L’estinzione della Facoltà di Psicologia così come oggi la conosciamo…

Il 23 Dicembre scorso la riforma dell´Università è diventata legge grazie all’approvazione del ddl Gelmini da parte del Senato. Il testo di legge dovrà adesso passare al vaglio del Presidente della Repubblica ed essere poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Tra ottobre e dicembre scorso ho scritto diversi articoli sulla questione e qui potete trovarne un elenco completo. In particolare denunciavo l’aggregazione della Facoltà di Psicologia di Roma con Medicina nella nuova Facoltà di Medicina e Psicologia, ed ovviamente lamentavo la mancanza di informazione e trasparenza dell’Ordine Psicologi Lazio e del CNOP. A seguito dell’iniziativa di mail bombing che in un weekend vide circa 3000 colleghi attivarsi, OPLazio e CNOP inviarono due comunicati in contemporanea per lavarsi le mani di quanto accaduto. Da lì in poi il nulla, tutto caduto nel vuoto, nel dimenticatoio. E poi arrivò il 23 Dicembre e la Riforma Gelmini divenne Legge. Ed ora che succederà?

Il rischio, molto concreto e realistico, è quello di una repentina estinzione delle Facoltà di Psicologia così come oggi le conosciamo. Vi riporto di seguito una preoccupata riflessione di qualche settinama fa del collega Mauro Grimoldi, Presidente dell’Ordine Psicologi Lombardia:

Se il DDL Gelmini diventerà legge è molto probabile che poche delle attuali Facoltà di Psicologia abbiano i numeri per mantenere la propria autonomia, la propria identità, il proprio nome. Per restare autonomi, e dare il nome ad una Facoltà, rimanendo così le cose, ci vogliono infatti almeno una settantina tra docenti e ricercatori in organico: mica da tutti, bisogna essere grandi. E bisogna volerlo. Piccolissima consolazione, non saremo certo i soli.

Restare autonomi diventerà difficile e costoso. Così si incentiveranno matrimoni per creare nuovi e grandi dipartimenti misti, matrimoni in cui occorrerà però fondere i nomi, e le competenze dei Dipartimenti, creando un’unica identità, un “ibrido” talora difficile da definire. Psicomedicina, psicosociologia, psicolosofia… e poi, e oltre? Psico-economia? Psico-scienze politiche? Questi potrebbero essere i nuovi dipartimenti, da cui dipende la didattica dei Corsi di Laurea. Questi ultimi non vengono toccati, certo, ma… rimangono governati da un manipolo di insegnanti che, nella migliore delle ipotesi, saranno metà ex docenti di psicologia (tra i quali, si sa, già oggi albergano le professioni più disparate…) e l’altra metà… una sorpresa. La competenza specifica in psicologia verrà diluita dalla governance da parte di un dipartimento “ibrido”. Questo il rischio.

E la domanda che ne segue è: il Dipartimento Ibrido, con i suoi docenti misti, tra i quali sarà ben difficile trovare qualcuno che insegni conoscendo il “mestiere”, sarà ancora in grado di procreare degli psicologi? La didattica governata da Presìdi e fatta da docenti non-specialisti, non-psicologi, difficilmente può trasmettere ciò che non conosce. A tutto svantaggio della competenza specifica di chi “esce” dalla nuova Facoltà di Tuttologia, ibrido di ibridi, visto che nasce dall’unione tra due o più di questi nuovi dipartimenti.”

Ebbene, le uniche Facoltà di Psicologia italiane che sicuramente avevano i numeri per rimanere autonome erano Roma e Padova. Roma si è data a Medicina senza rendere partecipe la comunità dei colleghi. Per Padova, voci di corridoio e non solo, si parla di una metà con Medicina ed una con Sociologia.

Scenario di medio termine più che realistico? Non esisteranno più Facoltà di Psicologia, ma improbabili ibridi… ed allora sarà il tempo di ricevere due nuovi comunicati di OPLazio e CNOP in cui si diranno nuovamente dispiaciuti e contrariati… magari ri-accusando un generico qualcuno di “disinformazione e attacchi politici”, di “abitudini disdicevoli”, e richiamandolo ad una “maggiore serenità di giudizio”… il governo delle letterine… si scrive la letterina e la facciata è salva…

Pare eccessivo? Non credo! Sapevate che esiste una Conferenza dei Presidi di Facoltà di Psicologia? Sapevate che ben prima dell’estate scorsa si erano ufficialmente detti preoccupati di quanto stava accadendo nell’Ateneo romano? Che significa? Significa che l’Ordine Lazio ci ha informato tramite newsletter a Settembre 2010, ci ha garantito (assieme al CNOP) che non ne sapeva nulla di quanto stava accadendo… e ciò, di buon grado, con numerose ed importanti relazioni all’interno della Facoltà di Psicologia di Roma, dell’Ateneo La Sapienza e di una presa di posizione precedente all’estate da parte della Conferenza dei Presidi di Facoltà di Psicologia… non vedo il motivo di dubitare di quanto affermato nei due comunicati ;o)

Da ultimo: ed ora che fine farà la Conferenza dei Presidi di Psicologia? Molto probabilmente si estinguerà anch’essa come accadde ai dinosauri… la Facoltà di Medicina e Psicologia di Roma ha in effetti un Preside Medico… le altre elencate dal Presidente Mauro Grimoldi avranno presidi di sociologia, architettura, economia, ingegneria… d’altro canto, perché dotarsi di un Preside Psicologo, razza in estinzione?

Carissimi colleghi dinosauri, quello che potevo ho provato a farlo e così voi.
Adesso aspettiamo il 2012 e vediamo se arriverà prima la Profezia Maya o le conseguenze della Riforma Gelmini…

fonte: http://nicolapiccinini.it/facolta-di-psicologia-riforma-gelmini/2011/01/