Cosa succede all’Ordine Calabria? I documenti, la nostra lettera al Consiglio, gli aggiornamenti…

Come promesso, eccovi un report dettagliato sulle ultime vicissitudini inerenti l’Ordine degli Psicologi della Calabria. Partendo dalle questioni riguardanti la gestione amministrativa ed economica dell’ente, passando per l’ultima riunione di sabato 13 giugno, fino ad arrivare agli ultimi aggiornamenti sulle future iniziative di AltraPsicologia Calabria anche in vista del prossimo Consiglio dell’Ordine in programma per mercoledì 22 luglio 2020. Un articolo che riassume gli ultimi 3 mesi di attività ordinistica, con documenti e richieste ufficiali, nell’ambito di quella che è ormai diventata una vera e propria “operazione trasparenza” per le psicologhe e gli psicologi calabresi.

PRIMA DEL CONSIGLIO DEL 13 GIUGNO

I giorni che ci avvicinano al Consiglio sono a dir poco turbolenti. Come sapete a seguito della riunione del 2 maggio, in cui si è discusso il bilancio consuntivo, veniamo a conoscenza di alcune criticità e di alcuni aspetti rivedibili sulla gestione economica e amministrativa dell’ente. Ne elenchiamo solo alcuni:

sono più di 4000 euro i soldi spesi in servizi telefonici nell’arco di un solo anno. La motivazione? Delle utenze internet (modem portatili) sono state pagate a due cariche dello scorso Consiglio (ad oggi Consiglieri in carica) ed alla Segretaria Amministrativa. Alla data in cui si discute il bilancio le utenze risultano ancora attive;

appuriamo che nella situazione patrimoniale dell’ente sono riportati ben € 210.161,23 di crediti verso gli iscritti! Chiediamo allora, vista la mole non indifferente dei crediti accumulati, di avere contezza effettiva dell’esigibilità del credito e cioè il dato che certifichi che queste somme sono ancora recuperabili;

i servizi diretti agli iscritti (tra cui i soldi investiti nella formazione) ammontano a meno del 17% di tutte le uscite dell’ente  € 42.882,05. Una cifra che da sola non supera i soldi che invece l’Ordine ha risparmiato per le proprie casse nell’anno 2019 e cioè € 49.316,69;

ammonta a quasi 35.000 € la voce in bilancio “Rimborsi e Compensi Consiglieri”. Dalla discussione in Consiglio viene fuori che si tratta solo di rimborsi e prevalentemente di rimborsi benzina. Non si capisce perché questa cifra venga riportata anche tra i compensi e non è dato visionare la documentazione giustificativa.

Il voto sul bilancio

Alla luce di questa situazione, delle dichiarazioni di voto dello stesso Segretario dell’Ordine che, pur esprimendo voto favorevole al bilancio, non nasconde di aver riscontrato diverse criticità nella gestione economica, della disponibilità del Presidente a chiarire diversi aspetti contabili, della disponibilità della Consigliera Tesoriere ad un impegno di trasparenza per il futuro dell’Ordine, tenuto conto che l’onere dell’approvazione del bilancio consuntivo non può che ricadere sul gruppo politico che rappresenta anche la continuità con la precedente gestione, noi 7 Consiglieri di AltraPsicologia decidiamo di astenerci dal voto sul bilancio. Insomma non possiamo metterci la firma, ma confidiamo ancora nella trasparenza in merito alla produzione dei documenti richiesti.

Le richieste del Segretario dell’Ordine

Ad una settimana dall’approvazione del bilancio (e dalle nostre astensioni) le criticità aumentano. Ci ritroviamo infatti a leggere una PEC inviata dal Segretario dell’Ordine a tutti i Consiglieri in cui veniamo informati in sintesi dei seguenti fatti:

diversi sono gli iscritti che non versano la quota d’iscrizione da più di due anni (e quindi passibili di sospensione). Oggi sappiamo che sono più di 200, che le morosità in generale ammontano a più di 500 iscritti e che vi sono diverse posizioni di inadempienza che arrivano anche a 10 anni!;

al Segretario è stato negato dal Presidente l’accesso all’elenco dei morosi (quando da che mondo e mondo il Segretario dovrebbe essere il tenutario dell’Albo);

gli incarichi dei professionisti che lavorano per l’Ordine non sono coperti da alcun contratto, ma affidati attraverso verbali e delibere;

la voce in bilancio “Acquisto libri, riviste, giornali…” corrisponde a “ricevute” di acquisto dei quotidiani “Il Sole 24 Ore”, “Gazzetta del Sud”, “Il Quotidiano” (periodo 2018 e 2019) per un totale di € 2.126,00. Ricevute intestate all’attuale Presidente, allora Coordinatore della Commissione Formazione;

sul protocollo d’intesa tra l’Ordine e il Provider ECM per i prossimi eventi formativi, tutte le spese organizzative, logistiche, di pubblicizzazione e di segreteria vengono sostanzialmente “appaltate” all’associazione MEDIAMENTE, il cui “management” sembra fare riferimento all’attuale Vicepresidente e all’adesso dimissionario Coordinatore della Commissione Formazione di questa consiliatura.

Non possiamo più attendere

A questo punto, la quota di fiducia che ci consentiva di attendere un Consiglio dedicato agli approfondimenti e ai provvedimenti richiesti, risulta notevolmente compromessa. Ci vediamo quindi costretti a chiedere noi la convocazione del Consiglio ai sensi dell’art.14 L. 56/89 con richiesta urgente di procedere: alla disdetta delle utenze internet, alla produzione della documentazione a supporto del bilancio, a fornire i chiarimenti richiesti dal Segretario nella PEC. In subordine a quanto richiesto, chiediamo le dimissioni del Presidente, del Vicepresidente, della Tesoriera e del Coordinatore della Commissione Formazione.

“Ciao ciao” trasparenza

Il 3 giugno viene finalmente convocato il Consiglio dell’Ordine. Ci si torna a riunire in presenza. Ben 21 i punti all’ordine del giorno e come potete vedere le nostre richieste vengono accorpate in un unico punto come interrogazioni. Solo in un secondo momento, a seguito di ulteriore nostra richiesta, del punto 8 viene modificato il titolo, non più “interrogazioni”, ma “discussione dei punti”. In ogni caso il Presidente si rifiuta di inserire le nostre richieste come punti in odg. Eppure a richiedere la convocazione del Consiglio siamo stati proprio noi ai sensi della legge 56/89.

Non basta. Alla notizia di convocazione del Consiglio, diversi colleghi, nel rispetto del Regolamento dell’Ordine, richiedono di essere messi in condizione di assistere ai lavori come uditori anche attraverso modalità di trasmissione in streaming considerando la necessità di garantire le misure anti-contagio. La risposta del Presidente: “Il Regolamento non prevede la modalità streaming”. Modalità non prevista, ma neanche esclusa, crediamo noi! E quindi perché non adoperarsi per accogliere le richieste degli iscritti e rispettare il Regolamento che prevede che le riunioni del Consiglio siano APERTE? Ennesima occasione persa per dare un segnale di trasparenza.

ENTRIAMO IN CONSIGLIO

La prima parte della riunione è dedicata come sempre agli adempimenti. L’ulteriore differimento del pagamento della quota d’iscrizione per l’anno 2020 al 30 giugno, le nuove iscrizioni, i trasferimenti e le eventuali cancellazioni, le annotazioni come psicoterapeuta e naturalmente l’approvazione del Verbale della seduta del 2 maggio (quella in cui si è discusso il bilancio), un documento che vi consigliamo vivamente di leggere perché i documenti ufficiali sono e rimangono il giusto antidoto a qualsiasi forma di strumentalizzazione.

LE DETERMINAZIONI SUI MOROSI E LA MOZIONE DI ALTRAPSICOLOGIA CALABRIA

Al punto 7 in odg le determinazioni in merito alla grave situazione di morosità in cui versano diversi iscritti all’Ordine degli Psicologi della Calabria. Giusto per capirci 524 colleghi morosi (praticamente un quarto degli iscritti), 265 in arretrato di due anni o più, in diversi casi si arriva a circa 10 anni di morosità, più di 200.000 € da recuperare. Una situazione maturata in 10 anni di gestione ordinistica e sulla quale si sta intervenendo adesso, dovendo procedere al recupero delle somme entro il 31 ottobre 2020, in piena crisi economica ed a seguito del lock down! Sul punto passa la mozione di AltraPsicologia (la prima volta in questo Consiglio). Sarà l’Ordine a farsi carico delle spese legali e postali e non verrà applicato alcun interesse sulle quote dovute (come invece previsto nella delibera iniziale). Abbiamo chiesto questo perché riteniamo che questa grave situazione non sia dovuta solo alle inadempienze degli iscritti, ma anche alla grave superficialità con cui è stata gestita dall’Ordine almeno negli ultimi 10 anni. (La mozione passa con 11 voti favorevoli e 4 contrari)

LA NOTA DI “CHIARIMENTO” DEL PRESIDENTE E LA NOSTRA LETTERA AL CONSIGLIO

Nella corposa documentazione inviataci prima del Consiglio, possiamo leggere anche una nota di “chiarimento” in merito alle osservazioni da noi sollevate che hanno portato alla nostra richiesta di convocazione. Le virgolette sono d’obbligo, perché i cosiddetti “chiarimenti” appaiono poco esaustivi. Nella migliore delle ipotesi si tratta di prese d’atto di prassi di gestione economica che finalmente (e solo a seguito delle nostre segnalazioni) vengono interrotte. Nella peggiore delle ipotesi si continua a sostenere la correttezza di alcune modalità di gestione amministrativa a dir poco discutibili (come nel caso degli affidamenti degli incarichi). Chiusura “a riccio” sulla possibilità di visionare i documenti giustificativi al bilancio. In ogni caso, rispondiamo ai “chiarimenti” con altrettanto corposa lettera (17 pagine) in cui oltre a soffermarci punto per punto sulle risposte per nulla esaustive forniteci, facciamo un excursus di questi primi mesi di Consiglio e motiviamo la conferma della richiesta di dimissioni.

LA NOTA DEL PRESIDENTE

LA NOSTRA LETTERA AL CONSIGLIO

ALCUNI PASSAGGI IMPORTANTI

Utenze internet

A seguito della nostra segnalazione, va in soffitta la prassi di concedere ad alcune cariche del Consiglio il pagamento di modem portatili con i soldi dell’ente. Le utenze (ancora in uso fino a qualche giorno fa a due Consiglieri in carica) sono state dismesse.
Non riusciamo francamente a comprendere come un ente pubblico abbia potuto negli anni mantenere quello che consideriamo un privilegio e come non si sia pensato di interrompere da subito questa prassi, garantendola invece anche in questa consiliatura. Risultato: fino ad oggi abbiamo pagato più di 4000 euro di servizi telefonici all’anno! Le giustificazioni? La distanza dalla sede dell’Ordine per alcuni Consiglieri, le difficoltà con la linea internet a casa. A noi l’unica difficoltà sembra quella di comprendere che si sta gestendo un ente pubblico.

“Acquisto libri, riviste, giornali…”

Altra ‘prassi’. Come detto, nel bilancio consuntivo 2019, figura l’acquisto di alcuni quotidiani (Sole 24 Ore, Gazzetta del Sud, Il Quotidiano per poco più di 2000 euro) rimborsati all’allora Coordinatore della Commissione Formazione ed oggi Presidente dell’Ordine. Il motivo dell’acquisto di questi giornali? Reperire informazioni che riguardavano l’Ordine(!). Giudicate voi su questa modalità di utilizzo delle risorse degli iscritti.

Contratti dei consulenti

Non vi è ancora traccia dei contratti dei i consulenti che lavorano per l’Ordine, solo gli stralci dei verbali con le delibere che ne hanno ‘sancito’ gli incarichi diretti. Sul punto si continua a sostenere che questa sia la prassi da adottare per un ente pubblico. In merito abbiamo prodotto e produrremo ancora pareri legali per il rispetto delle procedure.

Protocollo d’intesa formazione

All’interno del protocollo d’intesa tra Provider ECM e Ordine figurava il nome di un’associazione che si chiama MEDIAMENTE, il cui management (come si evince dagli ultimi dati reperibili dall’archivio web) sembra fare riferimento a due Consiglieri in carica. La spiegazione: è stato un refuso(!). Il punto è che questo refuso, finiva per affidare di fatto i servizi logistici degli eventi all’associazione suddetta. Il protocollo è stato corretto il 3 giugno, quindi solo dopo le nostre segnalazioni. Nel frattempo il Presidente aveva firmato il protocollo (forse senza leggerlo!)

IL VECCHIO PROTOCOLLO

IL PROTOCOLLO CORRETTO

Rimborsi e compensi Consiglieri – due “calcoli da seconda elementare”

Fermo restando il dubbio, ancora non risolto, del perché la voce in bilancio reciti “Rimborsi e COMPENSI” (a quanto sostenuto in più occasioni dal Presidente in questa voce sono riportati solo i rimborsi) dalla nota di “chiarimento” apprendiamo che € 34.836,78 sono stati destinati a titolo di “rimborso chilometrico” per la precedente consiliatura nei confronti dei Consiglieri (Presidente, Tesoriere e Segretario) oltre a spese connesse all’incarico (pasto, parcheggio, ecc.).

Non risultano quindi in questo computo i rimborsi per la partecipazione alle Commissioni né le eventuali spese di rappresentanza del Presidente, come invece dichiarato nella precedente seduta di Consiglio e sottolineato sul sito di informazione del gruppo politico di maggioranza.

In Consiglio, specifichiamo la nostra preferenza per le comunicazioni ufficiali, ma invitiamo il gruppo di maggioranza a prendere una decisione. Nel computo rientrano le spese di rappresentanza o non rientrano?! Giusto per evitare di diffondere “fake news”!

Ipotizziamo quindi un ragionamento che sarebbe però valido se fossimo in fase di bilancio preventivo e quindi “calcoli da seconda elementare”. Trattandosi di un consuntivo dovrebbe infatti valere la documentazione giustificativa, ma siccome pare impossibile avere traccia documentale dei “rimborsi erogati”, procediamo con analisi empiriche.

Se i 15 consiglieri venissero da Reggio Calabria (la provincia più lontana dalla sede dell’OPC) e partecipassero a tutti i consigli (6 in un anno – questa la frequenza dei Consigli nel 2019) il rimborso chilometrico ammonterebbe a € 12.717 (€ 0.45/km). Se i 15 consiglieri avessero usufruito di un pranzo da € 25,00 e un parcheggio a pagamento per 8 ore, la spesa per i soliti 6 consigli ammonterebbe a € 2.610. Il totale della spesa per i consigli è dunque di € 15.327….

Ma è giusto ipotizzare anche che il Presidente e le cariche abbiano necessità di recarsi in sede molto spesso, supponiamo presenze settimanali per 40 settimane (tolte le settimane dei Consigli, nelle quali ci auguriamo che a buon cuore per le tasche dell’Ordine il Presidente abbia fatto coincidere la sua visita settimanale alla sede con il consiglio e tolte le settimane di ferie, Natale e simili, nelle quali ci auguriamo che il Presidente e le altre cariche abbiano preso un meritato riposo) il totale ammonterebbe a € 16.956.

A questo punto appare curioso che la somma delle abbondanti spese ipotizzate ammonti a  € 32.283 e risulti ancora inferiore a quanto  consuntivato e cioè € 34.836,78.

Sono questi i chiarimenti che ancora attendiamo e per i quali ci saremmo aspettati la massima trasparenza!

Richiesta della documentazione giustificativa al bilancio

Avremmo preferito vederla in Consiglio, nell’ottica della trasparenza e a fronte della mole significativa di crediti da recuperare dagli iscritti (210.000 euro). Nulla! Sul bilancio non si torna perché è stato approvato (anche se con 7 astensioni su 15), così dice la mail che il nostro Presidente si è fatto inviare dall’avvocato del CNOP, ma la mail dice anche che possiamo fare accesso civico generalizzato…e allora procederemo (adesso sì) all’accesso agli atti, avendo un interesse attuale e concreto a conoscere gli atti in qualità di Consiglieri dell’Ordine. Continuiamo a domandarci perché non condividere in trasparenza queste informazioni, visto che il bilancio, fino a prova contraria, DEVE essere VERITIERO, costringendoci piuttosto a questo inizio di battaglie legali.

RICHIESTA DI DIMISSIONI

Sin dall’inizio di questa consiliatura abbiamo spinto, dai banchi dell’opposizione, per una netta discontinuità col passato. Le scelte intraprese, la scarsa (o quasi nulla) accettazione delle criticità, la chiusura preferita alla trasparenza, ci hanno portato a confermare le richieste di dimissioni per Presidente, Vicepresidente e Tesoriere dell’Ordine. Il Segretario, pur condividendo gran parte delle nostre argomentazioni e pur avendo contribuito a fare luce su alcune delle criticità esposte, ha preferito votare contrario alle dimissioni. Ci saremmo aspettati un segnale concreto, una presa di distanze a dimostrazione della volontà di voltare pagina rispetto ad una gestione che ha già ampiamente dimostrato di non aver fatto pace col passato. Così non è stato. Ne prendiamo atto.

ALTRI PROVVEDIMENTI DEL CONSIGLIO

Il “nuovo” Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

In Consiglio c’è tempo anche per il voto di protesta. A seguito delle dimissioni del Consigliere Triglia da Responsabile per la Trasparenza, il Presidente indica la candidatura del nuovo responsabile Rocco Chizzoniti (Consigliere anche nella precedente amministrazione). Ci sembra una sorta di remake della vecchia nomina (anche quella ricaduta su un Consigliere al secondo mandato, Triglia appunto) al quale avevamo comunque dato fiducia con il nostro voto. Insomma, politicamente abbiamo già dato. Non possiamo concedere la nostra fiducia, in merito a responsabilità che riguardano la trasparenza, a Consiglieri che hanno portato avanti una gestione economico-amministrativa dalla quale sentiamo di dissociarci totalmente. E visto che ormai siamo abituati a risposte in stile “muro di gomma” alle nostre richieste e segnalazioni, optiamo per un gesto eclatante. Nelle schede scriviamo il nome del Presidente: “Armodio Lombardo”. Lo consideriamo un segnale per ricordare con forza le responsabilità sulla trasparenza in generale che il Presidente e tutto il Consiglio sono tenuti a rispettare!

Altre nomine

A ricoprire l’incarico di coordinamento della Commissione Formazione (anche questo lasciato vacante dal dimissionario Triglia) sarà la Consigliera Maria Rita Notaro, già componente della Commissione.

Delegato Comitato Pari Opportunità CNOP, la scelta ricade sulla Collega Maria Grazia Di Cello votata all’unanimità.

Entra in Commissione Deontologica il nostro Luca Cento che raccoglie 9 voti (i nostri 7, quello del Segretario e un altro non dichiarato) e in Commissione Formazione la nostra Stefania Marchese che raccoglie 8 voti (i nostri 7 e quello del Segretario). I Colleghi espressi dal gruppo di maggioranza sono invece: Giovanni Lopez ed Eleonora Colistra per la Commissione Deontologica; Fabio Pirrotta e Maria Mumoli per la Commissione Formazione.

Regolamento Patrocini

Tra i provvedimenti anche l’approvazione del nuovo Regolamento sulla concessione dei patrocini. Il nostro voto è contrario. Necessario regolamentare la concessione dei patrocini, ma come al solito è il metodo che non convince. In sintesi adesso per richiedere un patrocinio all’Ordine si dovrà fare domanda almeno 60 giorni prima dell’evento… Troppi, anche in considerazione della crescita esponenziale delle attività seminariali on-line. Il Presidente potrà autonomamente concedere patrocini se le richieste provengono da amministrazioni pubbliche, strutture di ricovero e cura pubbliche e private accreditate e università pubbliche…un criterio che ci sembra piuttosto arbitrario. Insomma scommettiamo che come per tutti gli altri regolamenti ci ritroveremo ad adottare modifiche in itinere???

COSA CI PERDIAMO PER STRADA

Tavolo UNI

‘Ciliegina sulla torta’: siamo l’unico Ordine a non aver preso parte al tavolo UNI  nel corso del quale tutti gli Ordini territoriali si sono schierati apertamente contro la normazione dei counselor. In tutta Italia finalmente anche gli Ordini non a guida AltraPsicologia esprimono una posizione chiara sull’argomento, anzi a dire il vero si tratta proprio di un totale cambio di posizione (ve la ricordate la “consensus conference”?). L’Ordine Calabria, rimane “coerente” non partecipando al tavolo e perdendo un’occasione storica. Battute a parte, appuriamo che evidentemente quando si è troppo indaffarati a mantenere vecchie logiche e a difenderne la legittimità, si finisce per perdersi per strada i provvedimenti importanti. Eppure sarebbe bastato inserire un’altro punto in un un ordine del giorno che ne contava già 21!

Tutela: Lettera Ufficio Scolastico Regionale

Non c’è traccia nell’ordine del giorno del Consiglio del 13 giugno, della lettera, elaborata dalla Sottocommissione Tutela, per supportare l’Ufficio Scolastico Regionale nella prevenzione di episodi di abuso della professione di psicologo, soprattutto per quanto concerne gli sportelli presenti nei vari istituti e spesso gestiti da figure che non hanno alcun titolo per occuparsi della salute dei minori. Eppure la lettera è bella e pronta, era già stata messa tra i punti della precedente riunione (poi non trattata per ragioni di tempo), sarebbe bastata una semplice ratifica del Consiglio…Anche per questo, qualche giorno fa abbiamo inviato comunicazione al Presidente. Il punto è stato così inserito in odg per il Consiglio di mercoledì 22 luglio…sarà la volta buona?

DIMISSIONI “LAST MINUTE”

Qualche giorno dopo il Consiglio del 13 giugno, il Vicepresidente dell’Ordine ha rassegnato le dimissioni da componente della Commissione Deontologica e Tutela. Questa volta la comunicazione ufficiale arriva tempestivamente, almeno ai componenti della Commissione, a differenza di quanto successo le caso delle dimissioni del Coordinatore della Commissione Formazione.

Cosa succede adesso?

Succede che per ottenere la documentazione (in merito a: rimborsi, incarichi, consulenze, servizi erogati, convenzioni, protocolli d’intesa, atti interruttivi inviati agli iscritti morosi, ecc.) che ci aspettavamo di visionare, in un’ottica di trasparenza, nel rispetto del nostro ruolo e delle responsabilità che come Consiglieri ricopriamo, ci siamo visti costretti ad inviare formale lettera di accesso agli atti. 30 i giorni di tempo per avere risposta sperando di non dover procedere ad opportune azioni legali.

Succede che per il prossimo Consiglio (qui l’ordine del giorno) abbiamo già presentato (tra le altre) la richiesta di procedere al rimborso all’ente dei costi sostenuti per le utenze internet di cui hanno goduto i Consiglieri in carica durante l’anno in corso.

Succede che noi 7 di AltraPsicologia continueremo come sempre a lavorare con abnegazione in qualità di Consiglieri e nelle Commissioni a cui partecipiamo a tutela della salute dei cittadini e in rappresentanza della categoria. Continueremo, come sempre, ad esercitare la nostra azione di controllo, ad essere avamposto di democrazia all’interno del Consiglio, occhi e orecchie di colleghe e colleghi calabresi.

Con la richiesta di dimissioni abbiamo preso le distanze in maniera netta e chiara da una gestione ordinistica in cui non ci riconosciamo e rispetto alla quale questo esecutivo non dimostra in alcun modo di voler voltare pagina.

La nostra azione di controllo, informazione e stimolo al cambiamento è sotto gli occhi di tutti. Sin dai primi giorni di presenza in Consiglio ci siamo rimboccati le maniche per riportare le istanze degli iscritti, segnalare le criticità che interessano la categoria, rimettere in sesto una macchina che mancava (e in molti casi continua a mancare) dei requisiti minimi di funzionamento. Quando ad esempio i colleghi di tutta Italia ci chiedevano: “Cosa dice il regolamento del vostro Ordine?” rispondevamo con imbarazzo: “Noi non abbiamo un regolamento”. Adesso qualcosa è cambiato, ma quanta fatica, quanta resistenza al cambiamento, quanto tempo impiegato da questo esecutivo a difendere vecchie logiche, piuttosto che agire in trasparenza…Quante occasioni perse per mancanza di volontà politica!

Siamo convinti inoltre che le questioni in ballo non si esauriscano nella cattiva gestione delle risorse degli iscritti, nelle criticità in merito alla gestione economica, nella scarsa trasparenza…qui in gioco ci sono le notti passate sui libri, i sacrifici di più generazioni, la dignità di una categoria che duramente, ogni giorno, lavora per garantire la salute dei cittadini che noi, come Ordine siamo chiamati a tutelare.

Anche e soprattutto per questo, la nostra battaglia non si ferma! Per la trasparenza, per la dignità di un’intera categoria per Un’AltraPsicologia!