Il fantasma dello psicologo ambulatoriale

Il fantasma dello psicologo ambulatoriale

In esito all’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali ed altre professionalità (biologi,chimici e psicologi) c’è la possibilità ogni anno ed entro il 31 gennaio di presentare domanda di inclusione nella graduatoria  per tutti coloro che avendo i requisiti necessari intendano operare all’interno delle asl con contratti a tempo determinato o per ricoprire turni vacanti.

La graduatoria fino allo scorso anno era gestita a livello centrale dalla Regione – in particolare per quanto riguarda la Regione Lazio, noi psicologi eravamo in balia di una non meglio definita procedura non seguita né dall’ Ordine (che, interrogato in proposito, rispondeva di non avere competenze “sindacali”) né dai sindacati. Così non si è mai saputo dove finissero le nostre domande una volta consegnate e/o se qualcuno della nostra categoria venisse chiamato a svolgere attività professionale.

Dal 2006  la stessa graduatoria è gestita a livello provinciale – infatti in ogni provincia sono state attivati “ i comitati zonali” che però sembrano funzionare ognuno di “luce propria” e ogni tipo di informazione richiesta, riguardo alla pubblicazione della graduatoria o al tipo di documento da presentare, sono discrezionali.

La domanda va presentata ogni anno e entro gennaio di ciascun anno dovrebbero  uscire le  graduatorie relative ai medici specialisti, agli psicologi, ai chimici e ai biologi: questo potrebbe dare modo a chi vuole ripresentare la  domanda di decidere in base ai suoi titoli e in base alla vecchia graduatoria se farlo o meno, evitando quindi perdite di tempo per sé e per gli altri.

A tutt’oggi per la graduatoria del 2007 sono uscite soltanto le graduatorie relative ai medici specialisti e, dulcis in fundo, ci sono inseriti i “medici psicologi” ed “i medici psicoterapeuti”!!!! In ciascuna branca sono presenti gli stessi nominativi!

Non so se sbagliando o fraintendo ciò che si è degnato di scrivere l’ordine del Lazio, ma mi è sembrato di capire (anche chiedendo ai vari comitati zonali) che noi psicologi possiamo fare domanda o per la graduatoria di psicologia o per quella di psicoterapia, mentre per i medici non sembra essere così! (art.23 comma 1 del suddetto accordo: “Premesso che lo specialista ambulatoriale o il professionista può espletare attività ambulatoriale ai sensi del presente Accordo, in una sola branca medica specialistica o area professionale…”

La cosa più grave, a mio avviso, è comunque che in questo accordo collettivo nazionale si fa una netta distinzione fra medico-psicologo e psicologo, fra medico-psicologo-psicoterapeuta e psicologo-psicoterapeuta. Infatti così recita il comma 5 dell’art.22:

“In sede di pubblicazione dei turni vacanti di psicologia, le aziende devono specificare se i turni sono destinati a medici specialisti in psicologia o a professionisti psicologi” .

Inoltre è sconcertante sapere che i cosiddetti “medici psicologi” hanno una loro personale graduatoria!

Sono francamente avvilita e ancora una volta delusa dalla mancanza di professionalità che evidenzio in chi dovrebbe tutelare la nostra categoria (ma l’Ordine che lo paghiamo a fare?) anche perché mi sembra di capire, sempre leggendo il suddetto accordo, art.24, che ogni comitato zonale

“è composto da:

a) il Direttore generale dell’azienda, o da un suo delegato, che ne assume le presidenza;

b) cinque rappresentanti tecnici per le aziende della provincia, designati di intesa dai Direttori generali delle aziende;

c) sei rappresentanti degli specialisti ambulatoriali di cui al presente Accordo, operanti nell’ambito zonale.”

e, aggiungo io, da nessun rappresentante dei “professionisti” cioè biologi, psicologi e chimici.

Un’altra domanda: ma perché i medici sono “specialisti ambulatoriali” e noi semplicemente “professionisti” (parola oltremodo equivoca)?

Mi piacerebbe inoltre sapere che fine fanno le nostre domande e se qualcuno le prende in considerazione.

Grazie per l’attenzione

Elvira Laccisaglia