Prodromi di una Primavera piemontese

Sfondo


In Piemonte è primavera. Non lo si direbbe a guardare i colli dei cappotti ben alzati, le facce nascoste dalle sciarpe, i cappelli ben calcati sulla testa. Eppure, specialmente tra gli psicologi c’è aria di nuovo, di trasformazione. Una piccola primavera piemontese.

Le elezioni da poco concluse hanno comunicato molto chiaramente l’intenzione di tutta una categoria al cambiamento, segnando un nuovo inizio. Premiando la lista presentata da AP, ma anche quella del gruppo del Coordinamento Psicologi e Psicoterapeuti, gli psicologi piemontesi hanno segnalato, attraverso le loro preferenze, il bisogno di una nuova psicologia, innovativa e capace di raccogliere le sfide dei tempi. La richiesta è stata forte, non sarà possibile far finta di niente, né mai potremmo come gruppo di Altra Psicologia, avendo fatto posto da sempre all’idea di una innovazione possibile e non solo nel nostro programma.

Regalando semi da piantare di fronte al seggio accompagnati dallo slogan “Seminiamo Cambiamento” non abbiamo fatto altro che rendere vivo un messaggio che da anni costruiamo lavorando insieme, vivo proprio come quelle piantine che ci auguriamo vengano piantate.

Sappiamo quanto questo sia un momento delicato per la categoria, siamo consapevoli che cambiare sia ormai molto di più che un vezzo ma una necessità. E abbiamo raccolto la sfida.

Sappiamo che una rondine non basta a dichiarare finito l’Inverno ma l’entusiasmo raccolto nei giorni delle elezioni, le dichiarazioni di chi per la prima volta si è recato al voto, prima in assoluto o prima dopo anni di “tanto è lo stesso”, scegliendo Altra Psicologia perché intenzionato a  portare il suo contributo al nostro lavoro, sono stati tutti segnali che hanno rinforzata la nostra scelta politica per la psicologia.

La nostra storia come gruppo di Altra Psicologia si arricchisce di un capitolo importante. Non possiamo negare un sorriso se pensiamo alle infinite giornate passate insieme per costruire questo momento. La fatica di questi mesi, condita di entusiasmo e desiderio di riuscire a concretizzare progetti e parole in realtà condivisibili, ha preso corpo nella lettura del risultato ottenuto nell’urna elettorale. Un quorum raggiunto con soddisfazione, mentre in altre regioni lo si è sfiorato ma non ottenuto, ci porta a pensare che qualcosa ha funzionato, che diversi colleghi hanno iniziato ad occuparsi della professione non solo negli studi ma informandosi, ascoltando e perché no, sognando anche un po’  nonostante la situazione lavorativa sia non proprio rosea. 

Cosa ci comunica il voto dei colleghi piemontesi di questo primaverile gennaio? Che abbiamo una possibilità per attuare un’altra psicologia.

Nelle giornate passate davanti all’Ordine abbiamo avuto occasione di incontrare molti psicologi come noi,  ci siamo scambiati opinioni, abbiamo sentito la loro vicinanza, abbiamo parlato anche con chi la pensava diversamente eppure era mosso dallo stesso bisogno e dallo stesso desiderio, quello di una professione riconosciuta, non spaventata ma forte della sua storia e del suo potenziale.

La nostra è ancora una categoria a rischio, la tutela è un problema reale e il bisogno di avvicinarci al mondo è fondamentale. AP non smette di mettersi in gioco, dentro e fuori dall’Ordine.

Altra Psicologia resta una realtà ferma e concreta sul territorio, fatta di volti e competenze, sempre pronta ad accogliere nuove storie, ad accettare nuove sfide e a portare avanti con serietà e coerenza quelle di sempre, quelle che parlano di diritti, tutela e  promozione.

Altra Psicologia sta preparando nuove attività, consolidando quelle di cui si è resa fin ora protagonista, cercando nuove idee da creare insieme con qualunque collega abbia la voglia e la determinazione di partecipare ai nostri incontri. Non siamo una meteora, sappiamo che ogni piccolo  obiettivo raggiunto segna solo un nuovo punto di inizio, una nuova partenza per una avventura tutta da scrivere. Eppure ci sono momenti in cui bisogna fermarsi e contemplare dove si è arrivati per potersi spingere oltre.

Sappiamo che siamo solo all’inizio, siamo felici di poter portare la nostra voce nell’Ordine, di essere Ordine, eppure ci mancano i compagni di avventura che non saranno con noi, anche se li sappiamo vicini. La nuova fatica che inizia adesso non ci spaventa, ci fa forza la possibilità di rendere reali tanti progetti discussi insieme. Ogni piccolo passo verso una professione più presente è per noi un seme che germoglia, come quello che  siamo felici di aver visto spuntare in questi giorni proprio dalla collaborazione di tre colleghe che con AP si sono conosciute e che ora stanno portando avanti uno Sportello di Ascolto nella provincia torinese.

Ogni germoglio che si fa piantina ci porta a sorridere di chi crede che questo accenno di primavera sia solo una bizzarria atmosferica e siamo pronti a coltivare quanto abbiamo seminato in tutto questo tempo. L’invito è quello di prendere posto e occuparsi con noi del nostro futuro professionale.

 Ap ringrazia gli elettori piemontesi che hanno sostenuto i nove candidati e invita a seguire e partecipare alle iniziative del gruppo e alla vita politica della psicologia piemontese.

Marzia Cikada