Ordine Abruzzo: ricominciamo dalla trasparenza

Per l’ennesima volta, quello che avviene nel nostro Consiglio dell’Ordine Abruzzo non viene tradotto in modo fedele in delibere e verbali.

Per l’ennesima volta, il nostro comportamento all’interno dell’Ordine Abruzzo viene raccontato in modo del tutto distorto dalla lista di maggioranza a cui appartiene il Presidente.

L’abbiamo sopportato abbastanza. Questo comportamento non colpisce noi, colpisce tutti i colleghi che hanno diritto ad avere un Ordine gestito con correttezza e trasparenza.

Come primo atto abbiamo inviato una istanza di accesso civico all’Ordine. Abbiamo chiesto che tutte le delibere degli ultimi cinque anni vengano pubblicate in modo ordinato nell’area trasparenza del sito.

Chiediamo un atto di trasparenza, che è anche un atto di rispetto e delle norme, che attualmente vengono rispettate solo parzialmente.

LEGGI QUI LA NOSTRA RICHIESTA DI ISTANZA DI ACCESSO CIVICO

 

 




La colleganza non è sudditanza

C’è chi dice che vi dobbiamo delle scuse…

Tutto è partito durante l’ultimo consiglio in cui stavamo chiedendo chiarimenti sulle spese dell’Organo Consiglio (pari a poco meno di 50.000 euro)

Considerato che in sei consiglieri sommando i nostri rimborsi e gettoni abbiamo ricevuto circa 2500 euro in tutto, abbiamo chiesto come si giustificava un tale disavanzo (6 consiglieri costano 2500 euro e 9 ne costano 47.500).

Ricordiamo che la legge 56/89 definisce chiaramente la collegialità dell’Organo, per cui se pur è ragionevole un disavanzo tra cariche e consiglieri, un tale disavanzo non è comprensibile anche alla luce dei lavori che sono stati fatti nelle 6 sedute di Consiglio.

Il Presidente Di Iullo ha riportato alcuni episodi in cui ci ha riferito di subire una mole di lavoro a volte troppo gravosa, per cui, a suo parere, tali rimborsi sono senz’altro giustificati.

Bene, ci siamo permessi di fargli notate che eravamo disponibili a dare il nostro contributo, come fatto già in altre occasioni,  e che se come previsto dalla 56/89 il Consiglio lavorasse con 15 persone coinvolte e non con 9, la macchina organizzativa lavorerebbe ancor meglio a favore degli iscritti.

Apriti Cielo!

 

Siamo stati accusati di:

  • Aver creato un Ordine parallelo
  • Far parte di un’associazione che fa Altra Rappresentanza
  • Infrangere lo spirito di colleganza all’interno del Consiglio
  • Esercitare l’attività di consigliere su doppio binario
  • Utilizzo identità Consigliere dell’Ordine in maniera impropria, e di rappresentare illegittimamente il Consiglio dell’Ordine
  • Far parte di un’altra lista che a differenza della loro è rimasta operativa anche dopo le elezioni
  • Fare verbali paralleli
  • Aver infranto il codice deontologico

Ma concretamente queste accuse perché ci sono state fatte?

Aver creato un ordine parallelo

Siamo forse colpevoli per aver realizzato attività gratuite per i colleghi dopo che le stesse erano state proposte dai Consiglieri AP  in Consiglio e bocciate o ignorate dalla maggioranza?

(N.B. è vero, in passato è accaduto che un nostro convegno, svolto il 7 marzo, si sia sovrapposto con uno organizzato dall’Ordine, ma è stato casuale. Come Consiglieri abbiamo avuto informazione dell’evento dell’ordine solo al consiglio del 21 febbraio, data successiva  alla richiesta dei permessi, all’invito dei relatori e all’invio della nostra pubblicità.  Diversamente avremmo scelto altra data.

Non vi sembra contrario allo spirito collegiale della 56/89 che il Presidente dell’Ordine, non sappiamo se solo o no, decida di organizzare un convegno senza chiedere minimamente il nostro parere di Consiglieri? Senza per altro renderci partecipi di nulla e invitando a relazionare solo i consiglieri che non sono di AP, escludendoci totalmente dalla programmazione e realizzazione dell’evento, del quale a mala pena sappiamo quanto è costato.

Far parte di un’associazione che fa Altra Rappresentanza

Innanzitutto sarebbe bello capire quale rappresentanza sarebbe, che poi, dato che l’incarico è nominale, si vota infatti la singola persona, non siamo forse 15 rappresentanze? Comunque, se abbiamo capito lo spirito con cui ci è stata fatta questa accusa, intendevano dirci che non saremmo in grado di rappresentare gli interessi di tutti gli iscritti, quando in realtà se c’è un’associazione che si è battuta per gli interessi di tutti gli psicologi (battaglia vs Counselor e recentissima campagna no ecm) questa è proprio AltraPsicologia!

Infrangere lo spirito di colleganza all’interno del Consiglio

Veniamo a conoscenza di attività istituzionali solo se pubblicizzate sulla newsletter iscritti. Di altre attività veniamo a conoscenza dopo mesi. Contrariamente al regolamento Patrocinio che prevede ratifica in consiglio nessun Patrocinio è stato sottoposto al Consiglio intero. È stato preferito pagare colleghi esterni al consiglio per attività istituzionali per cui ci siamo offerti  di operare gratuitamente.  Se qualcuno pecca di colleganza non siamo noi…

Utilizzo identità Consigliere in maniera impropria

Qui l’accusa è specifica. In occasione del convegno del 7 marzo ci siamo presentati per quello che siamo. Psicologi e Consiglieri dell’Ordine. Come qualifica, incarico che ricopriamo perché VOI ci avete eletto! Nel convegno non si è parlato di linee politiche Ordinistiche. Con l’Ente Università non ci siamo presentati come ente Consiglio, ma come psicologi. A dar ragione all’accusa mossaci  se ci fate una domanda su come le cose stiano andando in Consiglio o volete un chiarimento su informazioni già pubblicate dal Consiglio dovremmo rifiutarci e invitarvi a contattare il Presidente. Se fosse per richieste istituzionali come Patrocini, collaborazioni, denunce deontologiche, sì, senz’altro lo faremmo. Ma per riportare in contesto informale i lavori di cui il consiglio si sta impegnando, no. Informazione e partecipazione sono due pilastri del nostro lavoro di Consiglieri.

Fare Verbali paralleli

Precisiamo subito che i nostri sono report, non verbali, hanno critica politica perché pubblicati su siti che seguono un certo indirizzo politico. Diversa è la comunicazione istituzionale. Di certo sono fedeli ai fatti accaduti, quale sarebbe la nostra colpa? Volervi informare portando l’attenzione su temi che secondo noi andrebbero affrontati in maniera diversa? Farvi leggere i nostri allegati che stranamente continuano ad essere assenti nei verbali ufficiali?

Aver infranto il codice deontologico

Questo è stato il passaggio più confuso tra tutti, siamo partiti dal codice deontologico peccando di colleganza secondo non precisati articoli; a nostra richiesta di chiarimenti si è passati al dire che avevamo peccato di buon senso. Chi stabilisca quale sia il buon senso non è dato sapere.

Esercitare l’attività di consigliere su doppio Binario

Se per doppio binario si intende vivere l’incarico non dimenticandosi di ciò che si è siamo colpevoli. È vero che siamo consiglieri ma siamo psicologi colleghi di altri psicologi. Non ci va di chiuderci in Consiglio come fossimo sull’Olimpo, rappresentiamo anche colleghi che nemmeno conosciamo, tra loro vogliamo continuare a stare, proprio per poter lavorare per loro in maniera più proficua.

Far parte di una lista ancora attiva sul territorio

Di questa accusa siamo orgogliosi. Il nostro scopo era cambiare le cose, da dentro o  fuori l’istituzione. Continuiamo a farlo da dentro e da fuori. Il nostro scopo non era farci eleggere e rompere il legame fiduciario con chi ci ha sostenuto. Noi continuiamo ad avere ideali comuni da portare avanti. Insieme, noi e voi. Ci conoscete bene e sapete che AltraPsicologia non è una lista, ovvero un gruppo di persone che si unisce solo in vista delle elezioni: purtroppo non è la stessa cosa che invece fanno gli altri, come è stato dichiarato in consiglio…  E ne siamo fieri!

Forse con i consiglieri di maggioranza non saremo tanto “collegati”,  ma l’importante per noi è vivere lo spirito di colleganza tutti i giorni tra i colleghi, ascoltandoli e informandoli per una psicologia migliore!




Diario di bordo: consiglio del 29/11/2014

Questi i punti all’ordine del giorno nella convocazione del consiglio da parte del Presidente:

  1. Lettura e approvazione del Verbale della seduta precedente
  2. Iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti
  3. Bilancio preventivo: approvazione
  4. Compensi relatori convegni, corsi di formazione organizzati dall’Ordine
  5. Ratifica convenzione e regolamento tirocinio post – lauream Università Ch – Pe e rinnovo commissione paritetica
  6. Fondazione dell’Ordine degli Psicologi Onlus: comunicazioni del Presidente Prof. Carlo Trombetta
  7. Concessione contributo Fondazione Ordine degli Psicologi Onlus
  8. Applicazione Legge n. 190/2012 ( c.d. anticorruzione )
  9. Comunicazioni del Presidente

Chiusura lavori Consiglio

Apertura Sessione Deontologica

E questi i punti aggiunti in seguito alla nostra richiesta:

  1. Apertura delle candidature per la selezione dei candidati dell’OPA nelle commissioni dell’Esame di Stato.

Tale punto appare essenziale alla luce di quanto deciso nella riunione del Consiglio dell’Ordine del 12 aprile 2014 (verbale n°2).

  1. Regolamento gestione e utilizzo Sede di Pescara.

Al fine di permettere a tutti gli iscritti una chiara informazione sulla gestione e sulla possibilità di usufruire della sede di Pescara si ritiene indispensabile redigere un Regolamento della stessa.

  1. Interpellanza.

I consiglieri sopra citati durante la seduta del 12/04/2014 hanno segnalato la possibilità di infrazione deontologica di un collega, su cui è stato consegnato al Presidente del materiale in merito; ad oggi non è stata data nessuna comunicazione ufficiale al Consiglio sull’avvio di una istruttoria in merito. Con il presente punto si chiede di far luce su comportamenti ambigui di colleghi che possono adombrare l’immagine della professione in particolar modo alla luce dell’art. 21 del Codice Deontologico degli Psicologi.

  1. Deleghe e Patrocini.

Al fine di concretizzare l’idea di un Consiglio unito e compatto si  rileva la necessità e si richiede una discussione sullo stato dell’arte in riferimento ai Patrocini che l’OPA ha concesso e le deleghe che il Presidente ha elargito.

  1. Partecipazione degli Iscritti alle sedute di Consiglio

La legge 56/89 non vieta la partecipazione degli Iscritti alle sedute di Consiglio e in un’ottica di trasparenza, condivisione e compartecipazione proponiamo la possibilità di far partecipare i colleghi che lo volessero alle sedute del Consiglio (eccetto le sedute di deontologica).

In questa seduta di consiglio erano assenti i consiglieri D’Angelo, D’Amico, Manfreda e Marinelli.

Si da lettura del verbale della seduta precedente che viene approvato all’unanimità dei presenti.

Per quanto riguarda l’approvazione del bilancio preventivo 2015, il Presidente ne ha illustrato le voci principali, delineando il lavoro che ha intenzione di svolgere nel corso del prossimo anno: in seguito, il revisore dei conti ha espresso parere favorevole.Noi consiglieri di AP abbiamo posto delle domande, messe a verbale, per chiarire alcuni punti: da quanto ci viene riferito dal Presidente, si punterà tanto sulla formazione, intesa come canale preferenziale per la promozione, la tutela e lo sviluppo della professione e questo giustificherebbe un aumento a 33000€ del capitolo di spesa relativo a questa voce, mentre il capitolo “Spese per la tutela e lo sviluppo della professione” viene portato a 0€.

Per noi questa scelta non è opportuna perché la tutela della professione passa attraverso altri canali e non solo quello della formazione.

Il Presidente, inoltre, afferma di avere una generica idea di programmazione dei convegni e seminari che intende organizzare. Per quanto riguarda la variazione di € 10000 alla voce “Compensi, indennità e rimborsi ai consiglieri”, ci viene riferito che tale scelta si è resa necessaria in quanto aumenteranno le spese in vista della permanenza della commissione paritetica dei tirocini, ma di questo parleremo più avanti. Infine la nostra ultima domanda riguarda la voce relativa al “Contributo Fondazione Ordine degli Psicologi” che ammonta a €5000: come abbiamo dichiarato in sede di consiglio, la Fondazione è un ente che ha una propria autonomia finanziaria e dovrebbe essere in grado di auto sostenersi visto che è nata, da quanto ci è stato detto, proprio per attingere a finanziamenti che altrimenti non sarebbero stati accessibili all’Ordine. Inoltre, lo stesso Presidente Trombetta aveva affermato che la Fondazione non aveva nulla a che fare con l’Ordine e che era un ente separato: quindi, chiediamo in base a quali presupposti venga destinata tale somma alla Fondazione e per fare cosa. Il Presidente ci ha risposto che tale contributo serve ad accompagnare per mano, così come farebbe una madre con il proprio figlio, verso l’autonomia della Fondazione stessa.

Non essendo pienamente d’accordo con quanto esposto dal Presidente e non essendo stati affatto coinvolti nella programmazione delle attività da effettuare nell’anno 2015 ci asteniamo dal voto, mentre le maggioranza approva il bilancio. Auspichiamo che, così come stato proposto da un altro consigliere, si dedichi il primo consiglio utile del 2015 proprio a questo!

Per il punto 4 all’ordine del giorno, il Presidente propone di votare per rinnovare il compenso dei relatori ai convegni dell’Ordine per una somma di €250 al giorno, come già stabilito in passato dalla precedente consigliatura: si approva all’unanimità dei presenti.

Per il quinto punto all’OdG, il presidente illustra il lavoro svolto dalle commissioni paritetiche sui tirocini presso l’Università di Chieti, portando l’accordo già firmato dal direttore della scuola di medicina e chiedendone quindi l’approvazione, che riceve all’unanimità. In seguito ci espone la decisione di mantenere tali commissioni paritetiche in maniera permanente per far fronte alle eventuali problematiche che potrebbero nascere dal nuovo regolamento: per questo motivo anche al dott. Bontempo, che prima svolgeva il proprio lavoro gratuitamente sarà dato un gettone di presenza. Si procede quindi alla votazione per il rinnovo delle commissioni: a questo punto, noi consiglieri di AP proponiamo la nostra candidatura (consiglieri Bellaspiga, Collevecchio e Zoppo) a far parte di tali commissioni  A TITOLO GRATUITO.

Con la votazione la maggioranza rinnova le commissioni già presenti e rigetta la nostra proposta: a quanto pare il consiglio non è così unito come il Presidente dichiara, nemmeno di fronte ad un risparmio economico!

Per il sesto punto, entra il dott. Trombetta a relazionare su quanto svolto dalla Fondazione fino ad oggi: hanno definito delle pratiche burocratiche, steso un regolamento interno e dato avvio alle tre attività fondamentali, cioè i progetti, la formazione e gli interventi. Sui progetti, ce ne sono stati illustrati brevemente alcuni (quelli dei consiglieri Mammarella, Manfreda e Cicconi) ed è stato dato l’incarico ad un progettista di revisionare il materiale. Secondo il dott.Trombetta, gli obiettivi che la fondazione si pone ad oggi sono: dare visibilità alla Fondazione, con modalità che decideranno internamente all’ente stesso, creare una newsletter con l’Ordine affinché i progetti degli psicologi abruzzesi possano confluire all’interno della Fondazione stessa, monitoraggio e tutoraggio di tali proposte. Alla fine della sua relazione poniamo alcuni quesiti: il dott. Trombetta dichiara che per i progetti  che vogliono presentare alla comunità europea, l’accesso dei colleghi sarà vincolato alle caratteristiche richieste per le figure specifiche di quel progetto e che si procederà ad una selezione tramite apposito bando a cui verrà data pubblicità anche attraverso i canali dell’Ordine. Infine, il consigliere Zoppo chiede se lo statuto della Fondazione sia sempre lo stesso o se sia stato modificato in alcun modo: il Presedente Trombetta afferma che non c’è stata nessuna modifica.

Per il settimo punto, si procede alla votazione per la concessione di un contributo di €5000 alla Fondazione, per i motivi che abbiamo già scritto sopra e di cui vi abbiamo parlato anche in passato: 8 consiglieri favorevoli e noi 3 di AP contrari.

L’ottavo punto all’ordine del giorno prevede una discussione sulla legge anticorruzione che si applica anche  gli enti pubblici: per quanto riguarda gli ordini professionali, il Presidente ha affermato che la situazione è ancora nebulosa e i termini per l’applicazione della legge sono slittati al 1 gennaio 2015. In una situazione di incertezza, il Presidente ha voluto comunque preparare i documenti necessari e ha nominato responsabile dell’anticorruzione il tesoriere Tenaglia: la proposta viene messa ai voti e riceve approvazione unanime.

Tra le comunicazioni del Presidente le più importanti sono:

  • Referente gruppo outcomes presso il CNOP è il consigliere Manfreda
  • Referente commissione deontologica presso il CNOP è il consigliere Tenaglia
  • Il 20 e 21 novembre 2015 a L’Aquila si terrà il consiglio de l CNOP e probabilmente il 19 ci sarà un convegno con personalità di spicco
  • La OS ha ricontattato il Presidente che si è detto disposto a discutere con loro solo se la OS permetterà un facilitazione dei pagamenti agli iscritti

Per quanto riguarda l’apertura delle candidature per i commissari degli esami di stato, il Presidente afferma che, contrariamente a quanto detto in precedenza, gli iscritti che hanno tutti i requisiti e che vogliono candidarsi, possono inviare in qualunque momento la propria richiesta seguendo le istruzioni che trova al link http://www.ordinepsicologiabruzzo.it/index.php?id_sezione=116. Quindi, se interessati e se avete i requisiti, vi invitiamo a inviare la vostra domanda!

Sulla sede di Pescara, secondo il Presidente, non è ancora possibile redigere un regolamento di gestione in quanto mancano ancora i documenti per la gestione dei dati sensibili, il mansionario dei dipendenti e l’assicurazione: in seguito all’adempimento di tali punti sarà possibile fare anche il regolamento. Peccato però che la sede di Pescara sia stata già utilizzata per corsi di formazione! A questa osservazione, il Presidente risponde che il corso in questione era già stato stabilito dal dott. Bontempo e a lui non poteva rifiutare questo favore!

Affermazione che ci lascia sempre più perplessi!!

Per quanto riguarda il materiale che avevamo sottoposto all’attenzione del Presidente su una possibile infrazione deontologica di un collega ci viene risposto che dobbiamo formalizzare la nostra segnalazione altrimenti lui non può procedere.

Per il punto relativo a deleghe e patrocini, il Presidente ci ha tenuto a fare una premessa sul fatto che lui non elargisce deleghe e che si è risentito di questa nostra affermazione: in seguito ha sommariamente risposto che le deleghe seguono le cariche istituzionali, ma in fin dei conti non ci ha risposto in maniera esauriente!

Infine si discute della proposta di far partecipare i colleghi alle riunioni di consiglio: dopo una animata discussione, il Presidente ha deciso che le sedute di consiglio non sono aperte agli iscritti. Peccato cari colleghi! Di questo potete leggere meglio qui!

Alle 14:20 si chiude il consiglio e si apre la commissione deontologica: per ovvi motivi di privacy, non possiamo scrivervi di quanto si discute.

I Consiglieri:

Lisa Bellaspiga

Angelo Collevecchio

Cinzia D’Amico

Marida D’Angelo

Stefania Marinelli

Zoppo Luigi




Finchè Fondazione non ci separi!

Ricordate il nostro articolo di giugno sull’istituzione, da parte del nostro Ordine, di una non precisata Fondazione?

La conclusione era:

In attesa di conoscerne atto costitutivo, statuto, e amministratori per noi, questa Fondazione, è solo un modo di poter spendere i nostri soldi in maniera non pubblica.”

Da allora nulla è cambiato, l’Ordine ha deciso che evidentemente non era necessario che gli iscritti sapessero più di quanto scritto da noi. Neanche i 7 consiglieri che si sono ricandidati ci hanno, in quanto iscritti, detto nulla. Magari ci chiederanno il voto per loro e per chi dicono loro,magari ci prometteranno trasparenza e rigore, magari giureranno di voler coinvolgere gli iscritti, ma:

  • di quanto hanno fatto in questi 4 anni;
  • di chi abbia proposto l’istituzione della fondazione;
  • di chi abbia votato a favore dell’istituzione della fondazione;
  • di chi ne faccia parte;
  • di come siano stati scelti i soci fondatori;
  • degli scopi e delle finalità  che la Fondazione persegue;
  • dei 20000 euro donati a tale Fondazione (tra spese di istituzione e donazione per il fondo costitutivo);
  • del perché abbiano deliberato (all’unanimità dei presenti, zero consiglieri contrari) che l’appartamento di Pescara, comprato con i soldi degli psicologi abruzzesi, possa essere donato in caso di scioglimento degli Ordini a tale Fondazione(e ai suoi soli membri), e non all’Enpap (patrimonio di tutti gli psicologi) o allo Stato (patrimonio di tutti);

nulla ci è dato sapere.

E non pensate che non gli sia stato chiesto…

Con gli occhi chiusi si vota meglio, deve aver pensato qualcuno….

Bene, preparatevi a vedere la luce!

Prima di tutto qualche riferimento giuridico: La fondazione è un ente PRIVATO costituito da un patrimonio preordinato al perseguimento di un determinato scopo. La fondazione è creata dalla persona fisica o giuridica (fondatore) che destina il patrimonio allo scopo; la fondazione si caratterizza per l’assenza di finalità lucrative, il che la fa rientrare tra le organizzazioni non a scopo di lucro (o no profit). L’assenza di finalità lucrative implica il divieto di distribuire gli avanzi di gestione ma non il divieto di conseguirli: se ci sono, devono essere reinvestiti all’interno della fondazione (es. rimborsi spesa). La fondazione, a differenza dell’associazione, non dispone di un organo come l’assemblea in grado di controllare l’operato degli amministratori (es. verifica delle richieste rimborsi spesa) e, se del caso, sostituirli o, addirittura, deliberare un’azione di responsabilità nei loro confronti .

Qualche giorno fa ci viene recapitata, in forma anonima, una lettera. Non potevamo credere a quello che leggevamo… C’erano tutti i dati, membri, scopi e finalità di questa fantomatica Fondazione.

Non vi nascondiamo che abbiamo pensato anche ad uno scherzo. Ritenevamo il contenuto, oltre che politicamente scorretto, davvero incredibile…

Come poter trovare conferma a tale documento? Purtroppo non, come dovrebbe essere, chiedendo all’Ordine.

Stiamo ancora aspettando risposta ad una nostra mail PEC di luglio e al successivo sollecito di settembre!

Per fortuna non tutte le amministrazioni sono uguali. L’elenco delle Fondazioni Onlus si trova presso la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, è un elenco cui non è previsto accesso pubblico, ma tuttavia a chi fosse portatore di qualche interesse il dirigente preposto può dare alcune informazioni. A differenza del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi, l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto che lo status di Psicologo iscritto all’Albo della regione Abruzzo renda il titolare degno di avere informazioni su un ente denominato “Fondazione dell’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo”.

Ora sappiamo che la Fondazione esiste ufficialmente, e che nei suoi scopi e finalità c’è l’offerta di servizi psicologici al cittadino e la formazione per il personale di questi servizi.

Potenzialmente cosa rischia un iscritto? Partiamo dal male minore. L’Ordine potrebbe continuare a sovvenzionare la fondazione elargendo contributi di tutti gli iscritti per farli gestire non si sa ancora da chi ma senza alcuna trasparenza o controllo da parte degli iscritti. Tra rimborsi spesa per raggiungere le due sedi a disposizione (Pescara e L’Aquila), cene con professionisti per discutere di varie ed eventuali progettualità, magari qualche abbonamento mobile per le telefonate dei soci che non è giusto ci rimettano, le spese saranno tante e non possono pensarci solo i soci, ecc ecc.

Il peggio?

Che l’Ordine possa accreditare la fondazione per la formazione continua dei liberi professionisti.  Vorrebbe dire che i membri della Fondazione potrebbero imporre tematiche e docenti che dicono loro. Compresi loro stessi come docenti. Gli iscritti sarebbero costretti a  pagare, perché i crediti vanno comunque conseguiti, senza libertà di scelta. La scelta l’hanno solo i soci della Fondazione. Vi chiederete, ma l’Ordine non può garantire una Formazione gratuita? Lo dovrà fare! Per legge. Non si capisce perché creare un ente in concorrenza all’Ordine stesso.

Altro scenario spiacevole. La Fondazione ha come scopo attività per il superamento del disagio giovanile, per la prevenzione di comportamento a rischio nei bambini e ragazzi in età scolare; la lotta al disagio sociale, l’istituzione di centri d’ascolto e accoglienza per persone escluse socialmente o comunque con disagio psicologico, la collaborazione con enti locali e università per la realizzazione di tali attività, la collaborazione con enti locali per la stesura dei piani di zona, ecc ecc… Qui la cosa si farebbe ancora più grave… Oltre che in concorrenza all’Ordine stesso si pone in concorrenza con TUTTI GLI ISCRITTI. Soprattutto quelli che con tanti sforzi  portano avanti progetti con associazioni e cooperative. Iscritti che lo fanno investendo il proprio denaro, con tutti i sacrifici del caso, non spendendo quello altrui!

Potrebbero esserci vantaggi? Noi non ne vediamo uno, non ne abbiamo letto nelle comunicazione dell’Ordine, non ne abbiamo sentito parlare da parte dei consiglieri.

In questi giorni grazie agli spot elettorali apprendiamo un nuovo scopo, ovvero la creazione di un percorso di sostegno alla progettualità psicologica attraverso l’accesso ai fondi della Comunità Europea. Vi starete chiedendo: ma l’Ordine non può presentare direttamente progetti per il sostegno alla progettualità psicologica? Certo che sì, e anche in questo caso l’Ordine Psicologi Lombardia, governato da AltraPsicologia, è stato precursore e ora viene seguito anche da altri Ordini.

A pensar male, e non vogliamo assolutamente farlo né sostenerlo, si potrebbe quasi pensare che la Fondazione sia solo un modo per poter lasciare impoltronato qualcuno che non potendo più essere candidabile vuole comunque continuare a muovere le fila della politica professionale abruzzese.

Anche per questo personalmente ci lascia perplessi che i 7 consiglieri ricandidati si siano divisi in tre liste diverse. Fino a due settimane fa hanno governato a braccetto senza alcun problema, insieme hanno ignorato la nostra richiesta di confronto, insieme hanno taciuto sulle attività del Consiglio, insieme hanno deciso di non pubblicare delibere e bilanci… Non sarà mica che hanno pensato che dividendosi hanno più possibilità di rientrare e una volta dentro tornare insieme a fare il buono e il cattivo tempo? 

Orsù cari consiglieri ricandidati, ci state contattando per farci sapere cosa avete intenzione di fare nei prossimi 4 anni se eletti, avete gruppi sui social, fate telefonate, fate incontri, anche in sede a l’Aquila! Ce lo dite se ci siete davvero voi dentro questa fondazione PRIVATA e se avete deliberato di finanziarla con i soldi di tutti gli iscritti per lavorarci voi? Se davvero come riporta la lettera anonima pensate di accreditarla per la formazione agli iscritti? Formazione  che potrebbe essere gestita in forma più trasparente dall’Ordine stesso?

Redazione AltraPsicologia Abruzzo

 




Verità e Falsi Miti su AltraPsicologia Abruzzo

Car* Collega,

pubblichiamo un filmato che avevamo proposto negli incontri tenuti a novembre e dicembre scorsi. La campagna elettorale si lancia verso il picco finale e iniziano a rincorrersi anche allusioni e false verità. Cerchiamo di riportare chiarezza!  😉