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Se fosse una partita di “scopone scientifico” alla prima seduta del Consiglio dell’Ordine è stata fatta valere la regola dell’asso pigliatutto.  Questa regola altera completamente gli equilibri tra fortuna e competenza.

Solitamente a si vince usando un metodo e una strategia, aiutati da un po’ di fortuna; con la variante dell’asso pigliatutto, la fortuna diventa molto più determinante.

Così è accaduto all’Ordine degli psicologi: i nostri avversarsi elettorali hanno deciso di avvalersi di questa regola sfruttando appieno la propria fortuna elettorale (hanno vinto con 8 consiglieri contro i 7 di AltraPsicologia, nonostante AP abbia preso più voti in assoluto e sarebbero stati sufficienti 13 voti in più alla nostra ottava candidata per ribaltare il risultato: casualità).

Con l’asso in mano si sono presi tutte e quattro le cariche (presidente, vicepresidente, segretario, tesoriere). Nonostante i proclami propagandistici basati sulla solita retorica della ricerca di un dialogo, di condivisione ecc., nei fatti dimostrano la volontà di amministrare in completa autonomia l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, impostando la regola della roulette (speriamo non russa): rien ne va plus.

Peccato che non stavamo giocando a scopone all’osteria ma si stava tentando di costruire un dialogo e una condivisione utile ai colleghi per rappresentare al meglio gli psicologi. Peccato che così governare diventi difficile.

Comunque, AltraPsicologia non governa né può amministrare l’Ordine; intanto staremo a vedere cos’altro succederà. I primi segnali non possiamo considerarli molto positivi, infatti oltre alla presa di tutte le cariche ordinistiche dobbiamo fare i conti anche con il primo discorso del neopresidente che scivola su “l’idea che l’Etica… appartenga alla sfera privata di ognuno”, un vero manifesto al laissez faire, che in questo periodo sappiamo cosa significa.

Nonostante questo, noi manterremo i nostri valori e ideali, gli stessi che abbiamo esposto in apertura di Consiglio dell’Ordine. Si alla qualità, alla distinzione, ad una psicologia che si presenta di fronte al sociale a testa alta. No alle svendite, no alle pratiche che strizzano l’occhio all’abusivismo, no alle terapie riparative, no ai baronati. Questa è stata e sarà la nostra linea guida per i prossimi anni, solidi nelle nostre opinioni grazie all’associazione ormai di portata realmente nazionale.

Perché chi punta solo sulla fortuna riesce a combinare alla fine ben poco, e la partita che vince oggi sarà la stessa che perderà domani. Ca va sans dire.

Mauro Grimoldi