LA RI-PESCA MIRACOLOSA

Nella migliore tradizione della politica italiana che ha caratterizzato gli ultimi decenni, il nuovo gruppo di maggioranza presente all’Ordine (Professione Psicologo) utilizza il più classico dei trucchi messi in atto da alcuni vecchi politici italiani per ri-pagare i propri amici che si sono prodigati nelle elezioni. Il meccanismo è semplice e ben noto: i propri candidati che non hanno vinto le elezioni sono successivamente riciclati tramite consulenze, naturalmente a spese degli elettori stessi.

Lo stesso è accaduto all’Ordine. Il primo dei non eletti del gruppo del Presidente Bettiga è stato il primo collega ad essere chiamato in una commissione dell’Ordine. Al primo consiglio utile, la “nuova” direzione del nostro ordine ci fa comprendere che di nuovo c’è ben poco.

È successo che alle scorse elezioni il candidato Antonio Fresco detto “Tony” non è riuscito a guadagnare abbastanza voti per essere eletto in consiglio, e così viene ri-proposto proprio lui per una consulenza e votato dai suoi compagni di campagna elettorale in un batter d’occhio. Nonostante i consiglieri di AltraPsicologia abbiano fatto notare questa pratica definendola “poco elegante” (per essere cortesi), la nuova maggioranza procede spedita chiamandolo nella commissione comunicazione insieme ad altri due consiglieri eletti, naturalmente sempre della stessa bandiera politica.

La commissione “comunicazione” che può distribuire più di 10.000 euro in gettoni (d’oro?) diventa così una commissione politica con due consiglieri della maggioranza e il primo dei non eletti del loro stesso gruppo. D’altronde era prevedibile perché la commissione nasce proprio con l’obiettivo di “affiancare il presidente” nella comunicazione “interna/esterna”.

In questo modo la nuova maggioranza ha raggiunti i suoi obiettivi:

  1. Sistemare chi è stato penalizzato dalle votazioni.
  2. Accentrare la comunicazione dell’ordine che ora è completamente in mano alla linea politica del Presidente con la “commissione di comunicazione politica”.
  3. Concretizzare la priorità della politica rispetto ai contenuti e alle competenze.

In questo modo proclami circa la volontà di dialogare della nuova maggioranza si esauriscono a degli slogan elettorali senza che ad oggi sia seguita alcuna azione coerente con quanto continuino a dichiarare!

È proprio un vero peccato. Durante la campagna elettorale un acuto post di un noto collega esperto in comunicazione ci faceva comprendere quanto può essere utile rivolgersi ad un vero professionista della comunicazione. Sembra invece che la nuova dirigenza dell’Ordine abbia altre priorità mai esplicitate chiaramente. La prima era far ri-pescare il collega Fresco: “va bene che in questi giorni abbiamo tutti invocato il fresco, ma forse siamo stati fraintesi”.

Paolo Campanini