La vera storia del Consiglio Nazionale e i Counselor

La vicenda del Tavolo UNI, l’Ente di Normazione Italiano che si sta occupando della definizione della presunta professione di counselor è complessa e coinvolge diversi soggetti istituzionali, ma alcuni punti che servono a capire le posizioni degli attori in questa vicenda sono estremamente chiari.

E’ chiara la posizione di AltraPsicologia, da sempre favorevole alla formazione sul counseling (tecniche di comunicazione, capacità di ascolto, ecc.) a tutti i soggetti che all’interno del proprio lavoro (un lavoro vero) richiedano l’implementazione delle proprie soft skill, ma contraria all’istituzione di una figura professionale di counselor poiché, di fatto, si tratterebbe di un abuso professionale della figura dello psicologo.

E’ chiara la posizione dell’Ordine Lazio, a maggioranza AltraPsicologia, che ha più volte sollecitato l’UNI, il CNOP (Consiglio Nazionale degli Psicologi) e infine si è dovuta rivolgere al Ministero della Salute, per far chiudere il Tavolo UNI sulla normazione del Conselor.

E’ chiara la posizione del Ministero della Salute, che è disponibile a far chiudere il Tavolo a patto che sia il CNOP a chiedere la chiusura del tavolo e a dichiarare che l’attività di counselor è in sovrapposizione con quella dello psicologo.

E’ del tutto poco chiara invece, o forse è chiarissima, la posizione del Consiglio Nazionale che sta cercando di raccontare attraverso i suoi canali di comunicazione istituzionali (Newsletter e pagina Facebook) agli psicologi italiani una storia che fa acqua da tutte le parti. Vorrebbe infatti far credere di aver mantenuto una coerenza che nei fatti non c’è mai stata, barcamenandosi tra posizioni fintamente contrarie, da sbandierare all’occorrenza agli psicologi nelle Newsletter, e ammiccamenti ai counselor, ai formatori di counselor e alle loro associazioni (è emblematica la presenza del Presidente del Consiglio Nazionale degli Psicologi che parla all’assemblea di un’associazione di counselor e li chiama “Cari colleghi”, o l’avvio di una Consensous Conference sul Counseling invitando tutti soggetti favorevoli ai counselor).

In più occasioni, abbiamo sollecitato il CNOP a prendere una posizione chiara e scrivere al Ministero per chiudere il Tavolo, ma ciò non è mai avvenuto. Il Pres. Fulvio Giardina del Consiglio Nazionale è stato contattato dal Pres. di AltraPsicologia (Federico Zanon) e da quello dell’Ordine Lazio (Nicola Piccinini, anche lui di AltraPsicologia) per chiedere un intervento che il Consiglio Nazionale non ha mai voluto esercitare.

Come Ordine Lazio abbiamo dovuto scavalcare il Consiglio Nazionale e rivolgerci direttamente al Ministero, fatto desueto, per stimolarne l’attivazione.

Come potrete leggere di seguito, ripercorrendo le tappe della vicenda, abbiamo dovuto mettere il Consiglio Nazionale all’angolo e farlo esprimere stimolando il Ministero a chiedergli un parere. Parere che inizialmente il CNOP voleva dare, come fatto già in occasioni precedenti, senza passare per il Consiglio, di fatto contravvenendo alla normativa ed esautorando il Consiglio dalla propria funzione. Solo grazie all’insistenza dell’Ordine Lazio siamo riusciti a far inserire il punto all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio (23 e 24 novembre 2018).

E’ poi un fatto indiscutibile che il Ministero scriva al Consiglio Nazionale solo ed esclusivamente per merito di AltraPsicologia e dell’Ordine Lazio.


23 maggio
 -> all’UNI (Ente di Normazione) viene approvato il testo con le attività professionali attribuite ai counselor. L’Ordine Psicologi Lazio, che ha inviato una serie di rilievi in cui si evidenzia che le attività descritte erano in sovrapposizione con lo Psicologo, vota contrario e insieme al rappresentante di AltraPsicologia. Il Consiglio Nazionale, per tramite del Pres. dell’Ordine della Lombardia, Riccardo Bettiga, vota ASTENUTO sul documento.

5 luglio -> Ordine Psicologi Lazio invia una diffida all’UNI per sospendere l’iter normativo sul counselor poiché in sovrapposizione con lo psicologo

20 luglio > Ordine Psicologi Lazio scrive al Consiglio Nazionale chiedendo di intervenire e di sollecitare il Ministero della Salute. In Consiglio Nazionale non risponde.

26 luglio -> Ordine Psicologi Lazio scrive di nuovo al Consiglio Nazionale sollecitando una risposta. Anche in questo caso il Consiglio Nazionale non risponderà

18 ottobre -> Ordine Psicologi Lazio scavalca il Consiglio Nazionale inerte e invia una nota al Ministero della Salute in cui chiede di intervenire per sospendere l’iter di normazione UNI sulla figura del Counselor

13 novembre (ore 12.22) -> Il Consiglio Nazionale invia l’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio prevista per il 23 e 24 novembre

13 novembre (ore 14.50) -> Il Ministero della Salute risponde alla richiesta di Ordine Psicologi Lazio chiamando in causa il Consiglio Nazionale che nel 2015 scriveva che non vi erano sovrapposizioni con la figura dello psicologo e il “counselor esistenziale”.

N.B. E’ importante sottolineare che il Ministero non si è mosso da solo, ma su specifica richiesta dell’Ordine Lazio, tanto è vero che nell’incipit in cui chiede il parere del CNOP per giustificare la richiesta scrive: “E’ pervenuta a questo Ministero l’allegata nota n.7153 del 18 ottobre u.s., con la quale l’Ordine degli Psicologi del Lazio chiede un intervento ministeriale inibitorio nei confronti dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione – Uni, al fine di far sospendere l’adozione del progetto di norma n. 1605227 sul Counselor…”

15 novembre -> Il Presidente dell’Ordine Lazio (Nicola Piccinini) scrive chiedendo al Presidente del Consiglio Nazione (Fulvio Giardina) di inserire all’ordine del giorno della seduta del Consiglio Nazionale la richiesta di parere del Ministero Salute

16 novembre (ore 12.51) -> Il Direttore Amministrativo del Consiglio Nazionale scrive all’Ordine Lazio che il Presidente tratterà la questione tra le Comunicazioni e che quindi non è prevista alcune votazione da parte del Consiglio e non verrà messo alcun punto all’ordine del giorno

16 novembre (ore 16.39) -> L’Ordine Lazio scrive nuovamente al Presidente del CNOP ribadendo la necessità di inserire il punto all’ordine del giorno perché stanno contravvenendo alla norma istitutiva esautorando il Consiglio Nazionale dalla sua funzione di rilasciare Pareri (Legge 56/89 art. 28 comma 6 lettera f))

17 novembre -> AltraPsicologia (Nicola Piccinini e Federico Conte) fa un Facebook live in cui si denuncia la cosa e Nicola Piccinini diffonde il video tramite la sua newsletter nazionale

19 novembre -> Il Consiglio Nazionale invia una mail a tutti i Consiglieri comunicando la modifica dell’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio inserendo finalmente la richiesta di parere in discussione. Successivamente invia la NL a tutti gli iscritti dicendo che il CNOP si esprimerà in favore della chiusura del Tavolo Uni (di nuovo scavalcando il Consiglio che dovrà votare), evidentemente senza rendersi conto che il Ministero della Salute sta chiedendo di esprimere un parere sulla richiesta di chiusura del Tavolo arrivata dall’Ordine degli Psicologi del Lazio, guidato da AltraPsicologia.