Come già scritto recentemente, in quanto socio di AltraPsicologia ho iniziato a partecipare, come uditore, alle riunioni del Consiglio dell’Ordine Campania.
In realtà tutti noi dovremmo assistere perché è un diritto di tutti gli iscritti essere informati su ciò che succede, su come vengono prese le decisioni che riguardano l’intera categoria, su come vengono spesi i nostri soldi e su quali iniziative l’Ordine lavora per promuovere la nostra professione.
Poiché ho sentito spesso i consiglieri fare obiezioni rispetto all’articolo ics del Regolamento, mi sono chiesto dove fosse questo regolamento. Se l’Ordine ha previsto una serie di regole entro le quali muoversi non sarebbe il caso di conoscerle?
Inoltre, quando si parla di spese inevitabilmente si associa il pensiero al bilancio ed essendo questo pubblico dovrebbe essere esposto in bella vista presso l’Ordine, a disposizione di chiunque.
Ultimo aspetto: le decisioni. Si discute su un argomento all’Ordine del Giorno e poi si delibera. Bene. Ma queste decisioni, voi le conoscete?
La domanda fondamentale, in poche parole, è: l’Ordine ci tiene informati su quello che fa?
A giudicare dalla classifica sulla trasparenza, l’Ordine Campania non informa assolutamente i propri iscritti. Basta farsi un giretto sul sito web: non c’è alcun bilancio, non c’è regolamento, nessun verbale o delibera.
Ho provato a usare la funzione Cerca, ho provato con Google utilizzando l’argomento “site:”. Nulla.
Eppure la trasparenza dovrebbe essere la prima marcia per un Consiglio che dice di aver raggiunto questi grandi risultati. Un Ordine con più di 5.000 iscritti forse un accenno a ciò che produce dovrebbe metterlo.
Un Ordine trasparente dovrebbe avere, sul proprio sito internet:
- i bilanci (preventivi e consuntivi) completi di allegati
- il regolamento dell’Ordine
- i verbali delle sedute del Consiglio
- le delibere
Ci sono protocolli (gratuiti), ci sono tanti eventi (di cui la gran parte organizzata dalle scuole di specializzazione), ci sono le rassegne stampa (dove per ogni argomenti ci sono decine di giornali che dicono tutti esattamente la stessa cosa).
Ottime precisazioni, Luca, ma come si è ben compreso, da anni, oltre a diverse operazioni ‘di facciata’, il nostro Ordine non fa molto di più. Quindi, la ‘trasparenza’ richiesta è un’altra delle ‘chimere’ difficilmente attuabili (soprattutto, fin quando ad essere votati ed eletti nel Consiglio saranno più o meno gli stessi da oltre 15 anni, grazie anche all’assenteismo elettorale che contraddistingue la nostra Regione in riferimento ai colleghi). Abbiamo una sede che è quasi pari alla Reggia di Caserta (pressoché inutile, visto l’utilizzo ‘ad personam’), e numerose iniziative che avranno pure un costo non lieve (mai pubblicizzato). Dunque, l’augurio (che è una speranza sempre più utopica) sarebbe quello che tali soggetti se ne rendano conto, e cambino ‘direzione’. Nel frattempo, è giusto informare e prestare attenzione.