Toscana: contro l’abusivismo serve rigore e coerenza

La tutela è una delle ragioni per cui un Ordine esiste. Posizioni ambigue o evanescenti non possono essere concesse.

Tanto vale non averlo un Ordine, se non si fa tutela della cittadinanza.

Su questo tema occorre portare una nuova logica, che sia innanzitutto orientata alla prevenzione e alla riduzione del danno, sia che si tratti della qualità del lavoro dello psicologo, sia che si tratti di pseudoprofessionisti che invadono il nostro campo di competenze.

La commissione deontologica svolge un ruolo fondamentale, tra quelli istitutivi per legge di un Ordine professionale.
Vigila sugli psicologi e sul loro rispetto del codice deontologico.

Svolgere al meglio questa funzione è quindi fondamentale per un Ordine, ma quando una segnalazione arriva e una sanzione viene comminata, qualcosa è già andato storto: un cittadino ha comunque subito un danno.

Occorre andare oltre la logica sanzionatoria: occorre lavorare sulla prevenzione, a maggior ragione se si considera che la gran parte dei casi che arrivano in esame sono dovuti a comportamenti ingenui o all’ignoranza di basilari norme dell’esercizio professionale.
L’obiettivo principale di questa commissione, dunque, dovrà essere un alto livello di vigilanza ma contemporaneamente una riduzione dei contenziosi.

Per ottenere ciò:

a) Dovrà occuparsi di fornire agli psicologi una formazione etico-giuridica di base

b) Dovrà occuparsi di mettere a disposizione opportunità di approfondimento per settori e/o temi specifici

c) Dovrà attivare uno sportello di consulenza a richiesta, che fornisca supporto e orientamento su criticità intervenienti nell’attività professionale.

Negli ultimi anni, poi, abbiamo assistito a diversi tentativi, più o meno articolati, da parte di “pseudo-psi” di accreditarsi ora presso la cittadinanza ora presso le istituzioni.

In questo contesto, l’operato del Consiglio Nazionale (CNOP) e quello di OPT non hanno certo brillato per chiarezza e fermezza.
Si va dal tentativo di “pacificazione” della Consensus Conference tra psicologi e counselor, promosso dal CNOP, ad OPT che accredita con ECM un evento dove c’è un counselor e firma protocolli d’intesa anche con le scuole che formano counselor.

E’ necessario ribadire che qui la questione non riguarda la contesa su una nicchia di mercato – rappresentata comunque da persone o contesti in sofferenza – , ma la tutela della salute dei cittadini.

Un diritto, quello alla salute, che giova ricordare è riconosciuto innanzitutto dalla Costituzione Italiana.

La Commissione Tutela ha finora lavorato intervenendo soprattutto nei casi di abuso professionale, attraverso la redazione dei relativi esposti alla procura e intervenendo nei casi di “pubblicità ingannevole” dove soggetti non psicologi, con voli pindarici linguistici, mascherano di fatto prestazioni psicologiche.

Ma si tratta solo di un pezzetto del lavoro che è necessario per tutelare l’utenza dall’entrare in contatto con professionisti che non hanno gli strumenti necessari per intervenire efficacemente su dimensioni psicologiche. A maggior ragione se poi consideriamo che la nostra categoria ancora sconta un forte livello di disinformazione culturale su ciò che fa uno psicologo.
La commissione Tutela, allora, deve dunque farsi carico di un lavoro su due fronti: 

a) tutela diretta, che si dispiega nel campo legale, quando i casi di abusivismo siano segnalati, semplificando le procedure di segnalazione,

b) tutela indiretta, che deve invece andare a incidere a livello culturale, tanto presso i cittadini quanto presso le istituzioni e gli stakeholder, interni ed esterni alla categoria.

Per portare questa nuova logica all’Ordine degli Psicologi della Toscana è necessario votare, compatta, TUTTA la squadra di candidati di AltraPsicologia!

Sulla scheda elettorale scrivi i nomi di:

Ada Moscarella

Paola Serio

Duccio Maria Bianchi

Tommaso Ciulli

Maddalena Mancioni

Valentina Settimelli

Luisa Fossati

Benedetta Viva

Eugenia Coppitz