Omosessualità e fine del mondo

I Maya hanno provato a stabilire la data della fine del Mondo, ma hanno vergognosamente fallito; nelle profezie di Nostradamus sono contenuti il futuro degli umani e la loro fine; gli scienziati hanno ipotizzato che la sparizione dell’umanità dalla Terra è vicina e se non ci estingueremo per la caduta di un asteroide o una pandemia, certo moriremo tutti per le conseguenze di una devastante guerra o per gli effetti del riscaldamento globale.

C’è poi il Voluntary Human Extinction Movement (VHEM) che sostiene l’importanza dell’auto-estinzione volontaria dell’uomo, attraverso la sterilizzazione obbligatoria, a favore della salvezza di milioni di altre specie, animali e vegetali.

Tutte scemenze:
l’uomo scomparirà dalla faccia della terra per colpa degli omosessuali.

Lo dice uno studio longitudinale portato avanti dagli studiosi del “Family Day”, che può essere riassunto, per chi di scienza non se ne intende, da questa fantastica vignetta:

 Omoestinzione

“In tre isole deserte, tre coppie sono sottoposte a una prova di sopravvivenza”: può sembrare lo slogan di un reality show, ma anche la mente più perversa del mondo non può pensare che un programma tv possa essere così sadico da lasciare per 100 anni delle persone su un’isola, tanto per vedere che succede.
Per questo ritengo che si tratti certamente di uno studio scientifico, infatti la storia della scienza è pervasa di esperimenti crudeli, basati sulle torture più indicibili, e il fatto che questa volta non si tratti di cavie animali ma umane fa parte solamente del Karma.

Stabilito che siamo di fronte a un esperimento, vediamo un po’ come è strutturato.
Salta subito all’occhio che sulle tre isole ci sono rispettivamente due coppie omosessuali divise per genere (due uomini e due donne) e una coppia eterosessuale. Le prime due coppie, dopo i 100 anni di osservazione (non si dice se sono state così longeve o se sono defunte da tempo), sono morte e sepolte, mentre l’isola etero vince la sfida sopravvivenza, essendosi ampiamente riprodotta.

Ecco che sorgono i primi dubbi e da qui una certa quantità di riflessioni.

Non si capisce perché nelle isole dell’estinzione siano morti anche gli alberi.
Se muoiono gli omosessuali, anche le altre specie viventi si estinguono? Diciamolo anche al VHEM, così combattiamo l’antinatalismo e ci evitiamo sterilizzazioni inutili. O forse anche le piante scelte erano omosessuali e non si sono riprodotte, in 100 anni, per cui sono state tagliate e utilizzate per costruire le croci per le tombe?

Proprio in merito alle croci….Il campione delle coppie omosessuali è stato preso tra persone di religione cristiana, potrebbe essere una variabile interveniente nel risultato dell’esperimento o no, manca comunque la prova per dircelo.

Le coppie omosessuali, quando muoiono, riescono ad auto-seppellirsi? Oppure entrambe le coppie hanno avuto la fortuna di morire insieme e sono riuscite, negli ultimi istanti di agonia, a tagliare gli alberi, forgiare due croci e seppellirsi vicendevolmente?

Certo, la svolta incestuosa dell’Isola n.1, è la soluzione più morale e giusta alla terribile perversione di quelle due orribili coppie delle Isole 2 e 3. Non lo pensate anche voi?

Ma… vogliamo parlare di inbreeding depression? Forse se facciamo durare l’esperimento ancora un po’, anche l’Isola 1 diventerà disabitata, per effetto dei risvolti genetici degli accoppiamenti tra consanguinei.

In un’isola priva di risorse (acqua, prima fra tutte) non credo basti riprodursi per sopravvivere, soprattutto quando su un fazzoletto di terra di cinque metri per quattro c’è sovra-popolazione. Viene anche spontanea una domanda…i progenitori sono morti di morte naturale o sotto quei cumuli di terra i loro corpi non ci sono?

Eh…la fame è brutta!

Una figura misteriosa si staglia sullo sfondo dell’Isola 1. Chi è l’uomo che cammina sull’acqua? Ecco che iniziano a vedersi gli effetti delle mutazioni genetiche.

Si sa, noi donne pensiamo solo ai vestiti e alle scarpe, quindi mi viene spontaneo, da perfetto esempio di stereotipo gender, chiedermi: dove hanno preso, i nuovi arrivati, tutti quei vestiti gender-correlati? Rosa per le donne e blu per i maschietti? Che carini….mancano solo un po’ di accessori e poi sarebbero perfetti.

Peccato, credevo di avere avuto la risposta definitiva ai miei quesiti su come ci estingueremo, ma anche questo studio non ha soddisfatto la mia curiosità. Il motivo per cui mi trovo costretta a bocciarlo è che non ha seguito le regole che ne permettono la validazione. Nell’esperimento, infatti,  vengono divise, sulle isole, tre tipologie di coppie. Dato che non esistono, in natura, delle società completamente eterosessuali, partiamo subito con un errore grossolano.

Inoltre manca un gruppo di controllo. Proviamo a suggerirlo noi: un’Isola 4 con una coppia formata da due androidi asessuati che non richiedono cibo e acqua? Alla fine, mi sa tanto che vincerebbero loro la sfida….anche di intelligenza.