariati già incontrati nel suo primo affacciarsi alla professione, a lavorare gratuitamente, confermandosi nell’idea che il suo lavoro non vale una cippa; come un docile cagnolino a catena ubbidisce alle indicazioni impartite dai suoi ex docenti verso i quali la riconoscenza non si può mai e poi mai esaurire.

Insomma, pare che per insegnare ai propri allievi che uno dei principi cardine di una psicoterapia è il sostegno all’autonomia e all’indipendenza del paziente, sia proprio necessario rendere dipendente il terapeuta!!! Tanto per rimanere coerenti…

Speriamo di esserci sbagliati e di essere presto pubblicamente smentiti (e nel qual caso pubblicheremmo tale smentita), ma chissà perché abbiamo la sensazione che non giungerà, come al solito, alcuna smentita.

La Redazione

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———- Messaggio inoltrato ———-

Da:
Date: 11 settembre 2008 14.43
Oggetto:
A:

Carissimi,

Nell’intento di raccogliere il disagio ormai ampiamente diffuso dovuto al continuo deteriorarsi del tessuto sociale e l’esigenza di ristabilire una dimensione comunitaria che possa essere di stimolo e di sostegno quotidiano per i singoli individui, per i gruppi sociali e per le istituzioni democratiche l'[…] promuove la costituzione di

gruppi di incontro su problematiche personali di rilievo sociale,

ossia focus life communities

con l’intenzione di dar vita ad una rete di sostegno basata sulla costruzione di intese nate dal confronto, dalla condivisione e dal rispetto per le diversità .

I gruppi, gratuiti ed aperti (la partecipazione è libera e non vincolante), si propongono quale occasione per re-agire ai messaggi culturali quotidianamente proposti e imposti dai media, come luoghi in cui ciascuno può avere l’opportunità di esprimersi e sperimentarsi su temi di proprio interesse e costruire insieme ad altri possibilità di nuovi orientamenti.

I gruppi di incontro a cadenza stabilita (settimanale, quindicinale, mensile,…) riguarderanno temi di interesse personale socialmente condivisi e vedranno la presenza di un conduttore con il compito di facilitare la comunicazione tra i partecipanti, sollecitare l’espressione emozionale, stimolare consapevolezza e , restituire gli aspetti processuali dell’esperienza che avrà cura di raccogliere per iscritto e di partecipare gratuitamente ad incontri di condivisone di conduzione ogni due mesi.

I conduttori saranno scelti fra gli ex allievi dei corsi di counselling e di psicoterapia che abbiano interesse a seguire e a sviluppare temi specifici di interesse sociale e che siano inseriti in un percorso di supervisione presso l'[…].

A tutti gli interessati consigliamo di leggere il libro di Polster Psicoterapia del quotidiano, Erickson, 2007 nel quale l’autore traccia un esauriente “profilo” del perché le focus life communities, del modo in cui tali gruppi si differenziano da gruppi di psicoterapia, e delle peculiari modalità di conduzione.

Nella speranza che tale iniziativa possa trovare adesioni e diffondersi in varie città e comuni, l'[…], per quanto è possibile, offre spazi (presso le sue sedi) e pubblicità anche su WEB

Se ci saranno risposte l'[…] farà una prima riunione organizzativa entro il mese di ottobre dopo la quale potrà partire la pubblicità e l’attività.

Gradiremmo un feed-back sull’iniziato qualsiasi vostra decisione.

Un caro abbraccio,

[…]


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———- Messaggio inoltrato ———-
Da:
Date: 11 settembre 2008 15.41
Oggetto: I:
A:

Il malessere è sempre più diffuso, le complicazioni burocratiche e l’organizzazione della vita rendono difficile, se non impossibile, l’accesso ai servizi psicologici delle strutture pubbliche. Su queste premesse l'[…] intende costituire un

centro clinico con costi sociali

Nella precedente legislatura Luigi Cancrini si era impegnato in Parlamento per ottenere un protocollo di convenzione fra strutture pubbliche e centri clinici privati ma allo stato dei fatti non abbiamo fiducia che tale iniziativa venga portata avanti, quantomeno in tempi”umani”.

Ciò stante l'[…], quale centro clinico privato collegato con un Istituto di formazione accreditato dal MIUR, vuole verificare la possibilità di realizzare convenzioni con strutture pubbliche che non riescano a soddisfare le richieste di psicoterapia dei loro utenti.

Abbiamo intenzione di costituire un gruppo di lavoro che segua il progetto e soprattutto ne verifichi la fattibilità e le eventuali modalità attuative.

Chiunque di Voi sia interessato invii una mail specificando se intende:

A)    far parte del gruppo di lavoro e/o      ?

B)    sia disponibile a lavorare nel centro clinico una volta costituito      ?

N.B. Per ovvi motivi di responsabilità potranno partecipare all’iniziativa  solo psicoterapeuti in supervisione con i supervisori didatti dell’Istituto.

Le mail dovranno pervenire  entro il 30 settembre alla casella dell'[…] indicando “centro clinico” nell’oggetto.

Gradiremmo un feed-back sull’iniziato qualsiasi vostra decisione.

Un caro abbraccio,

[…]

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Queste lettere si concludono con “Un caro abbraccio”… Speriamo solo che questo “abbraccio” non sia così stretto e soffocante come qui appare.

La Redazione