Sei nel dubbio? Non sai che fare? Vuoi prendere tempo? Semplice, attiva un tavolo.
Questa, non è una massima tratta da qualche film e non è neanche una legge tratta dalle ormai famose leggi di Murphy. E’ forse il claim del nuovo spot IKEA? No. Nulla di tutto questo. Vediamo di capire di cosa parliamo.
Ritorna di attualità il tema dell’abusivismo professionale. Uno dei temi cardine di AltraPsicologia che da tempo denuncia e pone all’attenzione questo annoso tema. L’amara realtà nella quale ci troviamo, è bene esemplificata dalle Scuole di Psicoterapia che formano parallelamente counsellor. In sostanza, ci si trova di fronte a scuole di psicoterapia che, da una parte, richiedono la laurea, l’anno di tirocinio, l’esame di stato e la conseguente iscrizione al nostro Ordine per poter essere formati e specializzarsi in psicoterapia. Quelle stesse scuole, nella stanza accanto, aprono le porte a tutti, e con abili artifici retorici, formano al counselling chiunque lo desideri, chiunque lo voglia, con qualunque laurea, o anche con il solo diploma di scuola superiore.
A luglio, noi di AltraPsicologia, per rompere la cortina di silenzio che da anni aleggiava sulla situazione piemontese, abbiamo comunicato al nostro Ordine questa situazione. Abbiamo così fatto una piccola ricerca su web, abbiamo raccolto i dati delle scuole di psicoterapia che hanno all’attivo anche corsi di counselling aperti a tutti (la trovi QUI), e abbiamo inviato tutto al nostro Ordine.
Da luglio quindi, questo elenco è nelle mani dei nostri consiglieri di Insieme per la Psicologia. Sempre a luglio, anche in funzione degli esiti del referendum, e quindi sul nuovo articolo 21, ci ponevamo questa domanda:
ora che il nostro Ordine non può fare più finta di non vedere, ora che ha ricevuto una segnalazione da parte di alcuni iscritti su una palese violazione del codice deontologico, più precisamente sull’articolo 21, cosa farà? Bene. Ora lo sappiamo: nulla. Anzi, non è vero: fa un tavolo. L’ennesimo.
Il nostro Ordine regionale infatti, ci ha da pochi giorni inviato una comunicazione via mail dove, tra le altre cose, ci informa che:
è stato avviato un tavolo congiunto tra Ordine e Consap, al quale è stata invitata anche l’Università, finalizzato alla definizione degli atti tipici della professione, ritenendo che una posizione attiva e dimostrativa delle specificità della nostra professione rispetto al counselling, debba affiancare una posizione esclusivamente difensiva
Ora, premessa la notevole attitudine del nostro Ordine a promuovere e attivare tavoli, vediamo di capire un paio di cose rispetto a questa comunicazione che l’Ordine Psicologi Piemonte ci invia:
Chi partecipa a questo tavolo?
Ordine, Scuole di Psicoterapia (Consap, conferenza delle scuole di psicoterapia piemontesi*), Università. Curioso. Son sempre loro. Sono sempre Ordine, Scuole di Psicoterapia e Università che si siedono prima attorno ad un tavolo poi ad un altro, poi un altro ancora. Per esempio, tanto per citarne un altro, al tavolo interistituzionale presso la regione Piemonte sulla psicologia sanitaria, chi ci sarà? Si, loro (QUI ne abbiamo scritto e tra l’altro abbiamo chiesto di poter partecipare al tavolo in questione). Chi avverte il nostro Ordine che non esistono solo Università e Scuole di Psicoterapia nel mondo professionale?
Inoltre, ma cosa centrano gli atti tipici dello psicologo, con le scuole di psicoterapia, che si occupano, per l’appunto, di abilitare alla psicoterapia? Ecco, ci sembra che ci sia davvero una grande confusione da parte dei nostri consiglieri, e sarebbe ora che ci si chiarisse
Ma per fare cosa?
Questa è la domanda più pertinente. I nostri consiglieri ci informano che lavoreranno sulla definizione degli atti tipici della professione. Bene, ma forse conviene avvertirli che l‘Ordine Nazionale degli Psicologi ha da poco deliberato e diffuso il documento (QUI il documento di CNOP) a cura del gruppo di lavoro, attenzione qui, Atti Tipici che, riportando dal sito Cnop:
A questo punto vediamo solo due alternative:
– o si ritrovano tutti insieme, il nostro Ordine, Università, Scuole di psicoterapia, per fare una lettura in gruppo ad alta voce di questo documento dell’Ordine Nazionale
– oppure, qualcuno deve assolutamente informare i nostri consiglieri che hanno attivato un tavolo che ha come obiettivo qualcosa che è già stato fatto!
Capito perché attivano i tavoli al nostro Ordine?
* Alla Consap aderiscono tutte le scuole private sul territorio piemontese tranne l’Istituto Watson
Ormai siamo arrivati a un livello paradossale, un Consiglio sempre più fermo, statico e ancorato a modalità gestionali anacronistiche. Prevale sempre di più l’ottica “politica” (Morgan docet) piuttosto che una visione snella, efficiente e soprattutto orientata a erogare servizi e sostenere i colleghi. C’è davvero bisogno di una modifica dei processi organizzativi radicale e l’introduzione di nuove competenze all’interno del Consiglio altrimenti qui la situazione non può che degenerare in Piemonte.
Da coautore del Parere CNOP, sono disposto a illustrarlo anche in OPP, se serve… nel documento l’analisi anche giuridico-normativa e giurisprudenziale delle distinzioni con il counselling sono ben articolate.
Inutile direi, rifare a livello regionale un lavoro appena fatto a livello nazionale… e tra l’altro, coautore del Parere è anche Barcucci, che da quelle parti dovreste conoscere bene…
Luca, che dire?
Qui si parla in realtà di aver timore di andar contro ai classici bacini elettorali che da anni sostengono le attuali forze in campo.
Tutto qui in fondo.
beh la prima alternativa sembra più pratica oltre che più utile
La divertente provocazione di Alessandro Lombardo potrebbe in realtà trasformarsi in opportunità di condivisione e discussione..
magari prendono tempo… intanto a dicembre/gennaio ci sono nuove elezioni… tutto nuovo e si riparte come prima…
per questo occorrerà andare a votare in massa per buttar fuori questi invischiati!!!
un saluto a tutti