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È stato effettuata un’indagine volta ad appurare la situazione attuale in termini di accreditamento. A tale proposito sono stati studiati i diversi sistemi di accreditamento esistenti nel mondo.

Abbiamo visionato le modalità Statunitensi, Australiane, Inglesi e Francesi. Da questo studio è nata l’idea di creare in AP un’entità accreditante che possa garantire parametri di professionalità svolgendo al contempo la funzione di stimolo per la crescita della professione.

Il progetto è in fase di elaborazione, nel frattempo forniamo alcuni elementi a carattere informativo dai quali siamo partiti nella nostra analisi e che costituiscono le basi della situazione attuale in Italia ed in Psicologia.

L’accreditamento è una procedura nata agli inizi del secolo scorso in Nord-America, come strumento di garanzia e promozione della qualità, grazie all’iniziativa promossa da alcune società scientifiche e associazioni professionali, che avevano l’obiettivo di spronare i professionisti al confronto, alla valutazione, e al miglioramento della qualità. Il successo dei programmi attivati portò ad una loro ampia diffusione, prima nei paesi di origine (USA e Canada) e successivamente in molti altri paesi. Oggi sono presenti programmi di accreditamento in molti paesi, ma nella maggior parte dei casi si tratta di esperienze sperimentali o limitate ad alcuni settori e aree geografiche. Solo in alcuni paesi l’accreditamento è divenuto una procedura obbligatoria (Italia, Spagna, Francia, Paesi Bassi), sebbene abbia implicazioni diverse: accesso ai contratti con i soggetti pubblici nei primi due paesi, promozione del miglioramento negli altri due.

Pur nella diversità dei contesti specifici, l’attivazione dei programmi di accreditamento si può riportare a tre motivazioni fondamentali:

  1. Volontà delle strutture sanitarie e dei professionisti di avere una valutazione oggettiva dei propri livelli qualitativi.
  2. Interesse delle associazioni professionali e delle società scientifiche ad attivare processi di miglioramento che vedano i professionisti come parte attiva, favoriscano la crescita culturale degli operatori, garantiscano i migliori risultati sui pazienti.
  3. Richiesta, da parte del servizio sanitario o dei sistemi assicurativi, alle strutture che erogano prestazioni, di corrispondere a determinati livelli qualitativi per ottenere l’ammissione a rapporti contrattuali.

In data 3 luglio 2004, il Consiglio Nazionale degli Ordini degli Psicologi, riunito presso la propria sede in Via G. B. Vico 29, Roma, ha approvato all’unanimità il seguente documento:

1. Il Professionalismo

La professione di psicologo è una professione intellettuale regolamentata. L’Ordine Professionale su delega dello Stato svolge una funzione di autogoverno finalizzata alla tutela dei diritti del cittadino utente/cliente. La deontologia costituisce pertanto parte fondante ed integrante dell’identità e della mission professionale. Si ribadisce quindi il primato della responsabilità etica professionale nel rapporto domanda-offerta anche in un contesto di libero mercato.

2. Formazione di base e sistema autorizzatorio

La formazione universitaria, il titolo accademico, il tirocinio professionalizzante e il superamento dell’Esame di Stato sono prerequisiti per l’esercizio della professione di Psicologo. Lo sviluppo di una settorializzazione dovrà essere legata al riassetto delle Scuole di specializzazione universitarie e private riconosciute con Decreto Ministeriale.

L’Ordine dovrà promuovere azioni di valutazione e di monitoraggio dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali finalizzate alla programmazione degli accessi alla formazione di base, specialistica ed avanzata.

3. Accreditamento delle competenze professionali e Società Scientifiche

Le competenze professionali di base e specialistiche vengono acquisite attraverso il sistema autorizzatorio sopra descritto. Lo sviluppo di un modello di buona pratica professionale, che sostanziano uno standard di prestazione professionale di qualità, passa oggi attraverso la elaborazione di Linee Guida validate dall’Ordine. In prospettiva l’Ordine Professionale dovrà favorire la definizione di un sistema di regole per il riconoscimento delle Società Scientifiche a cui potranno essere affidate le funzioni di individuazione degli standard di accreditamento – non obbligatorio – delle buone prassi professionali e dell’eccellenza nei diversi settori.

In tal senso le regole per il riconoscimento delle Società Scientifiche dovranno opportunamente differenziarle dalle Società Professionali e dalle Società di Servizi, in una logica congruente ai principi del professionalismo:

• Codificazione delle competenze in codici autodeterminati autonomi da regimi di tipo pattizio e non negoziabili contrattualmente.

• Principio di autogoverno nella definizione e applicazione dei criteri di esercizio professionale di settore e/o specialistico non attribuibili a un soggetto terzo.

4. Psicologia clinica e psicoterapia

La Psicoterapia è attività professionale riservata a psicologi e medici. Per gli Psicologi è legata al possesso di specializzazioni quadriennali post-laurea specialistica afferenti alle Facoltà di Psicologia o a Corsi di specializzazione privati riconosciuti dal MIUR.

La Psicoterapia non è professione autonoma, e conseguentemente va respinto l’emendamento n.128 (Annex V, punto 5a) approvato dal Parlamento europeo l’11 febbraio 2004 nell’ambito della Proposta di Direttiva europea sul riconoscimento delle qualifiche professionali (COM 82002)119.

Paola Lausdei