ENPAP 2017-2021: Uno sguardo sul futuro.

Con la riunione del Consiglio di Indirizzo Generale del 29 aprile si è praticamente concluso il mandato 2013-2017 degli Organi dell’ENPAP.

È stato un mandato di sostanziale rifondazione del nostro Ente di Previdenza: sul piano formale, rinnovando i suoi regolamenti principali; sul piano sostanziale riformulando profondamente, con l’organizzazione e l’efficienza interna, la stessa la visione del mandato sociale dell’ENPAP.

I numeri, freddamente, dicono che:

  • siamo passati da meno di 42.000 iscritti registrati nel bilancio approvato nella primavera del 2013 a circa 55.000 oggi (+ 30%);
  • il patrimonio amministrato è cresciuto da 800 milioni di euro (2013) a circa un miliardo e duecento milioni di euro (+50%);
  • il risultato positivo di gestione è cresciuto da 8,7 milioni di euro a quasi 30 milioni nel 2016 (+240%);
  • gli stanziamenti per le forme di solidarietà ed assistenza sono oggi oltre 16 milioni;
  • le maternità erogate annualmente quasi 2.000;
  • i giorni di malattia ogni anno indennizzati dall’Ente oltre 22.000.

In questi quattro anni è stato trasformato radicalmente l’impianto complessivo dell’ENPAP. Eviterò di essere eccessivamente pedante e rimando, per la sintesi delle principali riforme varate in questo periodo, al “Report di mandato” pubblicato sul sito di ENPAP.

Userò solo un pezzettino dello spazio che mi è concesso per uno stringatissimo elenco dei cambiamenti più strutturali:

  • la trasparenza e l’accountability sono state adottate come modello complessivo di gestione: con la pubblicazione di tutti i dati di rilievo sul sito, attivazione delle procedure per la prevenzione dei reati, l’approvazione del codice etico, la pubblicazione e l’aggiornamento della Carta dei Servizi;
  • l’approvazione del Regolamento per la Gestione del Patrimonio e degli Investimenti e la successiva strutturazione di tutte le procedure conseguenti hanno consentito di mettere in sicurezza i nostri risparmi, recuperando risorse significative per le future pensioni;
  • la riforma del Regolamento di Previdenza ha consentito di riversare sui conti individuale di ognuno di noi e quindi alle nostre pensioni i rendimenti effettivamente conseguiti dagli investimenti (anche quest’anno il rendimento dei risparmi pensionistici di ognuno di noi sarà di più del 3%);
  • la riforma del Regolamento Elettorale, con l’introduzione del voto elettronico, ha permesso l’aumento della partecipazione e la riduzione drastica dei costi (da 1,1 milioni a meno di 200mila euro);
  • il microcredito, con l’accesso garantito al credito fino a 100.000 euro, consente ora a tutti di avviare i propri progetti per la professione;
  • la formazione sulle competenze per la progettazione di carriera e l’accesso ai finanziamenti è arrivata in quasi venti città e raggiunto circa duemila Colleghi;
  • i servizi per sostenere lo sviluppo (le consulenze fiscali , il social network interno, la ricerca di mercato, il progetto “Investire in Psicologia”) hanno consentito di facilitare il lavoro, creare occasioni e reti di scambio;
  • la riorganizzazione delle prestazioni sanitarie – sia assicurative con l’inserimento del pacchetto maternità, che dirette con l’ampiamento delle coperture in caso di malattia – hanno dato protezione concreta nei momenti di maggior fragilità;
  • le nuove risorse per la solidarietà – con i contributi in stato di bisogno, i contributi per i familiari disabili – danno ora supporto nelle circostanze più sfavorevoli per i professionisti;
  • La grande spinta all’innovazione efficiente che l’ENPAP ha espresso in questi anni ha trovato spessissimo eco nella stampa nazionale, che ha preso a parlare della nostra professione in toni finalmente favorevoli e confortanti.

Le elezioni hanno visto ampiamente riconosciuto l’intenso lavoro di AltraPsicologia: anche con la forza eclatante dei numeri – Zanon, con oltre 8.500 voti, è il candidato più votato di sempre in una elezione degli Psicologi ma tutti i candidati di AP hanno conseguito voti pari a quasi quattro volte quelli ottenuti dai rappresentanti dei gruppi inseguitori – è stato riconosciuto il valore che, in questo primo mandato alla guida dell’ENPAP, il progetto collettivo di AltraPsicologia ha portato alla professione.

Ora si parte con un nuovo mandato e questo progetto collettivo avrà la possibilità di darsi continuità.

Il 12 e 13 maggio si insedieranno gli Organi che gestiranno l’ENPAP fino al 2021: saranno anni cruciali perché le sfide che attendono la nostra professione mettono oggi in discussione equilibri che – per quanto sofferti – hanno comunque strutturato a lungo il nostro modo di essere Psicologi.

Abbiamo la possibilità, con i prossimi quattro anni, di consolidare e di rendere non più reversibili le realizzazioni di questo primo periodo. E abbiamo l’obbligo di proseguire nel cambiamento per mettere tutti gli Psicologi in condizione di affrontare con qualche certezza in più le sfide che attendono la professione nei prossimi anni.

Nel corso degli incontri con cui, negli ultimi anni, abbiamo raggiunto decine di città in tutt’Italia abbiamo interagito dal vivo con migliaia di colleghi ed abbiamo raccolto tutti i loro feedback, ascoltato tutte le segnalazioni, i commenti, le domande, le preoccupazioni, le proposte che sono arrivate.

Fin dall’inizio dell’avventura di AltraPsicologia (nel 2005) ed ancora di più dall’avvio del primo mandato in ENPAP abbiamo presidiato i social network, risposto alle email, ascoltato le telefonate e abbiamo potuto cogliere i dubbi, le ansie, le speranze di quelli che oggi sono 55.000 professionisti e delle loro famiglie.

Abbiamo commissionato e letto indagini di mercato, ne abbiamo studiato i dati ed indagato le implicazioni per il futuro; abbiamo incontrato i rappresentanti della politica nazionale e gli stakeholder principali della nostra professione; abbiamo maturato esperienza nei rapporti con la burocrazia italiana e con la finanza, più e meno etica, a livello internazionale…

Da tutto questo abbiamo tratto ed elaborato le priorità che AltraPsicologia ha proposto per il governo dell’ENPAP nel prossimo quadriennio. Ripartiamo da questa conoscenza, da questa disponibilità all’ascolto ed alla condivisione per concretizzare il progetto collettivo di AltraPsicologia per l’ENPAP fin dai primi passi della consigliatura che sta per cominciare.

Occorrerà, infatti, intervenire rapidamente per dare agli Psicologi strumenti nuovi ed efficaci per sostenere la capacità di valorizzazione e di programmazione a medio e lungo termine di coloro che vivono di libera professione.

Nei prossimi anni, oltre a quella pensionistica, si consumeranno altre sfide cruciali, per il posizionamento degli Psicologi professionisti nella società italiana: ENPAP sarà il loro alleato concreto nello sforzo, che tocca ad ognuno, per essere al passo con i bisogni emergenti e con il rinnovato mandato sociale che il Paese va proponendo nei nostri confronti.