La grande illusione

Siamo alla nostra prima esperienza come consiglieri dell’Ordine. Questo ci riempie di entusiasmo, curiosità e profondo rispetto per questa istituzione, e ci sentiamo investiti di una grande  responsabilità, anche pensando a tutti i colleghi che hanno creduto in noi votandoci.

Ma… sono già state effettuate due riunioni di Consiglio, e ci troviamo disorientati.

Il primo Consiglio, quello di insediamento, è stato dedicato all’elezione delle quattro cariche principali. L’atmosfera era decisamente tesa, il pubblico carico, ma l’esito alquanto scontato: infatti, a differenza di quanto normalmente accade e di quanto era fisiologico immaginarsi visti i numeri delle elezioni, non c’è stata alcuna interlocuzione informale preliminare. “Professione Psicologo”, facendo valere la propria maggioranza di 8 consiglieri su 7, ha eletto in un sol colpo tra le proprie fila Presidente, Vicepresidente, Segretario e Tesoriere.

Ma procediamo oltre: fortunatamente le attività dell’Ordine non si esauriscono nelle mansioni dell’esecutivo: ci mancherebbe!La norma prevede, infatti, oltre agli incarichi ai singoli consiglieri, l’esistenza delle Commissioni. Nel Consiglio OPL le Commissioni “Istruttoria e di Garanzia”, “Contratti” e “Deontologica” “svolgono funzioni consultive, istruttorie, di studio e di proposta per il Consiglio” (Art. 28, comma 1). Durano per tutta la durata della consigliatura (quattro anni) e devono essere elette entro 30 giorni dalla nomina delle cariche, ossia… entro il 15 giugno.

I tempi ci sono, eppure non arriva nulla, e a un certo punto… colpo di scena! 

Il Ministero, infatti, obbliga tutti i Consigli regionali a riunirsi venerdì 30 maggio per eleggere il triennalista del Consiglio Nazionale. Quella data non si può quindi modificare, tocca convocare un Consiglio; ma quel giorno coincide con una pregressa convocazione all’ENPAP di molti consiglieri di AltraPsicologia.

Pensiamo tutti che un’assenza di diversi di noi sia spiacevole, ma non grave: la candidata triennalistaverrebbe comunque eletta per via dei numeri della maggioranza.Ci immaginiamoche il prossimo consiglio potrà essere realmente utile per affrontare tutte le altre questioni importanti inerenti la Lombardia.

E INVECE NO.

Il Presidente Bettiga, infatti, nonostante sia stato avvertito delle assenze, fa pervenire un Ordine del Giorno in cui sono presenti ben 14 punti. Non sono proprio bazzecole: si parla di delibere di nomine referenti, delibere di impegni di spesa, delibere di regolamentazione dei gettoni per le cariche (ma non erano stati aboliti??) e poi… e poi loro, le tre Commissioni, quelle così importanti, che durano quattro anni e che rappresentano l’ossatura portante per il funzionamento di un Ordine. Leggiamo che ne è stata inserita addirittura una quarta, non presente nel regolamento (quindi dove sta la fretta?): la Commissione Tutela.Possibile che lo voglia fare apposta?

Nel materiale che ci viene inviato via email, poi, si richiede di segnalare il proprio interesse a partecipare a una o all’altra commissione, mettendo il proprio nome in una riga vuota. Ora, siamo sbalorditi: è così che si scelgono le importanti Commissioni? Segnandosi su un foglietto tipo festa delle medie? Riteniamo che la presentazione delle linee politiche di questa nuova aggregazione necessiti di un’approfondita discussione, con la presenza del maggior numero possibile di consiglieri.

Ovviamente abbiamo protestato, richiedendo di protocollare e allegare al verbale di Consiglio un documento che spiega la posizione di AP e richiede di rinviare le discussioni critiche. Nulla vieta, infatti, che di queste questioni così rilevanti si possa discutere insieme anche solo una settimana dopo, o il giorno precedente fissando un consiglio ad hoc, anziché approfittare della convocazione obbligata da decisioni ministeriali.

Pensiamo che la democrazia imponga un dialogo, una discussione, e non ultimo il rispetto per i tantissimi colleghi che ci hanno votati. 

Vogliamo essere coinvolti in queste decisioni, per capire quale sarà l’indirizzo dell’Ordine nei prossimi quattro anni, e per far valere il nostro punto di vista. Altrimenti che senso ha un Consiglio di 15 persone?

Con grande rammarico, apprendiamo che il Consiglio del 30 maggio rimane convocato, e l’OdG resta immutato. Il tutto è stato messo a tacere tramite scialbe discussioni via mail… e sì che siamo psicologi, ma vi prego, non riusciamo a parlarne a voce?

Anche chi di noi poteva essere presente la sera dal Consiglio sceglie dunque di non esserci.

Questa convocazione non ha considerato la nostra volontà di costruire insieme l’Ordine e noi non accettiamo questa farsa. Il Presidente dovrebbe rappresentare tutti gli psicologi e non solo quelli che hanno votato “Professione Psicologo”.

Per noi tre, infine,è anche una grandissima delusione nei confronti di persone più o meno coetanee e certamente affini dal punto di vista professionale… ma che una volta arrivate ai vertici si comportano già come le vecchie volpi della politica che purtroppo abbiamo già imparato a conoscere nel periodo precedente al 2010. Speravamo che noi giovani psicologi potessimo continuare a dire qualcosa di nuovo a questa istituzione per farla funzionare in modo diverso. Evidentemente non è così.

 

Paolo Bozzato

Cristina Contini

Chiara Marabelli