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fonte: http://nicolapiccinini.it/newsletter-ordine-psicologi-lazio/2011/04/

Il Presidente, dott.ssa Marialori Zaccaria, ha appena inviato a tutti gli psicologi iscritti all’Ordine Lazio la newsletter sulla questione della nuova sede. Rimango basito a leggere alcuni passaggi e sento il DOVERE di rispondere!

La newsletter arriva presumibilmente ai 16.200 colleghi, sfortunatamente io ne raggiungo circa la metà. Vi prego quindi di far circolare questo articolo tra la vostra rete di contatti. E’ troppo facile costruire i mondi e delegittimare posizioni critiche avendo tutto l’indirizziario!

Il testo integrale lo troverete presto sul sito dell’OPLazio, qui commento solo alcuni passaggi.

la vecchia sede da tempo non risponde più alle esigenze dell’Ente, non è più consona alle nostre necessità. In primis perché per legge – ma non solo – la sede di un qualsiasi Ente pubblico deve rispondere innanzitutto ai criteri di accessibilità ai diversamente abili, e com’è noto, l’ attuale sede non risponde a questi criteri

Verissimo! E’ assurdo che la sede di un Ordine da 16000 iscritti non sia accessibile a persone con handicap. Il castelletto – a ristrutturazione completata (a proposito, quanto durerà?) – garantirà l’accessibilità interna. Purtroppo, come segnalato anche da diversi colleghi, l’entrata da strada parrebbe spesso ostruita da motorini o macchine. Lo sappiamo, il traffico sul Lungotevere è assurdo, ma su questo torneremo dopo. Qui mi preme notare che sebbene l’immobile risulterà accessibile, di fatto, potrebbe comunque presentare significative criticità di accessibilità. Non meritava prendere in maggior considerazione questo aspetto, vista l’entità dell’investimento?

dopo molte ricerche, dopo aver visionato decine di sedi possibili, la scelta è stata finalmente fatta e siamo alla vigilia della firma del contratto

Queste “presunte” DECINE di sedi visionate corrisponde nella realtà ad una VENTINA, ovvero a due decine (Quando si dice “costruire i mondi“). Io per acquistare casa ne ho visionate quasi il doppio. E’ plausibile attendersi che per un simile investimento si proceda a visionare un numero ben maggiore di opzioni?

E’ perché stiamo per compiere un atto importante per la vita del nostro Ordine, che ho deciso di comunicare con voi, anche per fornirvi informazioni e chiarimenti...”

Eggià… proprio per questo! Perché farlo prima? Perché evitare che scoppino malumori? Perché diffondere informazione e facilitare partecipazione? Molto meglio comunicarlo alla vigilia della firma, in altre parole a giochi fatti, e magari allegando anche un pò di critiche gratuite a quei bricconcelli che hanno osato porre questioni di metodo e di contenuto. Già, molto meglio… mi ricorda tanto il comunicato sull’aggregazione di Psicologia a Medicina.

Un anno fa è stata votata all’unanimità, la delibera n. 157 del 24/05/2010 che autorizzava il Presidente a cercare una sede idonea da prendere in locazione.”

E’ vero. E secondo voi “cercare” è la stessa cosa di “valutare tra le opzioni” o, ancor più, di “decidere di scegliere una delle opzioni senza comunicare chiaramente l’intento al Consiglio” (figuriamoci ai colleghi a cui adesso tanta premura si dona!)? Chiedo io…

Accade, che negli ultimi tempi, su internet, ad opera di alcuni competitor, viaggino – sull’argomento della nuova sede – informazioni e notizie che a volte sono fortemente distorte rispetto alla realtà e spesso non corrispondono in toto al vero

Accade negli ultimi tempi che si utilizzino organi ufficiali dell’OPLazio (newsletter e Notiziario cartaceo) per rispondere a critiche che – non trovando ospitalità nella sede opportuna: il CONSIGLIO – devono gioco-forza esondare su altri canali per darne visibilità ai colleghi tutti, o trovare due minuti di attenzione.

Rimango poi colpito dal termine “competitor“. Nel Consiglio straordinario di Lunedì 4 Aprile 2011, la dott.ssa Marialori Zaccaria affermò – nella sostanza – che le minoranze con questi comportamenti stavano cominciando a posizionarsi per le prossime elezioni ENPAP. In pratica, qualsiasi critica tu – minoranza – intendi muovere alla maggioranza, questa viene interpretata come “demagogica o strumentale”, viene completamente “spostata” dal piano del confronto istituzionale e “rimossa” nel limbo dell’attacco, dell’aggressione, della propaganda. Dovreste provare, è una sensazione veramente particolare…

Per esempio, dicono (sic!) che è troppo grande

Per esempio (sic!) almeno da me non è mai stato detto, ed a memoria (sic!) neppure dalla SIPAP

Si dice anche che la nuova sede è troppo bella (!) e che conveniva andare in periferia, per una questione di immagine! Capisco la polemica politica, ma francamente c’è un limite a tutto. Per cortesia, qualcuno ci spieghi perché una sede in periferia accresce l’immagine della Psicologia ed invece una sede “bella e centrale” è un danno per la comunità professionale.

Il sottoscritto, scrisse “Che dire? Una sede del genere non può non piacere, è bellissima! Ma la domanda è: ci serve a noi psicologi? A chi serve?” Che mi pare decisamente differente (Quando si dice “costruire i mondi“)!

E comunque continuo a dire che vista la situazione di difficoltà lavorativa, avrei preferito puntare su una sede meno sfarzosa, anche in periferia, purché ben raggiungibile, dignitosa e con adeguati spazi ed accessibilità. Capisco che ciò investe la sensibilità di ciascuno, tant’è che l’ho specificato. Trovo il Castelletto eccessivo rispetto alla condizione media dei colleghi. Se penso ad un Ordine in grado di dare ospitalità ai colleghi (anche simbolica) e di permettergli un’identificazione professionale, un’affiliazione… beh… il Castelletto lo trovo distonico, ma detto ciò e per quanto mi riguarda, è assolutamente NON VERO quanto qui affermato da Cultura e Professione!

Comunque costa troppo, ribattono! Ma nemmeno questo è vero.E’ assolutamente in linea con i prezzi di mercato.”

Ed anche qui è simpatico e degno di nota il tentativo di costruzione di mondi. Per ciò che mi riguarda ho sempre messo in relazione l’entità dell’investimento con altri elementi di metodo e contenuto. L’entità economica – di mercato o fuori mercato che sia – è comunque elevata. Partendo da ciò, e vista l’entità, ho rimandato ad altre riflessioni. Non si è criticato il costo in modo assoluto e scollato dal contesto e dal processo decisionale tenuto dalla maggioranza.

Ma passiamo alla critica più grave che viene mossa – che è totalmente falsa – e cioè che il consiglio avrebbe approvato l’affitto della nuova sede, di soppiatto, clandestinamente, senza che fosse addirittura all’ordine del giorno. Ecco come si sono svolte le cose.
Il giorno 14 marzo 2011 è stato regolarmente inviato a tutti i consiglieri l’odg con gli allegati. La Discussione riguardante la nuova sede era al numero 13 dell’ordine del giorno. Ma cosa è avvenuto il21 Marzo durante la seduta di consiglio? Che alle ore 16.23 – dopo la trattazione dei quattro punti di deontologica – la minoranza, in blocco, ha abbandonato la seduta, nonostante la chiusura dei lavori fosse prevista per le 18.30.

Ripeto: da circa un anno si discute dell’affitto nuova sede. E’ capitato diverse volte che all’OdG ci fosse una dicitura del tipo “Discussione in merito nuova sede OPLazio”, e così è avvenuto la volta scorsa. L’allegato a cui accenna il Presidente è una sorta di planimetria senza alcuna precisazione rispetto al fatto che si sarebbe deliberato l’affitto di tale nuova opzione (come altre ne abbiamo incontrate, e scartate). Altra cosa curiosa è quella di farcire l’OdG di un elevatissimo numero di punti, alcuni rilevanti ed altri meno. Ovviamente poi l’ordine dato alla trattazione gioca molto come potrete immaginare…

Il 21 Marzo, la maggioranza ha fatto più di mezz’ora di ritardo ad apertura seduta, ha occupato più di metà giornata con la trattazione di 3 o 4 audizioni/casi deontologica. Abbiamo fatto pausa pranzo alle 15,15. Ci siamo dati appuntamento alle 15,45. La maggioranza rientra per le 16,15 (dopo nostra telefonata di sollecito). La seduta terminava alle 18 e c’erano da discutere praticamente tutti i punti… ah… dimenticavo, ad apertura ovviamente hanno tolto il punto all’OdG in cui si parlava di consulenze esterne e simili… ogni volta che manca il Presidente, dott.ssa Zaccaria, il caso vuole che si stralcino i punti più succulenti…

Vi dico, personalmente mi sono sentito letteralmente offeso da questo comportamento. Assieme ai consiglieri di minoranza SIPAP abbiamo quindi deciso di abbandonare la seduta in estremo segno di protesta e non accettazione di tale modalità. Anche in quel caso nessun consigliere di maggioranza ha avuto la cortesia di informarmi che si sarebbe deliberato l’affitto, che quella planimetria riguardava in realtà un’opzione su cui vi era intenzione di delibera. Nessuno! Nulla!

Mi prendo quindi la responsabilità di fronte a voi colleghi di aver lasciato la seduta, ma questo era il contesto in cui è nata la decisione!

La dott.ssa Zaccaria ha ragione. E’ avvenuto tutto secondo Regolamento, ci mancherebbe! La forma è salva. Sulla sostanza e sul metodo potremmo discuterne… ciascuno di voi colleghi potrà farsi una propria idea. Respingo le accuse lette nella newsletter dell’Ordine e rimango sgomento dall’uso che viene fatto di uno strumento istituzionale quale è la Newsletter. Specifico, nella forma, il Presidente ha diritto e potere di inviare le newsletter e di scriverci dentro cose. Nella sostanza… mi ricorda tanto il comunicato sull’aggregazione di Psicologia a Medicina.

Un ultimo punto, ma non per importanza e gravità. Sono stati rivolte offese anche ai dipendenti, e questo lo ritengo inaccettabile. Si è parlato di ufficio elefantiaco, volendo intendere che rispetto al lavoro da svolgere c’è un numero eccessivo di impiegati, ergo quelli che ci sono, sarebbero fannulloni.”

E qui si tocca il fondo più scuro e deprimente! Una libera interpretazione che fa il paio con il “voler intendere che” qualsiasi critica è demagogica e propagandistica! Ho portato il rapporto dipendenti/iscritti di altri Ordini regionali ed il Lazio risulta uno di quelli con un rapporto più svantaggioso tra quelli presentati, quando invece con l’aumentare degli iscritti dovrebbero svilupparsi economie di scala… non mi sono inventato nulla, basta prendere anche uno dei tanti manuali di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni! Il fatto che reputi questa organizzazione pesante e non efficiente è del tutto legittimo, tant’è che mi sono candidato per provare ad implementare una gestione organizzativa – dal mio punto di vista – più efficiente ed orientata ai colleghi. Forse il Presidente dovrebbe fare un’indagine presso i colleghi per conoscere l’opinione media che circola rispetto efficienza ed efficacia dell’Ordine. Magari sarei poi io a stupirmi dei risultati… o magari no!

MAI e poi MAI ho inteso offendere i dipendenti, né tanto meno dargli dei fannulloni. Ma stiamo scherzando??? Ho portato una considerazione del tutto legittima che affrontava una criticità a livello ORGANIZZATIVO ed è un’operazione deprecabile quella di portare il tutto – di voler intendere che – ad una dimensione PERSONALISTICA e di attacco ed offesa a persone – i dipendenti -con cui per altro ho sempre avuto un reciproco rapporto di rispetto e fiducia. Ed è tanto più criticabile visto che viene fatto esercitando la funzione di Presidente dell’Ordine ed utilizzando la newsletter dell’Ordine.

Sono incredulo, basito, disorientato, scoraggiato.

Vi chiedo nuovamente la cortesia – se lo ritenete opportuno – di far circolare questo post tra i vostri contatti. Vi chiedo un aiuto per rendere più simmetrico questo confronto, agli occhi della comunità dei colleghi!

Non è possibile usare la newsletter di tutti gli iscritti per costruire i mondi!