Giuseppe, Autore a AltraPsicologia

Author: Giuseppe

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All’Ordine l’asso pigliatutto

Se fosse una partita di “scopone scientifico” alla prima seduta del Consiglio dell’Ordine è stata fatta valere la regola dell’asso pigliatutto.  Questa regola altera completamente gli equilibri tra fortuna e competenza. Solitamente a si vince usando un metodo e una strategia, aiutati da un po’ di fortuna; con la variante dell’asso pigliatutto, la fortuna diventa molto più determinante. Così è accaduto all’Ordine degli psicologi: i nostri avversarsi elettorali hanno deciso di avvalersi di questa regola sfruttando appieno la propria fortuna elettorale (hanno vinto con 8 consiglieri contro i 7 di AltraPsicologia, nonostante AP abbia preso più voti in assoluto...

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Proust e la psicologia del lavoro

di Cristina Contini “E’ tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. È chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza …” Marcel Proust   Davanti ad una tazza di thé e ai vecchi libri dell’Università da sistemare, ho vissuto una breve esperienza di “madeleine”, quel momento di memoria affettiva che si ispira al dolce francese che innescava in Marcel Proust i suoi ricordi d’infanzia. Il mio breve...

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Per tutti i colleghi e le colleghe che andranno a votare

LETTERA APERTA AGLI PSICOLOGI PUGLIESI di Giuseppe Fucilli Cara/o collega, ti invito a spendere un pò del tuo tempo leggendo il programma della lista di AltraPsicologia e la nostra presentazione. Notizie ulteriori sulla storia di AltraPsicologia e sulla nostra proposta di “governance della professione” le trovi  facilmente  sul  sito  dell’associazione  e  su facebook (AltraPsicologia Puglia). Ci tengo però a sottolineare e chiarire anzitutto il senso e gli intenti delle candidature, la lettura dello scenario che ci ha convinti in questa sfida. La campagna elettorale …. un’occasione per riflettere sullo stile. In  Puglia  purtroppo, diversamente che in altre regioni italiane (tra le quali la Lombardia dove  AltraPsicologia  è  presente in maggioranza  nel  Consiglio), non è stato previsto alcun momento o luogo  ufficiale e condiviso da tutti  per l’esposizione ed il confronto di candidature e programmi. Alle nostre osservazioni in merito è stato risposto che non spetta all’Ordine, che non è possibile ….. perché non esisterebbero  liste, essendo le candidature  puramente  individuali. Lascio a te ogni deduzione su questo modo di “organizzare” ed evidenziare l’evento democratico che ci permette di scegliere chi “governerà” la professione. Io penso invece che il confronto, anche attraverso un moderato conflitto tra idee, possa servire a tutti per crescere e permettere di selezionare le persone e le proposte migliori. Ma soprattutto sono convinto che ogni collega abbia il diritto e dovere di essere informato prima di votare sul futuro della sua professione. Ho la certezza che l’Ordine possa svolgere diversamente il ruolo e la funzione istituzionale che gli spetta. Una istituzione è qualcosa al di sopra delle parti e delle contingenze, è garanzia di continuità e imparzialità. Una istituzione dovrebbe disporre un  organo “terzo” capace di assicurare equità di spazi, approfondimento dei temi e moderazione nei modi e nella  presentazione delle  candidature. Mi  candido per ottenere in futuro anche questo. In quanto alla negazione dell’esistenza delle liste (però composte e ampiamente divulgate da alcuni consiglieri “uscenti” che si sono ricandidati) penso che essere presenti nel futuro Consiglio in quanto rappresentanti di un’associazione che fa politica professionale (non sindacale) da 8 anni su tutto il territorio nazionale, ove ha acquisito esperienza e concreta competenza, sia una necessità ed un elemento di garanzia e serietà. Perché è importante il tuo voto Che gli psicologi come professione siano in grave difficoltà lo dicono pochi numeri, relativi a occupazione e reddito medio, che dipingono una realtà che è inutile negare, e di cui oggi tutti noi possiamo e dobbiamo farci carico, al di là delle presunte colpe. Anche chi lavora nei servizi pubblici non se la passa benissimo e vede spesso la sua professione sempre più svalutata e messa all’angolo. Siamo una categoria in difficoltà e per di più in una società in grave crisi socioeconomica. E’ necessaria un’azione di rilancio. Il nostro lavoro comporta una specifica competenza a riflettere sulle relazioni e sugli affetti che caratterizzano la convivenza, offrire il nostro contributo  alla società comporta pertanto ripensare anzitutto a  come ...

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