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Si dice sempre che gli psicologi sono divisi, che ognuno pensa a coltivare il proprio orticello, che è difficile fare rete.

Vi svelo allora un segreto: se si vogliono radunare gli psicologi e futuri psicologi intorno a un rassicurante e allegro falò d’estate, niente di più facile che scegliere uno di questi tre argomenti:

a) Psicologo di base

b)  Retribuzione dei tirocini

c) Abolizione dell’esame di stato

Basta evocarne anche uno solo che i like si sprecano, le condivisioni sui social fioccano e le firme sulle petizioni abbondano.

Le ragioni si intuiscono facilmente.

Si tratta di tre proposte che nei sogni risolverebbero magicamente problemi incancreniti della nostra professione (e non solo della nostra, a dire la verità):

a) Psicologo di base: tutti assunti nel SSN e addio disoccupazione e infinite attese degli stipendi dalla cooperativa!

b) Retribuzione dei tirocini: i più audaci avanzano richieste anche per il tirocinio post laurea, ma il vero mantra riguarda i tirocini di specializzazione e suona così “Perché i medici sì e noi no?”

c) Abolizione dell’esame di stato: addio incubo bocciatura e tutto quel tempo perso a fare le prove!

Disoccupazione, formazione post laurea, accesso alla professione: tre temi cardine  che toccano nel vivo sogni, desideri, vite intere di una generazione, la mia, e di quelle che seguiranno.

Quando chi si occupa di politica professionale parla, scrive, propone, agisce, vota, fuori e dentro un’istituzione, fuori o dentro un’associazione, si occupa dei sogni, della fatica, dei progetti, delle relazioni, della vita di tutti i suoi colleghi.

Se ci fermiamo anche solo un attimo a pensare a tutto questo, possiamo renderci conto di quale enorme responsabilità, volenti o nolenti, ci prendiamo quando ci impegniamo in politica.

Per questo non posso che restare basita di fronte a chi continua, e pure scientemente, a ignorare questo onere e alimenta

LA POLITICA DEL LIKE.

Non sono degli adorabili gattini pucciosi? Like like!

La politica del Like è quella che ignora questa responsabilità e alimenta le illusioni.

Quella che annuncia che lo psicologo di base è dietro l’angolo se mi voti, che l’esame di stato sarà più facile o addirittura eliminato se firmi la petizione, che si retribuiranno i tirocini di tutti se tutti ci attiviamo.

Certo, non è semplice dire:

no, lo psicologo di base non è dietro l’angolo, perché il SSN è al collasso, che poi a volerla dire tutta, in fondo non abbiamo nemmeno mai capito bene cosa dovrebbe fare questo psicologo di base, se non prendere lo stipendio fisso…

no, i tirocini non si possono retribuire, che ci vorrebbero decine di milioni di euro l’anno con l’attuale numero di specializzandi in giro per le più di 350 scuole di psicoterapia private sul territorio.

no, l’esame di Stato non si può proprio abolire, a meno di voler cambiare prima la Costituzione e poi tutte le norme che regolano le professioni in Italia…

Quanti like si possono avere dicendo queste cose?

E se poi esagero e dico: 

– che per affrontare davvero il problema della disoccupazione bisogna investire, anche a livello istituzionale, sulle capacità imprenditoriali, sulla comunicazione, su conoscenze non-psy legislative (nazionali e regionali) , di marketing, di macroeconomia;

– che forse non abbiamo proprio i requisiti per equipararci ai medici; per cui prima di chiedere che i nostri tirocini siano retribuiti, dovremmo correggere giusto quelle due/tre storture… (per capire a cosa mi riferisco basta leggere qui e qui )

– che l’esame di stato andrebbe sì riformato, ma per renderlo pure più selettivo, che lo studio è un diritto, ma l’esercizio della professione no, quella è una possibilità, e lo Stato ha il dovere di accertarsi accuratamente che chi si occupa della salute dei suoi cittadini sia effettivamente in grado di farlo;

in quante condivisioni posso sperare?

gattino-puccioso

Un altro gattino puccioso! like like!

Eppure se siamo arrivati a questo punto è anche perché ci siamo accontentati della politica del like, dei programmi elettorali fatti di copia e incolla di quelli precedenti, che tanto nessuno se ne accorge e nemmeno si ricorda che quelle promesse non sono state mantenute.

Ci siamo accontentati dei venditori di “vota e vinci”, che ci piace tanto vincere facile.

La politica del like,infatti, funziona esattamente come il gratta e vinci. Ogni tanto ti arriva all’orecchio la notizia di qualche vincita e allora tu continui a grattare, grattare, grattare, che prima o poi toccherà anche a te, il colpo di fortuna.

Ma possiamo davvero accontentarci dei colpi di fortuna?

In palio qui ci sono le nostre vite e i nostri progetti, le notti insonni e giornate di ansia, i chilometri macinati e le attese dietro le porte, le telefonate fatte e quelle ricevute, il/la partner con cui vogliamo stare e i figli che vogliamo fare.

Di questo si parla. 

Ed è molto più di un pollice in su.