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Un giudice nomina come ausiliario un professionista non psicologo in ambito genitoriale. In seguito al parere generale della commissione tutela dell’ordine, il professionista viene rimosso dall’incarico.

Questo è un esempio di quello che può accadere in seguito all’operato della commissione tutela. Allo scorso consiglio dell’Ordine sono stati presentati i lavori della Commissione. Si conferma quanto di buono fatto fino a ora ma non si vedono passi avanti, e la strada è ancora lunga.

Come AltraPsicologia rimaniamo convinti che tutte le attività volte alla tutela della professione siano centrali nel governo dell’Ordine. Purtroppo, però, non troviamo le stesse convinzioni da parte della attuale maggioranza del presidente Bettiga.

Durante questa consiliatura non solo è stata creata una commissione dedicata alla tutela della professione, ma anche abbiamo approvato un regolamento della commissione che la rende un organo istituzionale e che può dare continuità nel futuro. Ma questo ormai fa parte del passato.

LE BUONE NOTIZIE

Venendo al presente, risulta inviata una lettera alle scuole, seppur non gestita direttamente dalla commissione tutela e avendola scoperta quasi per caso durante un consiglio (sigh).

Nel 2018 la commissione ha fornito numerose risposte ai quesiti posti da colleghi e cittadini che vogliono sapere quali attività ricadano nell’ambito psicologico e quali invece no. Counselor, sportelli di ascolto scolastici, somministrazione di test, abusi online e neuropsicologia. Questi sono gli argomenti che generano maggior perplessità.

Purtroppo le buone notizie sulla tutela si interrompono qui, non c’è altro da segnalare.

LE CATTIVE NOTIZIE

Ci eravamo lasciati nel 2017 con un bilancio preventivo poco rassicurante che dedicava alla voce “tutela” solo il 1,4% delle risorse, aspetto aspramente criticato da noi di AltraPsicologia perché considerato misero.

Nella presentazione in Consiglio degli ultimi dati sull’attività della commissione tutela si ottiene così una conferma. Mentre nel 2017 sono stati affrontati quasi 90 casi, a metà del 2018 si è arrivati a circa la metà della metà dei casi.

Il Consiglio è coinvolto solo marginalmente nei casi di denuncia per abuso di professione e le risorse sono scarse per un impegno così importante per l’ordine professionale.

La volontà politica di dedicarsi alla tutela è assente. A memoria, la presenza del presidente in commissione è sporadica e, quando presente, limitata a brevi momenti durante il lavoro della commissione. Il vice presidente Mazzucchelli, che dovrebbe sostituire il presidente, lo si è visto solo su youtube.

Tutto questo è un chiaro indice di mancanza di volontà politica di dedicarsi alla tutela della professione, siamo fermi alla forma ma per essere incisivi veramente è necessario un impegno maggiore.

La commissione non ha il tempo sufficiente per svolgere il proprio lavoro e non è nelle condizioni di poter sviluppare una progettualità e di perseguirla. In consiglio il tema della tutela è riportato come una formalità e non viene così affrontato adeguatamente.

Infatti, non si registrano progetti specifici come la creazione di informazioni e comunicazioni, e neppure abbiamo assistito a uscite clamorose come il video che smascherava i counselor, la presa di posizione verso una consensus conference del consiglio nazionale.

Sulla tutela siamo partiti bene nel 2016 con la definizione della commissione tutela, ma purtroppo non si è andati oltre alla formalità della commissione e riceviamo parecchi segnale di disinteresse.

Quello che sembra più drammatico è che la situazione appena descritta della commissione tutela è simile per tutte le attività di governo dell’Ordine.

Manca una volontà generale e una progettualità definita nel governo della professione e si continua a inseguire quello che capita. Proseguendo così difficilmente vedremo dei progressi.

Il consiglio dell’ordine è composto da persone di buona volontà ma, senza una direzione generale e senza la capacità di affermarsi in modo deciso sui temi cari agli psicologi, con la sola buona volontà non si arriva da nessuna parte. Al momento assistiamo alla distribuzione di contentini per tutti.