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Le periodiche elezioni ENPAP rappresentano, per le varie associazioni, una sorta di risveglio primaverile.

E così, argomenti sopiti per anni vengono scoperti all’improvviso, e in poche ore vengono trovate soluzioni così miracolose da farti dire: ma noi che ce ne occupiamo da anni, perché non ci avevamo pensato prima?

È il caso della ricongiunzione dei contributi versati in Gestione Separata INPS. Sono contributi che chiunque abbia lavorato da precario conosce bene.

La Gestione Separata INPS è come il cestino dei rifiuti indifferenziati: ci butti quello che non puoi buttare altrove, e quello che finisce lì non viene riciclato.

COS’È GESTIONE SEPARATA INPS?

Gestione Separata nasce nel 1995 come fondo residuale nel contesto della grande riforma pensionistica Dini, che stabilì il contributivo per tutti e il principio di contribuzione universale: qualunque cosa tu faccia devi versare contributi da qualche parte, e se non hai una cassa, li devi versare a Gestione Separata INPS.

Gestione Separata INPS è una specie di deposito dell’oblio, perché sei costretto a versare contributi per lavori occasionali, precari, temporanei, ma se non versi almeno 5 anni pieni di contributi, non avrai mai diritto a pensione. Ma nessun lavoratore resta per troppo tempo in Gestione Separata, prima o poi scegli un lavoro, una carriera, una professione, e ti trasferisci in una cassa di previdenza dedicata a quel che fai.

Così i tuoi contributi restano là, a fare da galleggiante per il bilancio INPS ma senza prospettive di trasformarsi prima o poi in pensione.

C’È RIMEDIO PER GESTIONE SEPARATA INPS?

Si, un rimedio per non perdere quei contributi ci sarebbe, anzi tre: RICONGIUNZIONE, TOTALIZZAZIONE, CUMULO.

In estrema sintesi, con la RICONGIUNZIONE tu prendi i soldi e li sposti nel tuo ente di previdenza, nel nostro caso ENPAP.

Invece con la TOTALIZZAZIONE e con il CUMULO tu puoi valorizzare i contributi versati in GS INPS chiedendo, al momento della pensione, che ENPAP ritiri mensilmente per te la pensione che GS INPS ti dovrebbe dare ma che, se li chiedi in modo isolato, non ti può dare se non hai 5 anni di contributi.

VIETATO RICONGIUNGERE

Il problema è che da decenni (praticamente da quando esiste la Gestione Separata) INPS rifiuta di rilasciare i contributi versati in Gestione Separata a chi chiede la ricongiunzione.

Da decenni, i professionisti iscritti agli enti di previdenza privati, come ENPAP, non riescono a ricongiungere i contributi versati alla gestione separata INPS, se non attraverso lunghi procedimenti giudiziari.

Nonostante una storica sentenza della Cassazione favorevole ai contribuenti, varie sentenze successive, interpelli ai ministeri, audizioni parlamentari (una nel 2020 dopo la famosa sentenza), l’INPS mantiene ferma la sua posizione: i contributi possono essere totalizzati, ma non ricongiunti.

PERCHÈ INPS FA IL CATTIVO CON I PROFESSIONISTI?

Perché INPS vuole evitare l’emorragia di denaro immediata che conseguirebbe ad una eccessiva facilitazione della ricongiunzione.

Infatti, i flussi di denaro da ricongiunzione andrebbero corrisposti subito, e sarebbero tutti in uscita da INPS e verso gli Enti di previdenza come ENPAP, perché nessun professionista con proprio ente di previdenza avrebbe interesse a lasciare soldi a INPS Gestione Separata.

Ed è per questo che INPS, viceversa, sostiene con forza la totalizzazione o il cumulo per questi contributi: perché nella totalizzazione e nel cumulo il trasferimento dei fondi non avviene subito, come invece accade nella ricongiunzione, ma a fine carriera.

E GLI ENTI DI PREVIDENZA? NON FANNO NULLA?

Gli enti di previdenza (tra cui ENPAP), anche tramite l’Adepp, in questi ultimi anni hanno avviato interlocuzioni con i ministeri e con la politica, un tavolo tecnico per trovare una soluzione operativa, pressioni. Le azioni, con le buone e con le cattive, sono state costanti e a tutti i livelli, dal parlamento all’ultimo dei dirigenti INPS.

Dal basso, i cittadini hanno avviato svariate cause, quasi sempre vinte.

Ma INPS resiste: attualmente la gestione separata INPS continua a respingere le richieste di ricongiunzione, non mettendo a disposizione i contributi.

Tu chiedi la ricongiunzione tramite il tuo Ente, e quelli non ti rilasciano i soldi. Li vuoi? Te li devi andare a prendere con un giudice.

Ed è il motivo per cui molti enti di previdenza (INARCASSA, Cassa Commercialisti, Cassa Farmacisti, Biologi, per citarne alcuni) sui propri siti scrivono, come ENPAP, che la ricongiunzione da GS INPS non è possibile: informano di un dato di fatto.

Oggi, una delle liste elettorali, la XYZ, dopo aver scoperto (probabilmente ieri) il problema, ci offre la soluzione che tutti noi aspettavamo da vent’anni, quella a cui nessuno aveva pensato:

L’attuale gestione ENPAP omette di diffondere tale informazione, mentre XYZ ritiene invece che dovrebbe portarla a conoscenza di quanti siano prossimi alla pensione e intendano valutare tale percorso, fornendo consulenze in merito e assistenza legale, a beneficio dei singoli e della categoria.

Ora: a XYZ sfuggono alcune cose, le elenco:

(1) la Ricongiunzione non si fa in prossimità della pensione, ma durante la carriera. In prossimità della pensione sono più adatti, per mille motivi, totalizzazione e cumulo, e quelli INPS li accetta.

(2) ENPAP non omette nulla, ENPAP informa dello stato di fatto. ENPAP non può informare, suggerire o dare consulenza agli iscritti per fare causa contro INPS. ENPAP ha funzioni pubbliche, non può suggerire o aiutare i propri iscritti a muovere procedimenti legali contro altri enti di previdenza.

(3) ENPAP può fare, e lo sta facendo da anni insieme agli altri Enti, un’azione di engagement presso ministeri e parlamento volta a trovare una soluzione di sistema, che permetta di uscire dalla logica di fare causa.

ALTRAPSICOLOGIA INTANTO LAVORA.

Mentre le varie XYZ scoprono cose nuove, Altrapsicologia – associazione privata di cittadini – è attiva da tempo su questo argomento.

Abbiamo seguito singoli colleghi, e interpellato sindacati, associazioni di categoria e studi legali specializzati in cause collettive, anche con l’obiettivo di ammortizzare le onerose cause legali che i singoli devono affrontare.

RISULTATI?

Chi oggi fa causa per avere la ricongiunzione dei contributi GS INPS ha la quasi matematica certezza di vincere. Ma deve convenire. E fare causa costa.

Non sono al momento risultati praticabili i ricorsi collettivi: abbiamo interpellato associazioni di categoria, sindacati, grandi studi specializzati in cause seriali e collettive. Tuttavia, i riscontri sono al momento negativi perché le singole situazioni contributive, pur sembrando in apparenza simili, presentano in realtà caratteristiche e complessità diverse e una territorialità, che non rendono possibili cause standardizzate.

Questo comporta che spesso al singolo non convenga spendere oggi 1.000-1.500 euro per recuperare, fra venti o trent’anni, qualche migliaio di contributi per un corrispettivo in pensione di poche decine di euro in più.

Naturalmente non poniamo limiti alla provvidenza, e neanche alle buone idee di chi si affaccia oggi a questi problemi: l’apporto di forze e idee fresche è sempre utile.