Lo psicologo che scambiò la simpatia per il proprio voto
Dal punto di vista puramente teorico, il voto è una nostra espressione di preferenza in cui selezioniamo uno o più candidati per ricoprire un incarico specifico. In pratica, si è chiamati a votare per poter affidare (cioè dare fiducia) a qualcuno la dirigenza di un determinato ente o istituzione. Quando poi i candidati si costituiscono in gruppi, movimenti o partiti è perché rappresentano valori e programmi comuni; quindi affidare a loro il proprio voto non significa solo dare fiducia alle singole persone, ma anche credere in un’idea, un programma, una prospettiva futura. In passato, quando le ideologie erano più...
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