Quanto rumore fa una voce fuori dal coro? Report Consiglio dell’Ordine Campania – Novembre 2018

Lo scorso 18 novembre si è tenuto l’ultimo consiglio dell’anno presso l’Ordine degli Psicologi della Campania.

AltraPsicologia era come sempre presente e attenta.

I punti all’OdG erano molti e, per la prima volta dopo tanto tempo, il dibattito è stato acceso e ricco, tanto da far durare il consiglio quasi 3 ore, senza contare la parte della commissione deontologica.

Ecco una panoramica dei punti affrontati:

  • Concorso ASL NA 1 Centro per 15 psicologi. Avrete avuto certamente modo di leggere i post di AltraPsicologia che informano i colleghi di questa opportunità. Dopo tanti anni l’ASL NA 1 ha indetto un concorso. La Presidente afferma che a fine anno ci sarà un’apertura straordinaria dei termini per l’annotazione dei colleghi nell’elenco degli psicoterapeuti per permettere anche a quanti si diplomeranno a dicembre nelle varie scuole di specializzazione di partecipare al concorso.

 

  • Seguono una serie di comunicazioni della Presidente sul gazebo allestito a Scampia in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, su un dibattito pubblico il 18 dicembre per la giornata dei migranti presso la sede dell’Ordine, e su una giornata di accoglienza dei nuovi iscritti, contestualmente ad un workshop sulla progettazione il 10 dicembre.

 

  • Fondo risorse decentrate: Viene approvata la costituzione del fondo per l’aggiornamento del contratto di lavoro delle dipendenti della segreteria. I consiglieri Iovino e Caruson specificano di essere d’accordo con la proposta, ma si astengono perché non gli era stata inviata la delibera in precedenza.

 

  • Segue un dibattito introdotto da Caruson sull’avanzo di spesa annuale, che risulta aggirarsi intorno ai 600.000 euro. Il consigliere propone quindi di abbassare la quota di iscrizione annuale di 5 euro, così da portarla al minimo consentito (150 €) e dare un messaggio ai colleghi, che sottolinei come l’Ordine lavori per loro senza “approfittarne”. Iniziativa simile è stata appena attuata dall’Ordine del Lazio a governo AP, insieme all’estensione della riduzione della quota al 50% per i primi 3 anni di iscrizione. A questo punto gli animi si accendono leggermente, ma pare che la maggioranza – più che discutere nel merito della proposta – si appigli alla forma, domandandosi ripetutamente che significa “mandare un messaggio” e contestando il termine approfittare, ritenuto sgradevole. Per farla breve, viene approvata a maggioranza la solita quota di 155€, col voto contrario di Caruson e Iovino.

 

N.B. Nella sintesi del Consiglio pubblicata sul sito dell’Ordine non c’è traccia di questo dibattito, ma solo un’opera di autoincensamento dell’attuale amministrazione, che come ogni anno si loda di non aver alzato la quota. Come sanno bene i gestaltici, è tutta una questione di figura-sfondo. Voi cosa scegliete di vedere?

  • Approvazione di un capitolo di spesa di 10.000 euro per elargire un contributo per la partecipazione all’ECP 2019 che si terrà a Mosca. Potranno beneficiarne al massimo 2 psicologi.

 

  • La consigliera Di Carlo chiede la parola, piuttosto d’improvviso ci pare, per informare il Consiglio della piantumazione di un albero a Benevento, in collaborazione con l’Ordine degli Agronomi.

 

  • Protocollo con l’Ordine di Malta. Ricordate? Era stato approvato in un precedente Consiglio. Stavolta, si tratta del regolamento dell’U.O. di Psicologia delle emergenze. Il consigliere Iovino prende la parola per proporre di separare le due voci invece di approvare tutto in un’unica deliberazione: il ruolo dell’Ordine nelle attività di Psicologia dell’emergenza, e il protocollo con l’Ordine di Malta. La proposta viene – indovinate un po’ – ignorata, e il regolamento approvato.

 

  • Commissione pari opportunità. La presidente dichiara che le iniziative attuate dalla commissione saranno finanziate, ma precisa che non c’è gettone per i membri che ne faranno parte, ovvero tutte le consigliere dell’Ordine, Maria Venditti di ItaliAccessibile, il mediatore culturale Musah Awudu, la fondatrice di Famiglie Arcobaleno Giuseppina La Delfa, e i colleghi Fausta Nasti, Daniele D’Aniello, Giovanna Caporaso. Intende inoltre proporre il progetto anche alla Professoressa Nunziante Cesàro. Il consigliere Iovino si candida per far parte della commissione.

 

  • Gruppi di lavoro. La Presidente ricorda con orgoglio la scelta, (fortemente voluta dalla maggioranza appartenente a Psicologi per la Responsabilità Sociale), di chiudere i gruppi di lavoro e aprire i gruppi di studio, basati su progetti specifici, allo scopo di ridurre la spesa dell’Ente. Il consigliere Iovino prende la parola per sottolineare come il risparmio sia dovuto al fatto che i gruppi non ci sono e basta, e qui parte un interessante botta e risposta, tra la Presidente che sostiene che non siano arrivate proposte di progetti per cui attivare i gruppi, e il Consigliere che ribatte che le proposte sono state fatte, ma puntualmente bocciate. A questo punto la risposta finale, che chiude la discussione, non è un commento nel merito dell’obiezione, bensì una specifica burocratica: le proposte sono emerse, ma non sono state messe a protocollo.

 

  • Seguono poi l’approvazione del conferimento di due incarichi con contratto di somministrazione per supporto alla Segreteria, e di un premio incentivante per tutto il personale che ne fa parte.

 

  • Contributi per la realizzazione di convegni organizzati da altri enti: vengono stanziati 1000€ per il congresso “Variazioni di setting: la psicoanalisi di coppia e famiglia”, ed altrettanti per il congresso Internazionale della Società di ricerca sull’identità. Su questo punto interviene il Consigliere Caruson, sostenendo che sia più opportuno che simili contributi economici siano versati a piccole associazioni che fanno eventi formativi gratuiti, piuttosto che a eventi internazionali che, tra l’altro, si finanziano anche attraverso le quote d’iscrizione dei partecipanti (il Congresso sulla terapia di coppia e famiglia, ad esempio, ha quote di iscrizione che possono arrivare anche oltre i 300 €), visto anche che il patrocinio dell’Ordine è accordabile solo per eventi che non abbiano scopo di lucro. Tuttavia, il dibattito si conclude con le parole del Segretario sulla possibilità di patrocinare eventi a pagamento, se sono finalizzati alla sola copertura delle spese. Confini sottili, di non semplice discernimento.

 

Il Consiglio è finito alle 19.00 (senza contare la sessione di deontologica che si è tenuta dopo a porte chiuse), un dibattimento lunghissimo di cui, purtroppo, non c’è traccia nelle news pubblicate sul sito istituzionale dell’Ordine. A leggerle sembra quasi che il Consiglio sia unito nel prendere le decisioni, invece noi c’eravamo, e possiamo dirvi che qualche voce di dubbio è stata sollevata, ma prontamente messa a tacere.

Certo, se venissero pubblicati i verbali delle sedute sarebbe utile a fornire una visione più chiara delle dinamiche che si respirano in Consiglio, ma a quanto pare non si può (ancora) avere tutto dalla vita.

 

Allo stato attuale l’unico modo per rendersi conto di come funziona il nostro Ordine, è quello di recarsi di persona ai consigli come uditore (o leggere i nostri report, ma vi assicuriamo che assistere di persona è davvero istruttivo). Noi lo facciamo da anni, e invitiamo i colleghi a fare altrettanto.

I prossimi consigli si terranno il 17 gennaio e il 15 marzo.