2025: l’anno del MaxiVoto!
Fai le ultime fatture… invia alla commercialista… sistema l’agenda per il prossimo anno. Avrò fatto il versamento dei bolli? Quando si invia tutto al Sistema Tessera Sanitaria? Ma davvero da Aprile solo fatture elettroniche? Non scade ora il triennio ECM ora, vero? Il tirocinio di specializzazione retribuito? Ah no, riguarda solo pochi fortunati.
E intanto devo ancora comperare i regali!
Sono queste le incombenze quotidiane che saturano la mente di noi psicologhe e psicologi. La lista di cose da fare per gestire la professione sono sempre di più, sempre più assurde.
In tutto questo marasma, alcuni obiettivi a lungo termine, alcuni temi importanti ma che sembrano più distanti, possono passare in secondo piano.
Tra queste anche la gestione e il rinnovo dei nostri enti di categoria: gli Ordini e l’Enpap.
A dirla tutta, la maggioranza degli psicologi non sa neppure che si vota ogni 4 anni. E nel caso delle ordinistiche è facile fare confusione, visto che la scadenza è stata spesso spostata in avanti.
Le elezioni, in generale, rappresentano un momento cruciale per la vita di una comunità. Non sono semplicemente un adempimento burocratico, o una gara a squadre che interessa pochi parafilici.
Le elezioni sono quel momento in cui ciascuno di noi ha un’opportunità per dire la sua sul futuro della psicologia in Italia, sulle politiche professionali e sul ruolo che possiamo giocare nella società, attraverso i rappresentanti che ci scegliamo.
Ed in questo momento storico, in cui la società mostra grande interesse verso la psicologia, dobbiamo avere cura dei nostri Ordini, della nostra Cassa di Previdenza, e partecipare al voto per assicurarci che alla guida delle istituzioni ci siano persone in cui crediamo, di cui conosciamo i valori e con cui condividiamo degli obiettivi.
Un regolamento elettorale rinnovato
Per un particolare allineamento dei pianeti, o forse per volontà di qualcuno, per la prima volta ci troveremo a votare tutte le Istituzioni nel giro di 30-45 giorni, tra fine gennaio e metà marzo.
Una maratona elettorale degna di Mentana, che ci caricherà di programmi elettorali e temi da analizzare.
Guardando il bicchiere mezzo pieno, almeno ci concentriamo una volta sola e per altri 4 anni non ci si pensa più!
Se per la campagna Enpap non ci saranno particolari novità, con un sistema di voto elettronico già rodato, in cui è stato inserito solo un meccanismo di incentivazione alle candidature al femminile, il meccanismo elettorale per gli Ordini è invece completamente nuovo.
Ricorderete (o forse no), che a Luglio 2023 un decreto ministeriale ha prorogato le attuali consiliature fino all’emanazione di un nuovo regolamento elettorale da parte del Ministero della Salute.
Tra chi ha gioito della proroga e chi si è sentito sotto sequestro, a forza di solleciti e passaggi di approvazione attraverso svariati uffici e sgabuzzini, tra Ministero, CNOP, Consiglio di Stato e Corte dei Conti, alla fine questo agognato regolamento il 25 novembre è arrivato in Gazzetta.
Un regolamento nuovo e piuttosto complesso, come sempre avviene quando ci mette mano troppa gente, che neppure può trovarsi insieme attorno ad un tavolo a parlarne.
Ma questo abbiamo e ce lo facciamo andar bene. Magari puntando a rilavorarci in futuro.
Cosa prevede in sostanza il nuovo regolamento?
Semplificando:
– Il voto potrà essere telematico/elettronico (cioè con dispositivo proprio da casa, o se si preferisce, con dispositivo messo a disposizione presso la sede dell’Ordine) e/o cartaceo (ma solo presso l’ordine, non per posta)
– Ogni regione può scegliere la modalità che preferisce: una delle due o anche entrambe. Al momento ci risulta che tutte le regioni/province abbiano scelto le modalità informatizzate, anche l’Ordine di Bolzano, con uno sforzo suppletivo di traduzione della piattaforma in tedesco. Qualche Ordine farà anche il voto cartaceo, in un afflato di amarcord. Solo la Basilicata non si sa dove sia, perché è una specie di califfato dove la Presidente Langone non segue, come fanno gli altri, le scadenze dettate dal CNOP.
– Si potrà finalmente votare una lista, con una semplice X, senza dover scrivere a mano tutti i nomi con il rischio di dimenticare qualcuno. Si potrà ancora votare singoli candidati: è un tantino più complesso, perché bisogna rispettare proporzioni di genere, altrimenti il voto è nullo.
Come AltraPsicologia, pur conoscendo le tante complessità del nuovo sistema, esultiamo per aver ottenuto finalmente il voto online, su cui ci spendiamo da anni. Che semplifica la vita lato votante e permette a un numero più ampio di colleghi di esprimere la propria preferenza, in 5 minuti, comodamente da casa o da studio.
E siamo lieti che venga riconosciuta l’importanza di un voto di lista, ovvero della presenza di una squadra elettorale con alle spalle una storia, una presenza sul territorio, una vita associativa anche al di fuori del periodo elettorale, un simbolo riconosciuto che accompagna la comunità professionale di psicologhe e psicologi da 19 anni.
Difendere e far crescere la professione
AltraPsicologia presenterà le proprie liste in 15 regioni e naturalmente in ENPAP.
Un simbolo riconoscibile e familiare, senza alleanze o accordi per fini elettorali. Con un patto chiaro verso elettrici ed elettori: votare significa scegliere chi guiderà l’Ordine e il Consiglio Nazionale, chi rappresenterà i nostri interessi come psicologi, in un contesto in cui la nostra professione può intercettare la congiuntura favorevole di un interesse particolare dei cittadini e della politica verso il benessere mentale, ma anche le minacce di chi vorrebbe esercitare al di fuori della professione regolamentata.
In un mercato sempre più competitivo e sfidante, abbiamo bisogno di rappresentanti che possano presidiare le condizioni lavorative, promuovere una formazione continua sostenibile e supportare i giovani psicologi nel delicato passaggio dall’università alla pratica.
Concludendo
Dopo la pausa natalizia saremo quindi catapultati in un susseguirsi di emozioni, informazioni, presentazioni di liste, guide al voto.
Noi ci saremo, per informare, semplificare, rispondere, confrontarci.
In maniera onesta, trasparente, chiara.
Come facciamo da 19 anni.
Verrà il tempo per gli approfondimenti, le discussioni, forse, speriamo di no, dei toni accesi.
Ogni cosa ha il suo momento. Ora è quello degli affetti, della famiglia, del giusto riposo.
Tanti Auguri, Buon Natale e un buon inizio, sarà un 2025 in cui vogliamo dare il meglio.