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Cari colleghi,

abbiamo letto il comunicato del Presidente dell’Ordine Psicologi Abruzzo del   03/10/13;

vogliamo commentarlo insieme a voi.

Innanzitutto vogliamo dire GRAZIE a tutti i 674 firmatari della petizione e a tutti i colleghi di AltraPsicologia che ci hanno aiutato a portare la nostra “voce” in tutta Italia!

 

Peccato… dal nostro Ordine  ci aspettavamo una comunicazione chiarificatrice, ma  riceviamo invece  dal Presidente una risposta accusatoria che evita di entrare nel merito delle nostre perplessità.

La sua reprimenda ci ha impressionato per i  toni enfatici e ridondanti… peccato che non siamo

riusciti a capire, data la vaghezza e la genericità delle sue accuse, con chi ce l’ha!!!!

Prima parla di un iscritto su 2080, poi dirige i suoi strali contro AltraPsicologia, infine il suo

 j’accuse  si rivolge a imprecisati “neogiacobini”…

 

Nel comunicato il Presidente parla di PRIVACY DA TUTELARE. Conosciamo il D.lgs. 14/03/2013 n.33 e sappiamo che in base all’art. 15 di quel decreto tutte le P.A. sono tenute alla pubblicazione dell’elenco dei propri dirigenti.

Consultando tale elenco della ASL di Pescara è stato possibile trovare una inquietante corrispondenza tra le iniziali diffuse dagli organi di stampa che riportavano la notizia del patteggiamento di un dirigente psicologo ASL e quelle di un collega con incarico istituzionale presso l’Ordine dell’Abruzzo, il nostro Ordine, l’ente che rappresenta formalmente tutti NOI Psicologi.

 

L’esercizio del diritto di accesso garantito e tutelato dalla legge vi sembra una “impudenza ed una pretesa”, una violazione di diritti altrui?

Possono essere “sconcertanti” le perplessità e le richieste di chiarimenti degli iscritti, a fronte di una vicenda che riguarda chi li rappresenta istituzionalmente in ambito nazionale, vicenda finita su tutta la stampa?

 

In data 08/09/2013, prima ancora che partisse la petizione pubblica, abbiamo inviato all’attenzione di tutti i Consiglieri dell’ Ordine dell’Abruzzo una mail certificata in cui chiedevamo semplicemente un riscontro sull’accaduto. A questa mail con valore legale non è stata data alcuna risposta.

Nel comunicato del Presidente si legge che noi avremmo mosso una “accusa di insabbiare o di mancata chiarezza nei confronti dell’Ordine”.

 

Ci chiediamo: “Non hanno pensato che se avessero risposto alla semplice e legittima domanda su una questione importante per la comunità degli psicologi abruzzesi, l’indignazione che è stata definita “il delirio collettivo dei neo giacobini” non sarebbe mai sorta, visto che ora si afferma che tutto è in regola? Non hanno ritenuto che se, al primo diffondersi della notizia sulla stampa e ancor prima della nostra mail dell’8 settembre, avessero sentito l’esigenza di rappresentare pubblicamente la posizione dell’Ordine su una questione così scottante avremmo evitato alla categoria questi sgradevoli e penosi strascichi?

 

“L’indegna campagna mediatica”, di cui il comunicato parla, se riferita a noi, è costituita da una petizione – sottoscritta da centinaia di colleghi – che non reclama un intervento secondo codici civili o penali ma è semplicemente rivolta a conoscere il parere degli iscritti e la posizione dell’Ordine dal punto di vista etico e deontologico a fronte di un fatto di rilievo pubblico e relativo ad un collega ricoprente una carica istituzionale.

 

Non pensate anche voi che il buonsenso di ogni persona, soprattutto se  eletta a rappresentare i colleghi debba aggiungersi a quanto dispone un giudice?

 

Noi abbiamo ben presente che c’è ancora qualcosa che, prima ancora che Deontologia, si chiama

Etica!

 

La petizione ricevuta dall’Ordine non attacca nessuno. 674 aderenti hanno chiesto semplice CHIAREZZA e TRASPARENZA su un fatto di cronaca che coinvolge un soggetto avente funzioni di rappresentanza della nostra categoria professionale.

 

Ad oggi, dobbiamo purtroppo constatare, CHIAREZZA E TRASPARENZA ancora non ci sono e il comunicato, tutt’altro che chiaro, appare piuttosto orientato a costruire accuse come diversivo.

 

 

Abbiamo iniziato con dei ringraziamenti, vogliamo finire allo stesso modo.

Un grazie speciale a chi di voi non ci conosceva, ma dopo aver ricevuto la mail dell’Ordine non si è fermato alle apparenze e ha deciso di informarsi e dopo aver ricostruito gli  eventi ci ha contattato per esprimere gratitudine e supporto al nostro lavoro. Abbiamo voglia di incontrarvi di persona nei prossimi APeritivi e incontri che organizzeremo in tutta la Regione per ringraziarvi anche di persona.

 

                                                                                       AltraPsicologia Abruzzo