La qualità nella formazione specialistica in Psicoterapia

Innanzitutto alcune premesse. A nostro avviso:

1) la figura dello psicologo è distinta ed autonoma da quella dello psicoterapeuta. Non crediamo possibile comprimere la prima sulla seconda,

2) la specializzazione in Psicoterapia offre specifiche ed ulteriori competenze e strumenti allo psicologo, per affrontare con maggiore efficacia un certo ambito di problematiche,

3) esistono sul territorio numerose Scuole di Psicoterapia che rappresentano realtà di eccellenza. Non parliamo di eccellenza di un approccio su altri, bensì di eccellenza del “processo didattico e formativo”, che può infatti appartenere a Scuole di differente approccio.

Precisiamo infine che Altra Psicologia NON ha mai avuto posizioni ostili verso la Psicoterapia e verso le Scuole di Psicoterapia, anzi… Semplicemente evidenziamo che nel grande mercato della formazione in Psicoterapia, esistono realtà di eccellenza da valorizzare e rami secchi da potare.

Alcune voci, dietro le quinte, hanno interesse a dipingere AP come un soggetto che vuole “far fuori” la Psicoterapia in Italia. SBAGLIATO!
La nostra intenzione è diametralmente opposta, ma comprendiamo che i rami secchi si  preoccupino quando qualche collega prova a innescare processi di qualità e miglioramento.

Ovviamente, poi, non sta a noi decidere quali siano i criteri di qualità. Ci aspettiamo però che l’Ordine attivi dei tavoli di concertazione – con docenti, direttori, ed anche specializzandi – in cui si negozi un sistema di qualità comune e condiviso che tuteli la formazione dello specializzando ed anche il valore della Psicoterapia.

Dopo questa doverosa premessa, passiamo ad analizzare lo scenario macro, e poi ad elencare una serie di proposte concrete che, come Consiglieri, intendiamo portare sul tavolo dell’Ordine Lazio

ANALISI DEL MACRO-SCENARIO

Tre premesse per comprendere le esigenze attuali della formazione specialistica in Psicoterapia e le nostre proposte per l’Ordine Lazio affinché tale Ente si proponga come garante e propulsore della qualità della formazione specialistica in Psicoterapia.

La bolla speculativa della psicoterapia
Nel Lazio le sedi accreditate per la Psicoterapia sono 74 (su 341 in Italia); nel Lazio troviamo uno psicoterapeuta ogni 625 abitanti, praticamente uno ogni isolato!
Non ci stancheremo mai di dirlo: la domanda di Psicoterapia è satura da oltre 10 anni e nonostante ciò le Scuole crescono di numero (ma non di qualità!), i permessi della Commissione MIUR non si arrestano (anzi!), i neo laureati vengono trasportati come bestiame nelle varie Scuole del territorio regionale pur sapendo – Ordine Lazio incluso – che non c’è lavoro, né pubblico, né privato. Si calcola che in Italia, ogni anno, vengano riconosciuti almeno 4.000 nuovi Psicoterapeuti.

Necessità di differenziare gli interventi e la formazione psicoterapeutica
Le sfide dell’attuale scenario sociale richiedono allo psicologo e psicoterapeuta una serie di nuovi strumenti, capacità e conoscenze non sempre acquisite all’interno del percorso specialistico. Nuovi bisogni di cura della sofferenza mentale e relazionale emergono da ambiti clinico-sociali e sanitari affiancando altri interventi di presa in carico spesso molto diversi per statuto scientifico e per prassi operative. In questi contesti lo psicoterapeuta è chiamato a ricalibrare il suo intervento su modalità della cura estranee in genere alla sua formazione. L’efficacia dell’intervento clinico nei contesti clinico-sociali (terzo settore, onlus, cooperative, comunità, scuola, assistenza, etc.) è in funznione della capacità di padroneggiare una strumentazione teorica e un assetto di lavoro in grado di leggere (e reggere) la straordinaria complessità di nuovi fenomeni sociali, di analizzare le caratteristiche delle organizzazioni in cui si opera e di integrare e coordinare efficacemente interventi multi personali, multi contestuali e multi professionali. Diventa essenziale che una istituzione deputata alla trasmissione delle competenze psicoterapeutiche sostenga con attività dedicate e pertinenti la specificità, la qualità e il valore di questo tipo di interventi clinici.

Disorientamento dello specializzando/ato nel mercato del lavoro
Chi è attualmente alle prese con la formazione specialistica o intende entrarvi, o chi invece l’ha oltrepassata e lavora con colleghi giovani alle prime armi, sa bene che il principale problema di questi colleghi è il disorientamento nei confronti della professione. Disorientamento dovuto certamente all’inesperienza e spesso alla mancanza di una precisa identità professionale (approfondisci), ma dovuto anche al rapido cambiamento del mercato del lavoro nei nostri ambiti operativi e alla difficoltà di proiettarsi con fiducia in una professione “vera”.

OBIETTIVI POLITICI PER L’ORDINE PSICOLOGI LAZIO

In questo panorama che cambia rapidamente, l’Ordine Lazio non può e non deve più comportarsi come ha fatto fino ad oggi, limitandosi ad un ruolo di sponda silenziosa – diremmo collusa – di una realtà professionale che procede velocemente verso la rovina, ma deve assolutamente diventare parte attiva ed incisiva a tutela degli iscritti e proporsi come garante della qualità dei servizi formativi.

Necessita chiedere direttamente alle Scuole qualità e servizi innovativi. Necessita svolgere una funzione politica e strategica di coordinamento, interfaccia e proposta con le altre istituzioni preposte agli stessi obiettivi: Università, Commissione MIUR, sedi di tirocinio, strutture e istituzioni sociali, politica nazionale, etc. per la stesura di protocolli d’intesa validi sul territorio regionale.

Come più volte sottolineato, Cultura & Professione e SIPAP (maggioranza e minoranza dell’attuale Ordine Lazio) sono entrambi sostenute da “cartelli di Scuole”, ovvero da flussi di voti provenienti da specializzandi imboccati dai propri docenti e direttori.

Un Consiglio che ha CONFLITTI DI INTERESSE con l’universo delle Scuole di Psicoterapia non può evidentemente adoperarsi in modo libero ed efficace.

La nostra presenza come Consiglieri, liberi da qualsiasi relazione interessata, intende quindi portare in Consiglio proposte concrete e praticabili, che abbiamo l’obiettivo di migliorare la qualità della formazione in Psicoterapia, ovvero di tutelare lo specializzando da una parte, ma anche il cliente finale dall’altra.

OBIETTIVI A BREVE TERMINE

Ad esempio l’Ordine Lazio può da subito chiedere alle Scuole:

  • Di curare maggiormente il collegamento col mondo del lavoro attraverso servizi di Job Placement
  • Di sviluppare una specifica formazione all’autoimprenditorialità, all’analisi della domanda del mercato, all’orientamento, al posizionamento, alla costruzione della committenza.
  • Di sviluppare la formazione alla progettazione sociale e alla metodologia della ricerca sociale, competenza essenziale per chi si vuole muovere su un mercato competitivo
  • Di orientare la formazione specialmente in assetto esperenziale. Molti allievi delle Scuole continuano ad imparare nozioni, spesso astratte, e lamentano la mancanza di un lavoro formativo operativo
  • Di costruire maggiori sinergie “politiche” con le istituzioni che organizzano i tirocini e verifica puntuale della qualità delle esperienze di tirocinio. L’anello più debole della formazione psicoterapeutica è unanimamente riconosciuta l’esperienza dei tirocini, troppo spesso inutili, vuoti, anomici.
  • Di promuovere la costruzione di centri clinici o clinico-sociali e polifunzionali presso gli stessi istituti di specializzazione, dove gli allievi possono cominciare a fare esperienza di collaborazione e lavoro.
  • Di implementare il valore aggiunto del lavoro di gruppo tra i formandi, sia in ambito formativo che progettuale-lavorativo. Un istituto che promuove la costruzione di “comunità di apprendimento e progettazione” crea ambienti culturalmente vivaci ed efficienti.
  • Di curare maggiormente le supervisioni interne e gratuite, specie quelle mirate e constestualizzate ad ambiti specifici (e non generalistiche).
  • Di realizzare una verifica puntuale e partecipata (con gli allievi) dei processi formativi e una valutazione di gradimento che sia pubblica.

OBIETTIVI A MEDIO-LUNGO TERMINE

Oltre a chiedere alle Scuole del Lazio un impegno concreto su questi punti, l’Ordine Lazio può fare ancora molto di più cominciando a svolgere una seria politica per la qualità della formazione in Psicoterapia promuovendo una serie di contatti e sinergie fino ad oggi del tutto eluse.

    • Condivisione di principi etico-procedurali a livello regionale e poi nazionale tra le Scuole (Carta Etica)
    • Valutazione di eccellenza (e di non-eccellenza) tra le Scuole
    • Interlocuzione con la Commissione Miur sulla Scuole di Psicoterapia per la revisione dei programmi, spesso ripetitivi rispetto a quelli universitari; per la valutazione ed il controllo, non burocratico, ma qualitativo della formazione.
    • Interfaccia e partecipazione con commissioni tecniche governative e locali per la promozione dei servizi di psicologi-psicoterapia (gli psicologi sono sistematicamente assenti da ogni commissione).
    • Protocolli d’intesa con comuni, province, regione e altre istituzioni, per l’area del terzo settore, delle Onlus, degli interventi di esternalizzazione dei servizi del walfare, etc.
    • Attività di promozione e di impatto sociale e mediatico del lavoro degli psicologi (e psicoterapeuti) attraverso organizzazione di iniziative regionali ad hoc (mese del benessere psicologico, convenzioni con altri Ordini e con altre associazioni nazionali, etc.).
    • Interlocuzione con le Facoltà di Psicologia affinché siano previste e soprattutto verificate alcune competenze primarie per i laureati come colloquio, diagnosi, analisi della domanda, preparazione teorica, etc., tali che non debbano essere ripetute nella formazione specialistica
    • Creazione ed offerta di un tavolo tecnico per la preparazione di Proposte di Legge e decreti attuativi per gli psicologi-psicoterapeuti.
    • Creazione di un database regionale di esperti nei vari ambiti delle competenze psicologico-psicoterapeutiche da consultare ed attivare in concomitanza di impegni istituzionali e/o mediatici.
  • LA QUALITA’ NELLA FORMAZIONE IN PSICOTERAPIA E’ QUINDI POSSIBILE!
    MA DOBBIAMO ROMPERE IL CIRCUITO DI INTERESSE ATTUALMENTE IN ESSERE NELL’ORDINE LAZIO