2020: ancora nessun obbligo di ECM per gli psicologi?

[EDIT 08/06/2020: la situazione descritta in questo articolo è stata modificata dalla delibera della Commissione ECM del 08/06/2020. Si consiglia di leggere gli articoli più recenti in merito alla Formazione Continua presenti sul nostro sito. Questo articolo resta pubblicato perché continua ad avere interesse storico.] 


La (buona) notizia è con il 2020 non è scattato alcun obbligo di accumulare punti ECM per gli Psicologi liberi professionisti.
Si va, anzi, verso la riforma complessiva del sistema ECM che, lo si riconosce ufficialmente, non va bene neppure per i medici.

La Commissione Nazionale per la Formazione Continua istituita presso il Ministero della Salute ha, infatti, istituito un Gruppo di Lavoro per la Riforma del sistema ECM.
Si prospetta di riformare il sistema di Formazione Continua in Medicina tenendo conto del fatto che solo il 54% dei medici (e il 33% degli infermieri) è in regola con l’obbligo ECM e che la necessità di garantire i cittadini attraverso un sistema di aggiornamento universale deve comprendere le esigenze dei liberi professionisti, dare loro maggiori incentivi e facilitazioni, incentivare la Formazione a Distanza, centrarsi di più sulla discussione di casi clinici.

Intanto, anche per coloro che erano tenuti all’obbligo, la commissione ha prorogato a tutto il 2020 l’acquisizione dei crediti formativi dovuti per il triennio 2017-2019.

Tutto questo in stridente contrasto con quanto invece prospettato dal CNOP e da molti Ordini degli Psicologi,
che hanno continuato fino all’ultimo a sostenere l’obbligatorietà degli ECM per tutti gli Psicologi a partire dal 2020.

C’è, con tutta evidenza, qualcosa che non torna in tutto questo: al di là dell’italica confusione normativa, che fa si che la struttura delle leggi si rifaccia alla teoria dei test proiettivi, qualcuno sembra aver rimestato nel pasticcio, negli ultimi mesi.
E questa spinta confusionaria si è esacerbata nella recente fase elettorale, con diversi potentati della formazione ECM che si sono mossi, spalleggiati da diversi Ordini che hanno continuato a tenere online post a sostegno di un obbligo formativo che non è mai sussistito e che già da tempo era in fase di disconoscimento ufficiale (qui un’intervista rilasciata dal presidente della Commissione ministeriale a novembre scorso).

Il CNOP stesso ha ancora oggi online l’indicazione che dal 2020 l’obbligo di raccogliere i crediti ECM sarebbe diventato cogente, creando una grande confusione tra gli Psicologi.

Eppure il CNOP “non poteva non sapere” che la Commissione per la Formazione Continua stava mettendo in discussione il sistema ECM: il dottor Calvani (confermato presidente dell’Ordine del Friuli) è membro di quella stessa Commissione come delegato del CNOP.

Che CNOP e Ordini in rinnovo, mentre era in corso la discussione in Commissione per avviare questa riforma, se ne siano usciti con post a destra e a manca per dire che, invece, dal 2020 decorreva un obbligo inesistente per tutti i professionisti pare una presa di posizione totalmente fuori luogo: può essere che Calvani – e con lui il CNOP – non abbia proprio capito di cosa si stava parlando in Commissione ministeriale o c’è altro? E come si muoveranno gli Ordini rinnovati e lo stesso Consiglio Nazionale nella partita per la Formazione Continua?

AltraPsicologia (non) starà a vedere (solamente).