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fonte: http://nicolapiccinini.it/consulenze-esterne-ordine-psicologi-lazio/2011/01/

Lunedì 24 Gennaio, una seduta di Consiglio surreale. Un fulgido esempio di quanto fortunati siamo noi psicologi laziali ad avere un simile governo della professione. Non lamentiamoci sempre, pensiamo a chi sta peggio. Toda joia, toda beleza!

Tra i punti all’OdG, al numero 7 vi era anche “Decisioni in merito ad adozione regolamento per acquisizioni in economia e incarichi di consulenza“. Di questo argomento ne parlammo già nella seduta del 20 Dicembre scorso (leggi articolo).

In pratica, a dicembre scorso la maggioranza Cultura e Professione aveva proposto un regolamento per affidare consulenze esterne che permetteva – in potenza – di attribuire anche centinaia di migliaia di euro senza dover passare dal Consiglio. Su quel meccanismo intervenni, denunciandone l’assurdità, tant’è che alla fine si decise di rimandare la discussione e la proposta di emendamenti – per l’appunto – a questa seduta di gennaio.

In realtà Cultura e Professione mise come vincolo il termine ultimo del 13 Gennaio per l’invio di proposte di emendamento in quanto vi era l’urgenza temporale (a detta loro) di approvare questo Regolamento. Noi dell’opposizione chiedemmo di poter posticipare il termine visto che non era il massimo dover studiare norme ed articoli di legge durante il Natale per produrre emendamenti ragionevoli. NON NE VOLLERO SAPERE: c’era l’urgenza di approvare il Regolamento.

TORNIAMO ALLA SEDUTA SURREALE DI LUNEDI’

Il Presidente Marialori Zaccaria non era presente e così ha presieduto il Consiglio il VicePresidente Paolo Cruciani. In pratica, in apertura, ha subito proposto lo stralcio (alias: la non trattazione) del punto 7 (Decisioni in merito ad adozione regolamento per acquisizioni in economia e incarichi di consulenza) e del punto 11 (Discussione in merito a nomina Organismo Indipendente di Valutazione della Performance), gli unici due punti di sostanza di un OdG piuttosto leggero, affermando che l’assenza del Tesoriere Mario D’Aguanno non permetteva di trattare il punto 7.

Personalmente ho trovato la proposta decisamente fuori luogo in quanto:

  • il Regolamento sul come affidare consulenze esterne è questione di ordine politico ed organizzativo/gestionale. L’assenza del Tesoriere non è assolutamente vincolante rispetto a questo dibattito e quindi la motivazione addotta dal Cruciani appariva del tutto pretestuosa,
  • fra l’altro, ogni volta che il Presidente Marialori Zaccaria è assente la maggioranza propone in apertura lo stralcio dei punti più importanti. Sarà pure una semplice casualità, fatto sta che OGNI VOLTA hanno richiesto stralci. Non sarebbe quindi assurdo pensare che la richiesta muovesse dall’assenza della Zaccaria, piuttosto che da quella del D’Aguanno,
  • a Dicembre avevano un’impellente urgenza temporale di veder approvato il Regolamento, ed ora invece propongono di farlo slittare alla prossima seduta del 28 Febbraio. Delle due una: o in realtà non vi era nessuna urgenza e quindi a Dicembre ci avete preso in giro, o se l’urgenza esiste realmente allora è assurdo perdere un ulteriore mese!

A queste riflessioni si aggiunge poi un fatto decisamente grave. Nel Verbale ufficiale della seduta del 20 Dicembre 2010 non vi è traccia, neppure un accenno, al mio intervento di denuncia (leggi articolo) di quel malsano meccanismo proposto nel Regolamento, e neppure dell’intervento concorde del Tesoriere D’Aguanno. Stiamo parlando di una discussione durata almeno 5 minuti. NESSUNA TRACCIA!!! Ovviamente non ho alcuna fantasia paranoica, rilevo semplicemente e con estremo disagio questo fatto.

A quel punto, notando che la maggioranza era presente con soli 7 consiglieri su 9, e sapendo che senza noi consiglieri di minoranza sarebbe tutto saltato (ci vogliono almeno 8 Consiglieri perché il Consiglio sia valido), ho informato della cosa i colleghi di minoranza SIPAP e gli ho proposto di sostenere la seguente posizione:

o discutiamo oggi il punto 7 ed il punto 11, e rimaniamo qui per tutto il Consiglio; oppure se rimanete sulla posizione di stralcio dei due punti, abbandoneremo la seduta e decadrà tutto quanto l’OdG

I colleghi SIPAP, condividendo la contrarietà sullo stralcio e le critiche sopra elencate, hanno sostenuto questa mia linea ed assieme abbiamo chiesto al Cultura e Professione di trattare sia il 7 che l’11. Abbiamo anche precisato che Cultura e Professione, qualora riproponesse lo stralcio, si sarebbe assunta la responsabilità di provocare l’annullamento della seduta per assenza del numero minimo di Consiglieri ed i relativi disservizi alla comunità dei colleghi laziali. Ciò in quanto la proposta di stralcio era assolutamente pretestuosa e mossa da loro volontà politica, più che da reale esigenza tecnica.

Ovviamente Cultura e Professione ha ribadito la proposta di stralcio e così, alle ore 13, noi consiglieri di minoranza abbiamo abbandonato la seduta.

A quel punto veniamo informati che – in realtà – se entro 30 minuti dall’ora in cui è venuto meno il numero minimo si presenta un consigliere e si raggiunge quindi il numero minimo di 8, la seduta di Consiglio torna attiva e valida a tutti gli effetti.

Colpo di scena!

Siamo quindi rimasti fuori dalla stanza ed al ventiquattresimo minuto, ecco che ti spunta la Marialori Zaccaria. Et voilà, che maggioranza sia…

A quel punto noi rientriamo e dichiariamo di riprendere parte alla seduta di Consiglio (visto che i numeri c’erano a quel punto voglio partecipare!). La Zaccaria, evidentemente scocciata per essere stata richiamata in fretta e furia all’Ordine (letterlamente!), esordisce con toni e termini non prettamente Oxfordiani, ricevendo la condivisibile osservazione del consigliere SIPAP Massimo Gubinelli, una cosa del tipo “Marialori, ci dispiace che l’esser dovuta venire d’urgenza ti abbia creato disagio, ma in ultima analisi che vuoi da noi consiglieri di minoranza che liberamente e secondo nostri diritti abbiamo preso una decisione prevista e consentita da Legge?

Bene, come da tradizione, tornata la Zaccaria, tornò anche il rigido Ordine all’interno dell’ordine. Votazione di stralcio, maggioranza compatta, lo stralcio passò. Ed assieme passò anche l’urgenza temporale tanto sventolata a dicembre… passò… in cavalleria… ve ne racconterò quindi nuovamente dopo il Consiglio del 28 Febbraio 2011.

Dopo tale decisione, noi consiglieri di minoranza, come protesta contro questa modalità totalitaria, abbiamo comunque abbandonato la seduta di Consiglio.

Toda joia, toda beleza