Finchè Fondazione non ci separi!

Ricordate il nostro articolo di giugno sull’istituzione, da parte del nostro Ordine, di una non precisata Fondazione?

La conclusione era:

In attesa di conoscerne atto costitutivo, statuto, e amministratori per noi, questa Fondazione, è solo un modo di poter spendere i nostri soldi in maniera non pubblica.”

Da allora nulla è cambiato, l’Ordine ha deciso che evidentemente non era necessario che gli iscritti sapessero più di quanto scritto da noi. Neanche i 7 consiglieri che si sono ricandidati ci hanno, in quanto iscritti, detto nulla. Magari ci chiederanno il voto per loro e per chi dicono loro,magari ci prometteranno trasparenza e rigore, magari giureranno di voler coinvolgere gli iscritti, ma:

  • di quanto hanno fatto in questi 4 anni;
  • di chi abbia proposto l’istituzione della fondazione;
  • di chi abbia votato a favore dell’istituzione della fondazione;
  • di chi ne faccia parte;
  • di come siano stati scelti i soci fondatori;
  • degli scopi e delle finalità  che la Fondazione persegue;
  • dei 20000 euro donati a tale Fondazione (tra spese di istituzione e donazione per il fondo costitutivo);
  • del perché abbiano deliberato (all’unanimità dei presenti, zero consiglieri contrari) che l’appartamento di Pescara, comprato con i soldi degli psicologi abruzzesi, possa essere donato in caso di scioglimento degli Ordini a tale Fondazione(e ai suoi soli membri), e non all’Enpap (patrimonio di tutti gli psicologi) o allo Stato (patrimonio di tutti);

nulla ci è dato sapere.

E non pensate che non gli sia stato chiesto…

Con gli occhi chiusi si vota meglio, deve aver pensato qualcuno….

Bene, preparatevi a vedere la luce!

Prima di tutto qualche riferimento giuridico: La fondazione è un ente PRIVATO costituito da un patrimonio preordinato al perseguimento di un determinato scopo. La fondazione è creata dalla persona fisica o giuridica (fondatore) che destina il patrimonio allo scopo; la fondazione si caratterizza per l’assenza di finalità lucrative, il che la fa rientrare tra le organizzazioni non a scopo di lucro (o no profit). L’assenza di finalità lucrative implica il divieto di distribuire gli avanzi di gestione ma non il divieto di conseguirli: se ci sono, devono essere reinvestiti all’interno della fondazione (es. rimborsi spesa). La fondazione, a differenza dell’associazione, non dispone di un organo come l’assemblea in grado di controllare l’operato degli amministratori (es. verifica delle richieste rimborsi spesa) e, se del caso, sostituirli o, addirittura, deliberare un’azione di responsabilità nei loro confronti .

Qualche giorno fa ci viene recapitata, in forma anonima, una lettera. Non potevamo credere a quello che leggevamo… C’erano tutti i dati, membri, scopi e finalità di questa fantomatica Fondazione.

Non vi nascondiamo che abbiamo pensato anche ad uno scherzo. Ritenevamo il contenuto, oltre che politicamente scorretto, davvero incredibile…

Come poter trovare conferma a tale documento? Purtroppo non, come dovrebbe essere, chiedendo all’Ordine.

Stiamo ancora aspettando risposta ad una nostra mail PEC di luglio e al successivo sollecito di settembre!

Per fortuna non tutte le amministrazioni sono uguali. L’elenco delle Fondazioni Onlus si trova presso la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, è un elenco cui non è previsto accesso pubblico, ma tuttavia a chi fosse portatore di qualche interesse il dirigente preposto può dare alcune informazioni. A differenza del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi, l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto che lo status di Psicologo iscritto all’Albo della regione Abruzzo renda il titolare degno di avere informazioni su un ente denominato “Fondazione dell’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo”.

Ora sappiamo che la Fondazione esiste ufficialmente, e che nei suoi scopi e finalità c’è l’offerta di servizi psicologici al cittadino e la formazione per il personale di questi servizi.

Potenzialmente cosa rischia un iscritto? Partiamo dal male minore. L’Ordine potrebbe continuare a sovvenzionare la fondazione elargendo contributi di tutti gli iscritti per farli gestire non si sa ancora da chi ma senza alcuna trasparenza o controllo da parte degli iscritti. Tra rimborsi spesa per raggiungere le due sedi a disposizione (Pescara e L’Aquila), cene con professionisti per discutere di varie ed eventuali progettualità, magari qualche abbonamento mobile per le telefonate dei soci che non è giusto ci rimettano, le spese saranno tante e non possono pensarci solo i soci, ecc ecc.

Il peggio?

Che l’Ordine possa accreditare la fondazione per la formazione continua dei liberi professionisti.  Vorrebbe dire che i membri della Fondazione potrebbero imporre tematiche e docenti che dicono loro. Compresi loro stessi come docenti. Gli iscritti sarebbero costretti a  pagare, perché i crediti vanno comunque conseguiti, senza libertà di scelta. La scelta l’hanno solo i soci della Fondazione. Vi chiederete, ma l’Ordine non può garantire una Formazione gratuita? Lo dovrà fare! Per legge. Non si capisce perché creare un ente in concorrenza all’Ordine stesso.

Altro scenario spiacevole. La Fondazione ha come scopo attività per il superamento del disagio giovanile, per la prevenzione di comportamento a rischio nei bambini e ragazzi in età scolare; la lotta al disagio sociale, l’istituzione di centri d’ascolto e accoglienza per persone escluse socialmente o comunque con disagio psicologico, la collaborazione con enti locali e università per la realizzazione di tali attività, la collaborazione con enti locali per la stesura dei piani di zona, ecc ecc… Qui la cosa si farebbe ancora più grave… Oltre che in concorrenza all’Ordine stesso si pone in concorrenza con TUTTI GLI ISCRITTI. Soprattutto quelli che con tanti sforzi  portano avanti progetti con associazioni e cooperative. Iscritti che lo fanno investendo il proprio denaro, con tutti i sacrifici del caso, non spendendo quello altrui!

Potrebbero esserci vantaggi? Noi non ne vediamo uno, non ne abbiamo letto nelle comunicazione dell’Ordine, non ne abbiamo sentito parlare da parte dei consiglieri.

In questi giorni grazie agli spot elettorali apprendiamo un nuovo scopo, ovvero la creazione di un percorso di sostegno alla progettualità psicologica attraverso l’accesso ai fondi della Comunità Europea. Vi starete chiedendo: ma l’Ordine non può presentare direttamente progetti per il sostegno alla progettualità psicologica? Certo che sì, e anche in questo caso l’Ordine Psicologi Lombardia, governato da AltraPsicologia, è stato precursore e ora viene seguito anche da altri Ordini.

A pensar male, e non vogliamo assolutamente farlo né sostenerlo, si potrebbe quasi pensare che la Fondazione sia solo un modo per poter lasciare impoltronato qualcuno che non potendo più essere candidabile vuole comunque continuare a muovere le fila della politica professionale abruzzese.

Anche per questo personalmente ci lascia perplessi che i 7 consiglieri ricandidati si siano divisi in tre liste diverse. Fino a due settimane fa hanno governato a braccetto senza alcun problema, insieme hanno ignorato la nostra richiesta di confronto, insieme hanno taciuto sulle attività del Consiglio, insieme hanno deciso di non pubblicare delibere e bilanci… Non sarà mica che hanno pensato che dividendosi hanno più possibilità di rientrare e una volta dentro tornare insieme a fare il buono e il cattivo tempo? 

Orsù cari consiglieri ricandidati, ci state contattando per farci sapere cosa avete intenzione di fare nei prossimi 4 anni se eletti, avete gruppi sui social, fate telefonate, fate incontri, anche in sede a l’Aquila! Ce lo dite se ci siete davvero voi dentro questa fondazione PRIVATA e se avete deliberato di finanziarla con i soldi di tutti gli iscritti per lavorarci voi? Se davvero come riporta la lettera anonima pensate di accreditarla per la formazione agli iscritti? Formazione  che potrebbe essere gestita in forma più trasparente dall’Ordine stesso?

Redazione AltraPsicologia Abruzzo