image_pdfimage_print

Per la seconda volta, la maggioranza dei consiglieri dell’Ordine degli Psicologi del Veneto esprime la propria netta sfiducia verso l’operato del Presidente uscente Nicolussi, che invece di mantenere il ruolo super partes che dovrebbe avere sia come Presidente che come responsabile dell’organizzazione delle elezioni, si schiera apertamente con una delle liste in campo, usa i mezzi dell’Ordine (bollettino notiziario e newsletter) per fare propaganda privata, ignora le richieste e le opinioni della maggioranza del Consiglio, squalifica l’operato dei consiglieri.

In questa seconda mozione di sfiducia, firmata da 8 consiglieri su 15, la maggioranza quindi dei Consiglieri, che potete leggere qui (2014 02 11 – Mozione sfiducia Nicolussi), le associazioni e i consiglieri rinnovano quando già chiesto nella precedente interpellanza: che il presidente adotti un comportamento imparziale e rispettoso del Consiglio, anche in vista delle prossime elezioni.

Altrapsicologia, SIPAP e Cultura & Professione, pur nella propria indipendenza, stigmatizzano insieme e con forza il comportamento del Presidente di un Ordine che si pone al di fuori di ogni logica procedurale e democratica.

L’indizione di nuove elezioni in Veneto, da tutti voluta in tempi brevi, si allontana. Nel consiglio dell’11/2/2014, in cui si dovevano indire le nuove votazioni, il presidente uscente Nicolussi – messo alle strette dalla richiesta di garanzie inequivocabili per il nuovo processo elettorale – non ha sentito ragioni, ha abbandonato il consiglio assieme al tesoriere facendo cadere il numero legale.

Questi sono i fatti che il Presidente omette di riferire nelle sue newsletter, ormai sempre più lontane dalla verità. In questi giorni gli psicologi veneti hanno ricevuto l’ennesima newsletter da parte dell’Ordine, in cui il Presidente indica presunte date elettorali decise in autonomia, propone sondaggi agli iscritti senza alcune condivisione consiliare ma usando i mezzi che ha avuto a disposizione dal Consiglio, chiede agli scrutatori di lavorare gratuitamente. Queste iniziative personali confermano la mancanza di una riflessione critica sul suo ruolo, sulle sue responsabilità nella situazione in cui si trova l’Ordine Veneto, sul mancato raggiungimento del quorum alle recenti elezioni e sulle ricadute sugli iscritti e sulla psicologia nazionale.

Gli errori vengono sempre scaricati sugli altri consiglieri, creando le condizioni per la caduta di ogni garanzia e imparzialità nell’ottica di un corretto svolgimento del voto che si dovrà ripetere a breve.

La nostra unica richiesta e volontà è che le nuove elezioni si svolgano in modo chiaro, agevole e trasparente, guidate da un Presidente che sia all’altezza del ruolo di responsabile imparziale che deve rivestire.

Se questo non è possibile, chiediamo con forza che il Presidente Nicolussi si dimetta: potrà così sponsorizzare liberamente chi ritiene, senza usare i mezzi e il nome dell’Ordine, che è un ente pubblico finanziato con le quote di tutti gli psicologi veneti.