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All’inizio dello scorso dicembre il Tribunale Civile di Bari sancì le pesanti irregolarità che avevano caratterizzato le elezioni dell’Ordine di un anno prima, e le annullò ordinando la nomina di Commissario.

LEGGI QUI L’ARTICOLO DEL 4.12.2020 “IL TRIBUNALE CIVILE DI BARI ACCOGLIE I RICORSI DI ALTRAPSICOLOGIA DICHIARANDO NULLE LE ELEZIONI DI UN ANNO FA DELL’ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA REGIONE PUGLIA”

Oltre due mesi dopo, data l’inerzia del Ministero della Salute e la flebile azione del CNOP sul punto, la Corte d’Appello concesse ai nostri avversari la sospensiva di quella sentenza, riportando tutto allo stato precedente, in attesa del giudizio di merito. Ora quel giudizio è stato assunto, il 9 marzo scorso, ma non è ancora stato reso pubblico, e lo diventerà nei prossimi giorni (o al più nelle prossime settimane).

Nel frattempo, il Presidente Gesualdo – ritornato provvisoriamente in carica grazie alla sospensiva – ha pensato bene di far deliberare al Consiglio la nomina di un avvocato che ha difeso le ragioni del suo raggruppamento, quello che ha “goduto” delle irregolarità, in ennesimo e palese conflitto di interessi, e non quelle degli psicologi pugliesi, tutti danneggiati dalla pessima gestione delle elezioni, in particolare gli oltre cinquecento (quasi un terzo dei votanti!) il cui voto postale non è stato ammesso allo scrutinio.

La tortura elettorale subita dagli psicologi della Puglia deve valere anche come invocazione al CNOP e alla politica affinché si risolvano finalmente a consentire il voto online, che come ci ha insegnato l’amministrazione di AltraPsicologia dell’Enpap, consente una partecipazione libera, democratica e priva degli assurdi sprechi di tempo e denaro che le elezioni nel vetusto stile comportano. Le elezioni nazionali Enpap appena svolte sono costate meno delle pugliesi del 2019!

Aspettiamo anche che la Procura completi le sue indagini sul versante penale, dopo essere già intervenuta in sede di giudizio civile confermando la presenza di irregolarità, ma soprattutto aspettiamo la sentenza della Corte d’Appello, fiduciosi nelle nostre buone ragioni e nella magistratura, confidando nella conferma del giudizio di primo grado, e della realtà delle cose, per dare agli psicologi pugliesi la dignità di un nuovo Ordine nel quale tutti possano riconoscersi.

LEGGI QUI LA SENTENZA COMPLETA DEL 3.12.2020