Siamo fatti per cambiare?

Settembre 2018, l’Ordine Psicologi Campania come 9 anni fa: nulla sembra cambiato.
Per comodità vi riassumo i punti salienti dell’incontro.

– Settimana del benessere psicologico
Mentre nei miei pensieri si insinua l’ombra fugace dei “braccialetti della colleganza” e della mitica “agenda 2019” (costata a noi psicologi campani appena 22.000 euro come ho già scritto qui: Un fiorino… per gli psicologi campani) la Presidente comunica con entusiasmo l’imminente avvio della Settimana del Benessere Psicologico, giunta oramai alla sua IX edizione.

Per farci un’idea della spesa complessiva ecco gli importi comunicati nei consigli precedenti:
Giugno 2018: 1200 € per concept grafico e layout; 15700 € per stampe manifesti, metro linea 1, “vela” su Benevento; 8674 € per altri manifesti, opuscoli, segnalibri; 14000 € per spot radio e tv nelle stazioni metro e funicolari; 10000 € per trasporti, spedizioni e rimborsi.
Luglio 2018: 15000 € tra altro materiale, artisti e concerto (?); 1710 per gli svuotatasche.
Il tutto più IVA, per un totale stimato di 80.866 euro.

Si avete letto bene: 80.000 euro, oltre 150 milioni delle vecchie lire.
“Stimati” perché dalla nostra postazione di uditori non sempre è facile ascoltare quanto viene discusso, per cui qualora l’Ordine volesse rettificare la cifra può farlo comunicando agli iscritti tutti i dati di spesa effettivi.
O meglio può farlo pubblicando verbali e delibere come fanno da anni tutti gli Ordini e l’ENPAP a guida AltraPsicologia.

Alla stregua delle attività dell’Ordine la nostra domanda resta dunque la stessa: è davvero necessario spendere queste cifre per promuovere la nostra professione? E’ questo il modo giusto?
L’idea degli studi aperti, e quindi dei primi colloqui GRATIS, è davvero ciò che serve oggi ai professionisti del benessere in Campania per promuoversi?
Non sarebbe il caso, dopo quasi 10 anni, di effettuare un’attenta analisi costi benefici di ciò che si configura a tutti gli effetti come “un investimento”? Perché se fai un investimento…  è importante andare poi a vedere qual è il ritorno di quell’investimento.
In  campo finanziario, ma non solo, si chiama ROI (Return on investment).
E se invece di regalare svuotatasche l’Ordine pensasse a come riempire le tasche degli psicologi campani rappresentando in modo più strategico la nostra professione?

Succede così che una parte della minoranza non trovando altro spazio per farlo (una richiesta di integrazione dell’ODG sarebbe stata forse più appropriata) si inserisce nel discorso ponendo invece una questione interessante: “il numero chiuso per l’accesso alla professione di psicologo”.
Con una domanda: “non è forse il caso che l’Ordine degli Psicologi della Campania prenda una posizione” o quantomeno –aggiungiamo noi adesso – si esprima su un tema tanto delicato quanto complesso?
Sono questi i punti cruciali che, a nostro avviso,  riguardano la professione e il suo futuro!
La presidente Bozzaotra “prende atto della richiesta”. In lingua italiana dovrebbe voler dire “tener conto al fine di prendere delle decisioni”.
Ci auguriamo vivamente che ciò accada e che l’atto in questione non diventi invece “un atto mancato”.

– Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre 2018)
La prof.ssa Arcidiacono legge ai consiglieri un suo contributo che viene acquisito e messo agli atti. Vengono stanziati 7000 euro per un convegno e/o seminario.

Tutti favorevoli tranne il gruppo Professione Psicologo che si astiene.

– Psicologia della Riabilitazione
Ancora una volta i colleghi che lavorano nel privato convenzionato appaiono destinati all’oblio, come se la legge regionale 11/84 (come riportato in un mio precedente articolo: Campania: piove ancora sugli psicologi della riabilitazione) quasi non esistesse.

Le linee guida di cui vi abbiamo già parlato e scritte da psicologi “volontari”(ricordiamo che i gruppi di lavoro furono messi al bando dal gruppo “psicologi per la responsabilità sociale” attualmente in maggioranza) sono pronte e vengono presentate ai membri del consiglio. Nessuno propone modifiche.
Attendiamo con ansia di poterle condividere e di poter valutare insieme a voi in che modo queste possano aiutare i colleghi della riabilitazione ad uscire dallo stato di totale abbandono in cui versano.
Tutti favorevoli.

– Protocollo informatico/documenti/archivio
Viene nominato un responsabile interno all’Ordine per la gestione dei dati, principalmente per la gestione della posta elettronica certificata.

Per la digitalizzazione e la dematerializzazione dei documenti dovremo attendere ancora nonostante tale punto, fondamentale per tante ragioni (snellimento procedure, risparmio tempo, riduzione costi, sicurezza, privacy, trasparenza ecc…) sia oramai all’ordine del giorno DA ANNI.
Tutti favorevoli.

– Deontologia
Il responsabile della commissione deontologica, Roberto Malinconico, “vista la sistematicità degli articoli del Codice Deontologico violati dai giovani colleghi” (e su questo possiamo solo farci delle idee) propone di organizzare degli “incontri di sensibilizzazione” sulle varie province a partire da gennaio 2019.

“Non si tratterà di un corso ma di incontri ridotti con pochi colleghi” si tiene più volte a precisare.
Come pensano di limitare l’accesso dei colleghi a tali incontri però non lo abbiamo ancora capito.
Vengono stanziati 3000 €. Tutti favorevoli.

– Fornitura servizi informatici
Deliberati 4186 € annui per l’assistenza tecnica (sito web, newsletter, anti spam…).

Ricordiamo a tutti che la gestione dei canali social prevede invece un costo a parte di circa 10.000 euro all’anno per ogni canale (Facebook, YouTube…).
Tutti favorevoli tranne il gruppo Professione Psicologo che si astiene.

Dopo un paio d’ore il consiglio volge al termine ed io, inquieto e a testa bassa, vado via con bottiglietta d’acqua e blocchetto degli appunti al seguito.
Sarà che in Ordine Campania hanno cambiato la disposizione del tavolo dove siedono i membri del Consiglio per cui, dalla precaria posizione in cui mi trovo, non mi è nemmeno più possibile “vedere” buona parte dei consiglieri.
Nello specifico tutto l’attuale direttivo è seduto al lato opposto, a me inaccessibile. I casi della vita.
Prima come “uditore” potevo solo ascoltare, adesso è quasi come farlo ad occhi chiusi.

Tutte queste cose messe insieme mi hanno ricordato perché, molti anni or sono, ho scelto di contribuire a far crescere e diffondere l’idea che un’AltraPsicologia è possibile, anche in Campania.