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Vi riporto qui di seguito un articolo pubblicato su  Quaderni Radicali.
A Novembre scorso il Decreto Ministeriale del 1 Agosto 2005 – “Riassetto delle Scuole di specializzazione di area Sanitaria” (GU n. 258 del 5-11-2005- Suppl. Ordinario n. 176) inserisce definitivamente la Specializzazione in Psicologia Clinica all’interno dell’area Medica!

Il 10 Dicembre Altra Psicologia organizza la prima Manifestazione Nazionale degli Psicologi Italiani (da 16 anni che esiste l’Ordine degli Psicologi) a Roma per protestare contro questo D.M.

C’erano diverse centinaia di colleghi, provenienti da diverse regioni italiane e ciò ha rappresentanto un primo, importante, evento storico per la Psicologia. Detto ciò, rimane il fatto che con 50.000 psicologi iscritti all’Ordine ed altrettanti studenti di Psicologia, con oltre 3.000 adesioni alla Manifestazione, ci si poteva aspettare qualcosa in più in termini di partecipazione.

L’impressione è di distanza e disillusione, ed anche le bassissime percentuali di votanti alle ultime elezioni ordinistiche ne sono ulteriore dimostrazione!

Questa è la situazione ed oggi continuiamo a raccogliere i frutti. Vi invito a leggere questo articolo in cui si continua a smantellare la nostra professione.

Se non ci decidiamo ad unire le forze ed a compattarci, a fare pressione vera sui nostri rappresentanti istituzionali… beh… tanto vale cercare un altro mestiere!

Buona giornata,
Nicola Piccinini
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Giovedì 2 marzo 2006 si è riunita a Roma presso la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) la Commissione per i problemi della psicologia e psicoterapia (Giacomo Giacomini, Domenico Mangione, Maurizio Mottola, Piero Petrini, Agostino Sussarellu – che ne è il coordinatore-), che ha redatto il documento finale relativo alle iniziative svolte nel periodo del suo mandato (il suo insediamento risale al 4 marzo 2004).

In questi due anni di lavori la Commissione ha affrontato sia le tematiche inerenti la psicologia, sia le tematiche inerenti la psicoterapia.

Per quanto attiene la psicologia, la Commissione ha approntato varie proposte:

  • che i rettori degli atenei universitari promuovano quale formazione propedeutica , all’interno del corso di laurea della facoltà di medicina e chirurgia nonché del corso di laurea in odontoiatria e nelle scuole di specializzazione, gli insegnamenti relativi alle discipline psicologiche, psicopatologiche, psicoterapeutiche e psicosomatiche, le quali dovranno essere impartite in funzione dell’acquisizione da parte del discente di un’ampia coscienza critica delle varie metodologie impiegate nell’ambito della ricerca, dell’approfondimento e della terapia inerenti alle suddette discipline;
  • che all’interno del percorso formativo universitario della facoltà di medicina e chirurgia e della facoltà di odontoiatria, venga data particolare attenzione a tutti gli aspetti interattivi, relazionali, dinamici e dei vissuti esperienziali dell’uomo , nel rapporto medico-paziente , al fine di sostenere il discente nel processo di acquisizione delle competenze utili ad ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione -prima- e nello svolgimento professionale -dopo- e nell’umanizzazione del ruolo del medico specialista , affinché il loro esercizio professionale non prescinda da una valorizzazione dell’individuo nella sua unicità di persona e non solo di paziente , così come inserito nel contesto dell’ambiente e dei diversi stili di vita.

Inoltre il 23 gennaio 2006 si è svolta presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio l’udienza relativa ai ricorsi presentati dal Consiglio Nazionale degli Psicologi (CNP) al fine dell’annullamento dei decreti rettoriali di istituzione delle scuole di specializzazione in Psicologia Clinica delle Università degli Studi di Torino, Siena, Firenze, Messina, Bari, Padova, Napoli “Federico II”, Genova, Bologna “Alma Mater Studiorum”, Roma “La Sapienza”, Insubria-Varese, Milano, Roma “Sacro Cuore”; tali ricorsi contestano l’accesso alla specializzazione in psicologia clinica anche da parte dei medici invece che solo da parte degli psicologi.

A tal proposito la Commissione ha ribadito la necessità e l’utilità di approntare un percorso formativo, cioè una specializzazione in Medicina Psicologica, riservata ai medici (come in Gran Bretagna) ed un percorso formativo, cioè una specializzazione in Psicologia Clinica, riservata agli psicologi.

Ciò consentirebbe di risolvere un contenzioso di lunga data e durata, rispettando le specifiche esigenze di formazione e competenze sia dei medici, sia degli psicologi.

Per quanto attiene la tematica della psicoterapia, la Commissione ha ribadito la necessità e l’utilità di far precedere una corretta diagnosi differenziale – di esclusiva pertinenza medica – all’accesso alle cure psicoterapeutiche da parte degli utenti, per garantire una diagnosi complessiva psicopatologia e psicosomatica, onde escludere la presenza di patologie organiche concomitanti, la cui cura e la cui diagnosi risultano -normativamente- essere esclusivo compito del medico.

Inoltre la successione di leggi e decreti, la richiesta crescente derivante dalle esigenze di salute nel campo del disagio e del malessere psichici, le articolazioni differenziate negli altri paesi europei determinano la necessità e l’utilità che il cittadino fruitore sia garantito sulla qualità della formazione e delle prestazioni in ambito psicoterapeutico.

Inoltre a livello concorsuale la disciplina di psicoterapia va definita come branca autonoma a sé stante (non appartenente né all’area della psicologia, né all’area della medicina), in modo da offrire pari opportunità a medici e psicologi di accesso come dirigenti di psicoterapia nel servizio sanitario nazionale (SSN).

Infine la Commissione propone l’obiettivo (comunque richiedente per la sua complessità tempi non brevi) che nella direttiva europea di riconoscimento delle qualifiche professionali vada inserita la specializzazione in psicoterapia tra le specializzazioni mediche riconosciute, in considerazione sia del fatto che attualmente è assente e sia del fatto che è riconosciuta come specializzazione solo in pochi paesi – tra cui l’Italia (dove è accessibile a medici e psicologi).

Maurizio Mottola