image_pdfimage_print

Sembra incredibile: viene indetta una selezione per counselor in una ASP siciliana. La cosa viene segnalata al CNOP con una sollevazione popolare degli psicologi che raccoglie 4000 firme. Il CNOP interviene, e il bando viene ritirato. Ma dopo qualche settimana ne spunta un’altra, sempre in Sicilia.

Questa volta si tratta di una questione ancora più delicata: siamo nell’ambito di una unità di accoglienza per pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza, e di una figura di counselor – non necessariamente psicologo – che dovrebbe fare da snodo comunicativo fra equipe dei curanti e familiari.

Abbiamo scritto a Mario Sellini, segretario generale AUPI, il sindacato di categoria degli psicologi. Chiedendo il suo interessamento, perché in questo caso si incide direttamente sul ruolo dei colleghi dirigenti pubblici. Ci ha risposto informandoci di aver attivato la segreteria regionale AUPI, e quindi attendiamo gli esiti.

 


 

Al segretario generale AUPI
Mario Sellini

Caro Collega,

l’Associazione Altrapsicologia ha ricevuto da diverse decine di colleghi la segnalazione di una nuova selezione per ‘counselor’ in una ASP, dopo quella, ben nota, della ASP di Siracusa. L’avviso è rivolto a figure interne di una ASP Siciliana, per un servizio per pazienti in stato vegetativo (Prot.178/D.S.A. del 13/01/2015). Al momento in cui scrivo, è pubblicato QUI.

La figura di ‘counselor’ oggetto dell’avviso dovrebbe occuparsi digestione delle dinamiche relazionali all’interno del gruppo di lavoro della struttura e gestione in affiancamento agli stessi operatori delle relazioni tra il personale sanitario e socio-sanitario, i familiari e quanti, a vario titolo, afferiscono alla struttura per nome e per conto dei familiari dei pazienti.

Le unità di accoglienza per pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza sono un ambiente delicatissimo. Chi ha avuto la sfortuna di frequentarle come familiare sa bene cosa ci si trova a vivere: paura, perdita, dolore, speranza e illusione. Lo scorrere del tempo, l’incapacità di prevedere quanto durerà. La sensazione di una persona cara che è diventata irraggiungibile. La prospettiva della morte.

Chi ha avuto queste esperienze sa quanto sia importante avere attorno figure professionali affidabili, perché alle loro cure, ai brevi colloqui quotidiani, ai gesti, i familiari appendono il filo della speranza e cercano di masticare pian piano il dolore.

Credo sia dovere di chi svolge la nostra professione di adoperarsi perché le fragili condizioni esistenziali di questi pazienti e dei loro familiari siano sostenute psicologicamente nel migliore modo possibile. Non ne faccio un problema di protezione della nostra categoria, ma di affidabilità delle figure di cura.

L’avviso è riservato a dirigenti sanitari non medici in possesso di un titolo di ‘counsellor’. Stando alla lettera dell’Avviso Interno, sembra che non sia affatto precluso ad un qualunque dirigente non medico (farmacista? biologo? fisico?) di rivestire l’incarico, a patto che sia in possesso di un titolo privato di counsellor, ‘possibilmente ad indirizzo sistemico’. Una qualifica del tutto privatistica viene preferita per svolgere – in contesto sanitario pubblico – funzioni che riteniamo richiedano la sensibilità professionale di uno psicologo.

Se un episodio isolato può essere un caso, due episodi a breve distanza fra loro rappresentano a nostro avviso un segnale di allarme. Ci si chiede come sia possibile che per ricoprire ruoli di evidente natura sanitaria vengano scelte figure con titoli privi di qualunque riconoscimento pubblicistico o sanitario.

Riconoscendo il valore del Sindacato AUPI, chiediamo un tuo interessamento sulla questione a tutela dei cittadini, degli psicologi che operano nel SSN e della categoria tutta. Senza lasciare spazio a forme mediate di dialogo, ti manifesto fin da ora la disponibilità ad ospitare sul sito della nostra Associazione un tuo eventuale contributo a riguardo.

Con i più cordiali saluti.

Federico Zanon
Presidente Altrapsicologia

 

PROTEZIONE-MATERNA

Foto di Renato Massariol – http://www.micromosso.com/blog/renato-massariol/